Due protagonisti degli ultimi cinquant’anni, a Milano, in Europa e altrove, in materia di scienza, di ricerca e d’impresa, s’incontrano per una conversazione che riscontra nel bilancio il modo con cui si scrive e si qualifica ciò che si fa, rivolgendosi, ben oltre le convenzioni e gli obblighi penitenziari, al valore intellettuale. Il bilancio dell’impresa è il bilancio di vita, nonché di parola, con i suoi dispositivi intellettuali. Ormai senza più paura della parola, qui si dicono e si redigono cose di assoluta novità, di cui si discuterà già per i prossimi decenni. Questo è il bilancio intellettuale.
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