|
|
La lingua del paradiso
Libro
pp. 278
12,91 €
|
|
Romanzo di Roberto Giardina.
|
|
Il romanzo della classe borghese italiana dall'inizio degli anni trenta ad oggi, dal fascismo al terrorismo, visto attraverso la dinamica della vita di un uomo. Il protagonista possiede tutti i simboli immaginari e materiali della felicitā. Č ricco, intelligente, affascinante, ed č molto amato ma va alla ricerca con ostinazione di una sua personale, diversa, felicitā, che si realizza in una inconscia, morbosa autodistruzione.
Ultimo erede di una famiglia a cui tutto č concesso, per ribellione sposa un'operaia, si iscrive al Partito Comunista da cui sarā espulso. Lascia la moglie, si unisce a una giovane intellettuale di Amburgo, entra in contatto con il primo gruppo eversivo tedesco e lo finanzia.
L'uso del denaro gli consente di partecipare alla vita e alla lotta di un gruppo opposto alla classe sociale a cui per nascita appartiene, ma non riesce a condurre questo gioco fino in fondo e l'evolversi della sua storia, di errore in errore, lo condurrā nella trappola che lui stesso ha costruito.
Un romanzo politico costruito attraverso un montaggio rivelatore di fatti e personaggi autentici della storia europea degli ultimi anni.
Una storia italiana, un ritratto avvincente del nostro Paese
La vita di un uomo controcorrente diviene parabola della borghesia italiana.
L'autore, studioso del terrorismo e corrispondente dalla Germania del quotidiano il Giorno, basa la trama su eventi che ha conosciuto da vicino. Vi troviamo personaggi che ricalcano i primi intellettuali europei che si avvicinavano al terrorismo, episodi di storia italiana ed europea tracciati con la precisione dello storico, la passione del giornalista e lo stile del romanziere.
|
|
|
|
|