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Lupa bassa. Non è la parola a fare la guerra, è la morte
Libro
pp. 230
15,49 €
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"Ed una lupa, che di tutte brame / sembiava carca ne la sua magrezza, / e molte genti fè già viver grame, / ... / ella mi fa tremar le vene e i polsi".
(Dante Alighieri, Inferno, I, vv. 49 sgg.)
"Qual de le cose create è la più degna? Se tu vorrai rispondere saviamente, tu dirai: l'huomo; che sai che la sacra e la prophana scrittura vuol così. Hora sta forte: qual dunque è la più degna parte della Philosophia? Di necessità segue che sia quella parte che cerca le più degne cose, e così quella è posta intorno a la cognizione de l'huomo: conciosia dunque che questo huomo non possa essere senza il cazzo, come chiaro è, a forza bisogna mettere il cazzo per chiuder la potta e 'l culo esser le prime cose che si denno imparare. Del mescolamento poi de la potta, del cazzo e del culo, ne segue la cognizione del fottere e del bugerare; e così si viene allargando la scienza".
(Antonio Vignali, La cazzaria, Siena 1521)
"Lupa bassa è un libro come non capita spesso di leggerne: scatenato".
(Jacqueline Piatier, Le Monde)
"Denis Roche si mette a nudo, dice, vomita i propri desideri, fantasmi, terrori, con un vigore verbale dimenticato dopo Dada e Lautréamont. Tutto il libro è un ballo selvaggio, superbo, doloroso".
(Claude Bonnefoy, Les nouvelles littéraires)
"Il romanzo moderno è questo".
(Philippe Sollers, Le Nouvelle Observateur)
"La più esatta rappresentazione che sia mai stata data del lavoro dello scrittore"
(Bernard Noël, La Quinzane littéraire)
Il capolavoro di un eclettico intellettuale francese finalmente in italiano dopo 19 anni di attesa
L'eclettico Denis Roche, scrittore, poeta e fotografo francese, mescola nella sua prosa tre personalità. Descrive situazioni ed ambienti come fossero impressioni fotografiche, cela nel testo momenti di profonda poesia, incede nella narrazione abbattendo canoni e sperimentando una sua personale avanguardia. Nel romanzo Roche registra i suoni ambientali, descrive con maestria gli umori dei personaggi, indaga sulle note e le sfumature evocative della lingua. Un capolavoro proposto per la prima volta in italiano dopo 19 anni dall'edizione francese.
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