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L'uomo provvisorio
Libro
pp. 206
15,49 €
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Romanzo di Antonio Saccà.
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Un ragazzo, Cesio Maresca, terminati gli studi liceali, perde i ritmi che lo facevano vivere appoggiato alla consuetudine. L'interruzione della quotidianità lo disorienta, si chiede "che fare?", "come vivere?", tenta di costruire una ragione di esistenza consapevole. Il conflitto con la famiglia inizia la ribellione, la conoscenza dei "pensatori" diviene lo strumento per trovare concezioni che gli forniscano regole di condotta. Inevitabilmente, canonicamente, scopre il marxismo. È un breve periodo di "senso". Gli eventi dell'epoca (anni cinquanta), lo sradicamento dalla Sicilia, l'amore come salvezza possibile, quella privata, il ritorno nei luoghi antichi a reperirvi l'origine risultano paradigmi di estraneità più che certezze conquistate. Fugge di nuovo. È lui a distruggere ogni ipotesi di vita o nella vita non sono reperibili i valori? Scegliere è sbagliare? Con queste perplessità si apre una vicenda, in cui gl'ideali dei nostri tempi sono annientati da un'arsura di vivere che tanto meno sa determinare scopi, massimamente s'appassiona a vivere per desolato amore della vita.
Un libro sulla vita, sulle domande che esse ci pone e sulla sua instabilità
Un romanzo dove l'instabilità della vita viene raccontata con acume e raffinatezza. Le vicende del protagonista fanno da specchio della quotidianità,. Una vicenda d'incertezza, dove emergono le grandi domande della vita.
Antonio Saccà riesce a sondare il nostro intimo con l’intelligenza propria dei grandi narratori.
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