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Il Messia
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Il Messia
Libro
pp. 474
18,08 €
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Venezia, 1524. David Reubeni espone il suo progetto davanti al Consiglio degli ebrei della città. Dice di essere il generale di un esercito del deserto, inviato dal fratello Joseph, che regna sulla misteriosa terra di Shabor... Espone il suo folle progetto: radunare in Europa un esercito ebraico per creare un regno nella terra d'Israele, allora in mano ai turchi. Va a Roma per ottenere l'appoggio del papa, cui promette, se l'impresa riuscisse, il controllo dei Luoghi santi di Gerusalemme.
Per sette anni, quest'uomo sorto dal nulla segnò la politica delle corti d'Europa e nutrì i sogni di un popolo. Dal papa Clemente VII a Giovanni re del Portogallo, da Francesco I a Carlo V, in ogni corte David Reubeni sventò gli intrighi, aggirò con diplomazia gli ostacoli – dall'ostilità al semplice scetticismo – per convincere i potenti che il suo piano poteva rendere giustizia al suo popolo, ma anche preservare i loro regni dalla minacciosa espansione dell'Islam. Ci riuscì, quasi.
Per i milioni di ebrei d'Europa, cacciati dalla Spagna, convertiti a forza in Portogallo, perseguitati altrove, David Reubeni diventa il Messia. Dappertutto le folle lo seguono o lo aspettano, dappertutto esaltazioni mistiche che fanno più grande la sua leggenda. Il suo piano è ben congegnato e non altera gli equilibri politici, eppure qualcosa cede sotto lo slancio di quelle stesse forze che egli ha contribuito a creare.
Dopo avere resistito per sette anni alle tentazioni della passione e della gloria, David Reubeni si ritrova nelle prigioni dell'Inquisizione...
Da una storia vera, la battaglia di un piccolo esercito per uno stato ebraico, quattro secoli prima della nascita di Israele
Nella Venezia del 1524, David Rubeni ha un progetto ambizioso: radunare in Europa un piccolo esercito ebraico per creare il regno d'Israele. Salutato dagli ebrei come “Il Messia”, Rubeni sconvolge la politica europea con la sua proposta audace. Si appella alla Chiesa ed ai regnanti, sventa intrighi e si muove con abilità sullo scacchiere politico ma la sua visione è troppo avveniristica, i tempi non sono ancora maturi.
Una storia appassionante di un uomo e di un sogno divenuto realtà quattro secoli dopo.
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