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Cabala del cavallo pegaseo
Libro
pp. 100
12,91 €
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Edizione critica degli scritti di Giordano Bruno.
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Quale destino si è compiuto in Bruno? È forse strano che il segreto di quel destino cominci a rivelarsi oggi, all’inizio del terzo millennio? Se in Bruno è ravvisata la stella polare e insieme lo zenit del pensiero cosmologico europeo, il perno di un'immensa arcata che congiunge le antiche cosmologie della protostoria egiziana e caldaica con la rivoluzione copernicana e, infine, con l'odierno vagare e anzi precipitare nel nulla – come diceva Nietzsche – della terra e dell'uomo nichilisticamente atteggiato, il "ritorno di Bruno" (nella storiografia e ancor più – come dovrebbe essere – nella riflessione pensante) non è per nulla strano. L'"ermetico" Bruno ci aiuta allora a ritrovare, sotto la tradizione irrigidita e appiattita dei nostri segni e del nostro linguaggio, la traccia di simboli (come in questa ironica e profonda "cabala" del celeste cavallo alato che è insieme il carnale asino della terrestre saggezza), l'eco e anzi l'"ombra", come Bruno stesso direbbe, di parole che accolgono il nulla entro il sapere: nulla del sapere e sapere del nulla, perché il sapere torni alla vita, e la vita alla fonte della sua possibilità infinita.
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