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I tre mondi. Per una teoria del dopocrisi
Libro
pp. 315
16,53 €
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Saggio di Jacques Attali.
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Jacques Attali che già aveva aperto nuove e feconde prospettive in un libro sulla musica e in uno sulla medicina pubblica finalmente il suo capolavoro di teoria economica.
La crisiè oggi l'unico punto di partenza possibile. Occorreva perciò compilare l'inventario, finora introvabile, delle teorie esistenti intorno alla crisi: teorie tutte vere se hanno ispirato le politiche effettivamente svolte da questo o quel potere nei vari paesi del mondo.
Per spiegare queste teorie Jacques Attali distingue tre mondi di pensiero corrispondenti alle tre realtà in cui contemporaneamente viviamo. Il mondo dello scambio e della regolazione in cui la crisi è soltanto abbandono di un equilibrio. Il mondo della produzione in cui la crisi svela le contraddizioni che sono il motore della storia. E il mondo nuovo dell'organizzazione
che va modellandosi sotto i nostri occhi. L'autore ci guida alla sua scoperta: qui l'ordine affiora come fragile scrittura delle forme e la crisi risulta uno stato quasi permanente di riscrittura. Mondo di tolleranza e di seduzione in cui si profila il pericolo di un dopocrisi totalitario ma intanto
si traccia la via per uscire dall'opprimente cerchio delle dittature. Al termine di quest'affascinante traversata, dai riti magici agli imperi, dal potlač al nucleare, dai sacrifici ai computer, dai fiamminghi ai giapponesi, la scelta è oggi fra la solitudine e la creazione, fra il suicidio e la seduzione.
Jacques Attali spiega la sua teoria economica e distingue tre mondi di pensiero corrispondenti alle tre realtà in cui contemporaneamente viviamo. Il mondo dello scambio e della regolazione in cui la crisi è soltanto abbandono di equilibrio. Il mondo della produzione in cui la crisi svela le contraddizioni che sono il motore della storia. E il mondo nuovo dell'organizzazione che va modellandosi sotto i nostri occhi.
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