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I bambini e il silenzio
Libro
pp. 159
10,33 €
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Saggio di Fernand Deligny pubblicato da Spirali nella collana "Cifre"
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Rispetto al silenzio la nostra epoca si trova in un'interrogazione radicale. Non il requisito o il premio proposto dalle tecnologie della comunicazione né il mistero dei credenti in un’avanguardia della ragione, il silenzio si trova qui fra un miraggio e una traccia, a tessere i nodi di una storia delle origini del linguaggio.
La storia di Janmarj, il bambino autistico che vive da tredici anni a fianco di Deligny, è l'occasione per una pratica particolare: parlare la lingua delle carte, tracciare i percorsi dei bambini e poi, lungo attente analisi, accorgersi che il silenzio è strutturato, situato in un discorso.
È così che tessendo senz'attesa per ciascun bambino un'esistenza differente, offrendogli l'occasione di essere un altro. Deligny si pone, lontano da ogni modellistica, alla frontiera delle istituzioni della psicologia e della pedagogia. In una scrittura di un'invenzione e di una poesia sorprendenti, Deligny avanza ipotesi teoriche che emergono oltre che da un'elaborazione personale condotta in quarant’anni di pratica a fianco dei bambini "difficili" anche da un confronto con l'elaborazione psicanalitica della questione del linguaggio.
È così che tessendo senz’attesa per ciascun bambino un’esistenza differente, offrendogli l'occasione d'essere un altro, Deligny si pone, lontano da ogni modellistica, alla frontiera delle istituzioni della psicologia e della pedagogia.
Questo libro non ha solo il valore di una testimonianza ma situa l’istituzione in modo differente: non come feticcio o fobia di ogni rivoluzione ma come luogo di parola.
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