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Addio da nessun dove
Libro
pp. 434
15,49 €
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Romanzo di Vladimir Maksimov.
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Addio a chi? Addio al bambino che Vlad Samsonov è stato. Addio ai suoi che ha perso, morti o espatriati. Addio da nessun luogo e da ogni luogo, come si vuole: è un addio gridato dal giovane Maksimov in tono profetico e per anni e anni in questo romanzo interamente autobiografico.
Sballottato fra genitori in disaccordo mentre infuria la guerra, in preda ai tormenti dello stalinismo e ai disordini dell'esodo, commettendo furtarelli che lo porteranno di prigione in prigione attraverso la Russia, la Siberia, il Caucaso, l'Asia orientale, un vagabondo s'incammina verso la propria vocazione di scrittore.
Il vasto quadro delle tribolazioni, l'infinità dei microcosmi che attraversa, la rapidità dei cambiamenti di scena valgono a rendere la lettura di questo romanzo avvincente e mobilissima, e a questo contribuisce il linguaggio che trova la sua più ricca gamma nella parlata delle campagne e nel gergo delle galere e nella lingua stessa dell'autore, assai bella.
Un romanzo autobiografico sulla sfida per diventare scrittore
Il noto dissidente russo, fondatore della rivista sovversiva "Kontinent", ci racconta la sua epopea per diventare scrittore. Un romanzo picaresco, avventuroso, tragico che narra gli anni in cui Maksimov attraversa la Russia, vive di espedienti, di piccoli furti, fugge da un gulag... Una storia impressionante, vivida, lucida. Una scrittura così coinvolgente da divenire pericolosa per quel regime che, in seguito alla pubblicazione in Russia di questo libro, costringerà il suo autore all'esilio.
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