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Cieli d'Italia
Libro
pp. 174
12,91 €
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Romanzo di Anacleto Verrecchia.
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Tipi curiosi e bizzarri s'incontrano nei cieli d'Italia: Amilcare, così stravagante, che avrebbe dato filo da torcere a dieci psicologi messi insieme. Bastiano, tracagnotto ma agile come una faina che, quando non aveva niente da fare, e accadeva per la maggior parte dell'anno, saliva sull'altura e si metteva a contemplare l'Etna, perdendosi in sogni e fantasticherie senza fine. Pietro, lungo e diritto come un abete bianco. Giovanni, che quando a passi lenti e con una pertica in mano compariva sulle sponde del lago, faceva pensare a una specie di dio marino, ma quando si aggirava in mezzo ai larici, con uno stranissimo berretto sulle ventitré tutto tempestato di variopinte penne d'uccelli, sembrava un fauno. E ancora nietzscheani e wagneriani a duello in una Bayreuth dove "l'atmosfera è germanica, ma la gazzarra italiana", come scrive Vittorio Mathieu nella prefazione.
Un viaggio in Italia in compagnia di bizzarri personaggi
Dalle Alpi alla Sicilia passando per la Ciociaria, Verrecchia ci accompagna in un viaggio in cui è impossibile non riconoscere i tratti distintivi del nostro popolo e lì, sotto i cieli italici, dove noi vediamo terra, umani e quotidianità, lui vede storie. Cinque storie che compongono un romanzo popolato di personaggi bizzarri e surreali ma, anche lì dove fa scontrare nietzscheani e wagneriani, tutti autenticamente italiani.
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