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Il folle e i re
Libro
pp. 251
15,49 €
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Messaggero di pace Marek Halter? In un certo senso. E inconfondibile. Profeta? Il suo racconto non ha nulla di apocalittico. Messianico? Il suo progetto non ha nulla dell'intellettuale organico. Sacerdote dei diritti dell'uomo? La sua parola non ha nulla di sacrale. Cronista del male o suo economo? Il suo programma va oltre le dottrine dell'ottimismo e del pessimismo, con cui si è fatta la morale dei regimi totalitari e di quelli normalizzanti nel ventesimo secolo in Europa.
E allora: il folle dei re? Nessun gruppo potrebbe averlo tra i suoi componenti. Non c'è chi non possa divenire suo interlocutore: nessuno dei potenti. I suoi mezzi stanno nella parola. Artista dei media. Poeta, fra l'istanza della legge della parola e la sua etica. Halter fa e scrive. Scrive facendo. E fa raccontando.
Il folle e i re è un romanzo attualissimo, quasi una parabola della nostra era. Senza rinuncia a pensare. Con appello al pensiero e all'etica. E la pace mediterranea è l'altra pace, la pace planetaria, una pace per la prima volta non fondata sul principio dell'ultimo come minimo comune. Lavoro della memoria quello di Halter: tra la sua storia e la storia di questi giorni.
Il romanzo di un intellettuale impegnato nella battaglia contro il razzismo e contro qualsiasi discriminazione culturale
Il folle e i re è quasi una parabola della nostra era, in cui Halter spinge il lettore a pensare. L'autore crea un legame tra la propria storia e la storia del mondo e si fa messaggero di pace perché la pace mediterranea è la pace planetaria.
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