The Second Renaissance
     
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1)
Albert Nikolaevich Benois
Artista dell'Europa orientale.
 
Nasce, primo di nove figli, in una famiglia colta, cosmopolita, di origine francese, tedesca e italiana, residente a San Pietroburgo. La madre è Camilla Cavos, di origine veneziana, il padre, Nikolaj L. Benois, è accademico e architetto. Fratello maggiore di Aleksandr, studia arte e architettura all'Accademia di Belle Arti, dove il suo maestro è Luigi Premazzi. Nel 1877, riceve il titolo di "pittore-architetto di primo grado". Dal 1874, partecipa a numerose mostre in Russia e all'estero: la sua fama di acquarellista arriva fino in Africa, in Asia e in Europa occidentale. Dal 1883 al 1885, è borsista dell'Accademia di Belle Arti in Germania, Francia e Spagna. Nel 1884, viene nominato accademico, l'anno dopo, professore. È tra i fondatori dell'"Associazione degli acquarellisti russi". Dal 1898, è conservatore capo del Museo Russo. Nel 1924, emigra in Francia. Molte sue opere sono custodite nei musei di Mosca, San Pietroburgo, Irkutsk, Volgograd, Perm', Kiev, Parigi.
     
2)
Aleksandr Fiodorovich Belij
Artista dell'Europa orientale.
 
Studia alla Scuola d'arte di Odessa, poi, dal 1894 al 1900, all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, con il maestro A. Kiselev. Nel 1902, incomincia a insegnare alla Società per l'incoraggiamento delle arti. Dopo il 1917, partecipa a numerose esposizioni. Negli anni venti, dipinge manifesti e quadri su temi propagandistici. Partecipa alle esposizioni organizzate dall'"Associazione degli artisti" e dalla "Società A. Kuindzhi". Le sue opere sono custodite nei musei di Mosca, San Pietroburgo, Tver' e Kalinin.
     
3)
Aleksandr Fiodorovich Gaush
Artista dell'Europa orientale.
 
Aleksandr Fiodorovich Gaush (San Pietroburgo 1873-Simferopoli 1947) ha iniziato gli studi alla Scuola d'arte di Odessa, con K. Kostandi, poi si è iscritto all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo (1893-1899), sotto la guida di P. Cistjakov e A. Kiselev. È tra i fondatori della "Nuova società degli artisti", espone con loro e con il gruppo della "Rosa azzurra" (1909), con l'"Unione dei giovani" e con quella degli "Artisti russi", negli anni successivi. Nel 1911, si unisce al "Mondo dell'arte", prima esponendo le sue opere e, poi, come membro attivo. Dal 1912 al 1924, insegna presso la Scuola d'arte popolare di Pietrogrado. Dal 1924 al 1928, insegna alla Scuola d'arte di Sebastopoli e di Odessa. Dopo il 1917, partecipa a numerose esposizioni a Pietrogrado (1919-1923) e a Berlino (1922). Due anni dopo, è tra i fondatori del Teatro Petrushka, a Leningrado. Nel 1932, collabora all'allestimento della grande Mostra di arte contemporanea russa, a Filadelfia. Trascorre gli ultimi anni della sua vita lavorando in Crimea. Le sue opere sono esposte a Mosca alla Galleria Tret'jakov e a San Pietroburgo nel Museo Russo.
     
4)
Aleksandr Karlovich Beggrov
Artista dell'Europa orientale.
 
Nasce in una famiglia di artisti originaria di Riga. Il padre, Karl Petrovich (Karl-Joachim), è pittore, litografo, acquarellista; lo zio, Ivan Petrovich (Johann-Friedrich), è litografo e insegna disegno a Mosca e a San Pietroburgo. Aleksandr studia ingegneria all'Accademia navale di San Pietroburgo, dove si laurea nel 1873. Fra il 1866 e il 1868, compie un viaggio intorno al mondo. Di quegli anni, resta memorabile l'incontro con A. Bogolubov, che darà una svolta alla sua vita. Testimone del naufragio della fregata Aleksandr Nevskij, Beggrov ne ricava una serie di disegni, che Bogolubov utilizzerà per un famoso dipinto. Nel 1868, il giovane decide d'iscriversi all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, proprio sotto la guida del grande maestro. Nel 1873, intraprende lo studio del paesaggio con M. Klodt, ma, dopo un anno, decide di partire per Parigi, dove ritrova A. Bogolubov, riprende a studiare con lui e frequenta l'atelier di L. Bonnat. Partecipa attivamente alla "Società dei pittori russi" a Parigi, sempre accompagnato dal maestro. Dal 1874, partecipa alle mostre degli "Ambulanti", di cui diventa membro nel 1876. Nel 1878, è presente all'Esposizione di Parigi. Dal 1885, è membro dell'"Associazione degli acquarellisti russi". La sua pittura suggestiva — bellissime le vedute di Venezia e i paesaggi di Normandia — richiama moltissimo quella di A. Bogolubov. Le sue opere sono presenti a San Pietroburgo nel Museo Russo, a Mosca nella Galleria Tret'jakov e a Perm'.
     
5)
Aleksandr Nikolaevich Benois
Artista dell'Europa orientale.
 
(San Pietroburgo 1870-Parigi 1960) Uno dei protagonisti sulla scena artistica e culturale negli anni che precedono la rivoluzione: promotore di mostre, dibattiti, avvenimenti, riviste. Studia arte sotto la guida del fratello Albert, s'iscrive all'Accademia di Belle Arti e, contemporaneamente, alla facoltà di giurisprudenza, dove si laurea nel 1894. Intanto, incomincia a raccogliere intorno a sé amici, compagni di scuola, conoscenti, uniti dall'interesse per l'arte, il teatro, la musica: nasce il "Circolo degli amici del ginnasio" (1889), di cui fanno parte D. Filosofov, K. Somov, V. Nuvel, ai quali si aggiungono ben presto L. Bakst, V. Serov, K. Korovin, N. Roerich, S. Djaghilev e altri. Nel 1890, fa il suo primo viaggio in Germania, l'anno successivo espone con la Società per l'incoraggiamento delle arti e, intanto, inizia il lavoro di storico dell'arte, di curatore e di scenografo. Nel 1893, appare un suo articolo sull'arte russa, pubblicato nel libro di M. Muter, Storia della pittura del XIX secolo. Dal 1896 al 1899 è a Parigi, con L. Bakst e K. Somov. Verso la fine del decennio 1890, contribuisce in maniera decisiva al “Mondo dell'arte” che, prima ancora di essere un movimento, esce come rivista nel novembre del 1898 (l'ultimo numero sarà pubblicato nella primavera del 1905) e raccoglie articoli di pittura, letteratura, musica. Nel 1901, fonda la rivista mensile "I tesori dell'arte russa", che proseguirà le pubblicazioni fino al 1907, e di cui è redattore fino al 1903. Nello stesso anno (1901), esce il primo fascicolo del suo libro Storia della pittura russa del XIX secolo, che concluderà nel 1902 (The Russian School of Painting, New York 1916). Si trasferisce a Parigi, dove le sue opere vengono esposte nella Mostra di arte russa promossa da S. Djaghilev al Salon d'Automne. Nei primi anni del Novecento, intensifica la sua attività di scenografo per i teatri pietroburghesi e parigini. Intanto, nel 1912, sono usciti i primi fascicoli del suo libro Storia della pittura di tutti i tempi e di tutti i popoli, la cui pubblicazione proseguirà fino al 1917. La sue molteplici attività proseguono anche dopo la rivoluzione d'ottobre: lavora come storico dell'arte e conservatore alla pinacoteca dell'Hermitage dal 1918 al 1926, espone a Berlino, nel 1922, nella prima Mostra di arte russa, collabora all'esposizione che si tiene a Kaluga nel 1925. L'anno dopo, si stabilisce a Parigi, dove si dedica sopra tutto alla scenografia. Sue opere sono esposte nei musei di Mosca, San Pietroburgo, Odessa, Oxford, Londra, Parigi e al Museo della Scala di Milano. È autore di varie monografie, tra cui quella su Goya.
     
6)
Aleksandr Nikolaevich Samochvalov
Artista dell'Europa orientale.
 
Aleksandr Nikolaevich Samochvalov (Bezezk 1894-Leningrado 1971) nell'ambito del realismo socialista, ha avuto un posto importante, con le sue grandi tele austere di donne e uomini impegnati nello sport o nel lavoro, come Il tramviere, del 1928, o la Ragazza in T-shirt, del 1932. Nel 1920, s'iscrive all'Accademia di Belle Arti di Pietroburgo, nella classe di K. Petrov-Vodkin, dopo avere seguito per quattro anni la facoltà di architettura (1914-1918) e avere lavorato come architetto nella città natale di Bezezk. Dopo la rivoluzione, entra nel movimento "Mondo dell'arte", e studia con D. Kardovskij, A. Rjlov, V. Savinskij e K. Petrov-Vodkin, con il quale trascorre l'estate del 1921, nella città di Samarcanda, lavorando al restauro di monumenti storici dell'antico Oriente. Terminati gli studi, disegna manifesti politici, collabora come redattore in alcuni giornali e illustra libri e riviste. Per un certo periodo, lavora nei pressi di Novgorod, studiando gli antichi affreschi della città e venendo sempre più a contatto con la vita di campagna e i contadini. Lo testimoniano i disegni di quel periodo, eseguiti a carboncino, come il Ritratto di uomo con berretto, Komsomolez e altri. Nel 1925, partecipa all'Esposizione di Parigi, poi alle mostre organizzate dal "Circolo degli Artisti" (1926-1929) e dal gruppo "Ottobre" (1930-1932). Nel 1931-1932, viene mandato in "missione artistica" nella regione di Pskov, dove dipinge sopra tutto paesaggi e ritratti. Risalgono a quegli anni gli acquarelli Ragazza con rastrelli e Trebbiatura. Dal 1931 al 1933, si dedica anche a illustrare libri. Fra la sessantina di libri di cui cura le illustrazioni, la Storia di una città, di Saltikov Zedrin, la Commedia degli errori, La bisbetica domata di Shakespeare e Pan Chaliavskij di Kvitki-Osnovjanenko. Nel 1937, le sue litografie per la Storia di una città vengono presentate alla Mostra internazionale di Parigi, dove vincono il Grand Prix.
     
7)
Aleksandr Osipovich Orlovskij
Artista dell'Europa orientale.
 
(Varsavia, 9 marzo 1777-San Pietroburgo, 13 marzo 1832) "Prendi, Orlovskij, la tua matita veloce, disegni la notte e la battaglia...", così Pushkin, in Ruslan e Ljudmila. Artista di origine polacca, grande amico di Orest Adamovich Kiprenskij (1782-1836), come lui è attratto dalla spettacolarità della vita militare. Studia con Bacciarelli e Norblin de la Gourdaine (pittore di corte dei principi Chartorjzhskij) a Varsavia, poi parte per la Russia e, nel 1802, s'iscrive all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo. Dopo un viaggio di studi in Francia, Germania e Italia, si stabilisce a San Pietroburgo, dove diventa celebre come pittore di scene belliche e eventi della vita militare. Nel 1809, viene nominato membro dell'Accademia. Nel 1812, lo zar Alessandro I lo nomina pittore di corte, carica che gli è rinnovata da Nicola I. In quegli anni, esegue ritratti degli ufficiali dell'esercito russo e dipinge scene e episodi di guerra. Nel 1819, viene assegnato allo Stato Maggiore. Prevale, nei suoi quadri di predoni, cavalieri, naufragi e cariche di cavalleria, l'influsso dei maestri olandesi e di Salvator Rosa. Dipinge numerosi ritratti dei protagonisti della società russa e dei vari tipi etnici dell'impero, per la maggior parte a matita o a carboncino, raramente ad acquarello. Utilizza l'incisione e la litografia perché queste tecniche gli consentono di registrare con immediatezza le impressioni in forma più permanente dello schizzo. È un eccellente caricaturista, i suoi bersagli preferiti sono letterati, architetti e funzionari statali. Viaggia molto e prende parte anche al movimento di liberazione polacco e alla rivolta del 1794. Dipinge una serie di acquarelli sui temi della vita quotidiana in città, che vengono acquistati e pubblicati a Londra. Ma negli ultimi anni della sua vita, si trova in condizioni difficili per le simpatie verso i decabristi e per il disaccordo con la politica dello zar. Le sue opere sono assai rare, poiché si trovano sopra tutto nelle collezioni della famiglia imperiale russa o degli aristocratici. Le sue opere migliori sono i ritratti, solitamente a matita, e le litografie, che rivelano grande talento. Diviene noto anche come pittore di cavalli. Nel 1921, all'Esposizione degli artisti polacchi, organizzata dalla Società Nazionale di Belle Arti, Orlovskij figura già, con tutti gli onori, fra i maestri del passato. Le sue opere sono esposte a Berlino (Galleria Nazionale), a Brema (Museo di Brema), a Cracovia (Museo Czartor e Museo Nazionale), a San Pietroburgo (Hermitage e Museo Russo), a Mosca (Galleria Tret'jakov, Museo Pushkin, Museo di Storia, Museo della Letteratura), a Posen (Museo Mielzyns, Museo Wielkopolskie) e a Varsavia (Museo Nazionale).
     
8)
Aleksandr Semionovich Egornov
Artista dell'Europa orientale.
 
(Mosca, 25 agosto 1858 - 27 dicembre 1902) Dal 1883, studia all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, dove si laurea nel 1888. Nel 1885 e nel 1886, è premiato con tre medaglie d'argento e con il diploma; nel 1887, con due medaglie per la tela Mulino ad acqua e, l'anno dopo, riceve un altro riconoscimento per la tela Querce e il titolo ufficiale di "pittore di primo grado" per la pittura paesaggistica. Nel 1893, diviene pittore accademico. Nel 1889, vince una borsa di studio che gli consente di recarsi in Francia e in Italia (1889-1891). Famoso per i suoi paesaggi, trascorre gli ultimi anni della sua vita all'estero. Nel 1904, gli viene dedicata una mostra postuma a San Pietroburgo. Le sue opere sono esposte a San Pietroburgo nel Museo Russo e a Mosca presso la Galleria Tret'jakov.
     
9)
Aleksandr Semionovich Vedernikov
Artista dell'Europa orientale.
 
(Gorodez 1898 - Leningrado 1975) Compie gli studi al liceo privato di Niznij Novgorod (1912-1917) e alla Scuola d'arte della stessa città con A. Kuprin e A. Fonvizin (1921-1924). A Leningrado, studia all'Istituto d'arte e di tecnica con O. Braz. Entra nel movimento "Cerchio degli artisti", fondato a Leningrado nel 1926. Dipinge paesaggi, scorci di città, sopra tutto di Leningrado, e nature morte. Preferisce le tecniche di disegno a matita, acquarello, litografia a colori. Nella seconda metà degli anni venti, dipinge una grande tela, Operaio al tavolo, poi la sua pittura s'indirizza verso il fauvismo. Nei paesaggi di Leningrado, si nota il suo interesse per la pittura di A. Marqué.
     
10)
Aleksandr Vasil'evich Skalon
Artista dell'Europa orientale.
 
Il pittore e critico d'arte Aleksandr Vasil'evich Skalon (San Pietroburgo 1874 - (Leningrado) 1942) ha studiato all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo (1894-1902) e, dal 1902 al 1917, è stato regolarmente presente alle esposizioni annuali organizzate dall'Accademia. Ha partecipato al movimento degli "Ambulanti", con i quali espone le sue opere a partire dal 1906. Negli anni Dieci, l'interesse crescente di Skalon s'indirizza al teatro e alla scenografia e lo porta a partecipare alle attività promosse dall'Associazione artistico-industriale presso l'Istituto artistico del barone Stieglitz. Intanto, incomincia a lavorare come critico d'arte. Dopo il 1917, la sua attività è legata quasi esclusivamente al teatro. Soltanto nel 1940 sarà allestita la sua prima personale e pubblicato il catalogo. Muore di fame durante l'assedio di Leningrado, nel 1942.
Le sue opere sono esposte a San Pietroburgo nel Museo Russo.
     
11)
Alekseij Ignatievich Kirillov
Artista dell'Europa orientale.
 
(Distretto di Riazan 1918-Mosca 1997) Nel 1948 termina gli studi all'Istituto statale d'arte Surikov. Suoi maestri sono stati: Ulianov, allievo di Serov, I. Grabar, S. Gerasimov, M. Osmerkin. Tra il 1947 e il 1995 ha partecipato a più di sessanta grandi mostre in Russia. Nel 1953, diviene membro dell'Unione degli artisti dell'URSS. Ha dipinto ritratti, paesaggi, nature morte. La sua opera Gorkij mentre legge il suo libro "Sul fondo" agli autori di MHAT, che concluse nel 1949, divenne famosissima e ampiamente riprodotta. Attualmente si trova nel Museo di Nizny Novgorod (prima Museo Gotkij). Varie opere del maestro Kirillov sono nei musei russi o all'estero in collezioni private.
     
12)
Alekseij Lazykin
Artista russo pubblicato da Spirali/Vel.
 
Alekseij Lazykin, Podol'sk (Mosca) 1928. Pittore e poeta russo. Nel 1941, per l'evacuazione, si trasferisce a Samara. Studia con il pittore Suvorov. Nel 1946, parte per Leningrado e frequenta l'Accademia d'arte "Repin". Nel 1957, si trasferisce a Podol'sk, poi a Mosca. Nel 1965 è ammesso nell'unione moscovita degli artisti. Acquista e ristruttura l'atelier sulla Taganka. Partecipa a varie mostre, viene insignito di premi e di diplomi. Dal 1990 partecipa a molte mostre all'estero: Usa, Giappone, Francia, Svizzera, Olanda. Nel 1993, prima grande personale in Italia. Nel 1995, mostra alla Casa centrale dei pittori di Mosca. Nel 1998, mostra di oltre mille opere a Milano. Lazykin ha scritto articoli, poesie, saggi di arte. Vari gli interventi sulla sua opera sulla stampa russa e europea.
"Da San Pietroburgo, a Mantova, a Firenze, a Venezia, a Milano, a Petrodvoretz, a Gurzuf, a Anapa, a Minsk, al fiume Jauza, a Bologna, a Roma, a Sanremo, a Genova, a Mosca, alla Villa San Carlo Borromeo, Alekseij Lazykin offre la cifra della pittura, la cifra del Novecento, la cifra della poesia. La cifra della civiltà" (Armando Verdiglione, 1998).
     
13)
Aleksej Petrovich Bogolubov
Artista dell'Europa orientale
 
Diplomato nel Corpo dei cadetti della Marina (1841), entra all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo (1850-1853) come allievo di M. Vorob'ev e di B. Villeval'de. Conclude gli studi all'Accademia con il titolo di "pittore di primo grado" e viene nominato artista dello Stato maggiore generale della Marina. Lavora a Ginevra con A. Calame (1854-1864), poi a Parigi, sotto la direzione d'Isabey, infine completa gli studi a Dusseldorf, nell'atelier di Andreas Aschenbach. Compie alcuni viaggi in Italia, in Svizzera e in Turchia. Nominato accademico nel 1858 e professore nel 1861, lavora moltissimo per la corte, dove gode dei massimi favori. È del 1870 la fondazione della "Societa per le esposizioni itineranti" (i pittori che ne fanno parte sono chiamati peredvizniki, ambulanti o erranti); tra i fondatori, ci sono V. Perov, G. Mjasoedov, A. Savrasov, I. Prjanishnikov, N. Ge, I. Kramskoij, Michail e Konstantin Klodt, I. Shishkin, K. e V. Makovskij, V. Jakobi, A. Korzukin, K. Lemoch. Bogolubov espone nella prima mostra degli “Ambulanti”, di cui diviene membro nel 1873. In quell'anno, è di nuovo all'estero, a Parigi, dove insegna e raccoglie intorno a sé il “Circolo dei pittori russi” (1878). Di ritorno da uno dei suoi viaggi, fonda il Museo di arte russa di Saratov (oggi Museo Radishev), il primo museo di provincia in Russia, e una scuola d'arte, che apre i battenti nel 1897. Accanto a T. Neff, L. Lagorio, Piotr e Ivan Sokolov, F. Moller, è tra i pittori che ebbero grande fama in patria e all'estero nella seconda metà del secolo scorso. Due suoi affreschi si trovano nella Chiesa russa, a Parigi. MUSEI. San Pietroburgo: Museo Russo; Mosca: Galleria Tret'jakov; Irkutsk; Saratov.
     
14)
Alexander Klimenko
Artista dell'Europa orientale.
 
Attivo verso il 1870, di questo artista abbiamo notizie dal grande pittore Michail Vrubel' (1856-1910), che lo menziona in due lettere. La prima è del 9 agosto 1873, la seconda del gennaio 1883. In esse, Vrubel' parla del pittore Klimenko, di alcuni anni più anziano di lui, attivo a Odessa, sul Mar Nero, con cui dice di avere stretto amicizia, e lo descrive come uomo piacevole, arguto e amante della vita.
     
15)
Alfons (Afanasij) Konstantinovich Jaba
Artista dell'Europa orientale.
 
(Regione di Arcangelo 1878 - dopo il 1929) Pittore e disegnatore. Studia all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo. Nel 1910, è fra gli organizzatori della "Comunità dei giovani artisti", laureati all'Accademia "Obscina Chudozhnikov", di cui I. Repin era presidente onorario, e partecipa alle mostre organizzate dal gruppo. Si trasferisce ad Arcangelo dove, fra il 1913 e il 1918, insieme con il fratello N. Jaba, espone alle mostre organizzate dal "Circolo degli amatori delle belle arti". Negli anni venti è a Leningrado, dove espone con la "Società degli artisti individualisti". Nel 1929, le sue opere sono esposte all'unica mostra promossa dalla Sezione degli acquarellisti presso la Società per l'incoraggiamento delle arti.
     
16)
Andrei Jegorov
Artista dell'Europa orientale.
 
Artista russo vissuto tra il 1878 e il 1954.
     
17)
Andreij Andreevich Popov
Artista dell'Europa orientale.
 
(Tula, 13 ottobre 1832 - Novgorod 1896) Studia all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo. Nel 1854, vince una medaglia d'argento per il dipinto Il maestro di scuola. Nel 1890, è uno dei fondatori della "Società degli ambulanti del Sud". Fra il 1887 e il 1890, partecipa alla "Società delle mostre d'arte di Kiev". Le sue opere sono esposte a Mosca nella Galleria Tret'jakov e a San Pietroburgo presso il Museo Russo.
     
18)
Andreij Lyssenko jr
Artista dell'Europa orientale.
 
Figlio dell'artista Andreij Lyssenko.
     
19)
Andrej Lyssenko
Artista russo pubblicato da Spirali/Vel
 
Andrej Lyssenko, già da bambino, con un carboncino che prendeva dalla stufa, disegnava sulle bianche pareti della sua casa figure di uomini e animali. Si formerà poi presso le scuole d'arte e presso l'Accademia delle arti di San Pietroburgo.
Allievo di Lentulov e Gerasimov, viene indirizzato verso la produzione di opere raffiguranti persone, ritratti di donne e paesaggi moscoviti.
Nel 1948, aderisce all'Unione dei pittori russi. Viaggia, produce molti ritratti e fa le prime esposizioni. Dagli anni cinquanta comincia a esporre anche all'estero: Francia, America, Italia.
Negli anni ottanta e novanta, Lyssenko è un artista ormai affermato e notissimo in Europa e negli Stati Uniti. Prosegue a produrre opere fino all'età di ottantaquattro anni nella sua dacia vicino a Mosca, insegnando pittura ad altri pittori, allievi e ai membri della sua famiglia, anch'essa composta da pittori affermati.
     
20)
Andrej Nikolaevich Schilder
Artista dell'Europa orientale.
 
Andrej Nikolaevich Schilder (1861-1919) figlio del pittore N. G. Schilder, ha studiato all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, dove segue le lezioni di I. Shishkin (1832-1898). Viaggiando attraverso la Russia, l'Ucraina, la Lituania, dipinge paesaggi, che espone nelle mostre degli "Ambulanti". Nel 1893, P. Tret'jakov acquista un suo dipinto, Abisso sul fiume, e la notizia gli porta fama e riconoscimenti. Fra il 1891 e il 1889, partecipa alla "Comunità dei pittori-illustratori" fondata a San Pietroburgo e collabora come illustratore all'impresa editoriale connessa. Nel 1903, diviene accademico. Le sue opere sono esposte a Mosca nella Galleria Tret'jakov, a San Pietroburgo nel Museo Russo, e in altri musei russi.
     
21)
Anna Petrovna Ostroumova-Lebedeva
Artista dell'Europa orientale.
 
(San Pietroburgo, 17 maggio 1871 - Leningrado 1955) Disegnatrice, incisore, acquarellista, pittrice. Nel periodo che va dal 1905 fino allo scoppio della guerra, c'è, fra Mosca, San Pietroburgo, Parigi, Monaco e Milano, un grande fermento che porta a una straordinaria generazione di artisti nuovi. In Russia, nascono movimenti quali il primitivismo, il raggismo, il cubo-futurismo, il suprematismo e il costruttivismo. Nel 1906, Nikolaj P. Rjabusinskij, figlio di una facoltosa famiglia di banchieri e pittore di talento, fonda e poi dirige fino al 1910 la rivista "Il vello d’oro", che viene stampata sia in russo sia in francese. Ospita pittori quali M. Nesterov, M. Vrubel', E. Lanseré, A. Benois, F. Maljavin e, tra gli altri, una giovane disegnatrice e pittrice di talento, Anna Petrovna Ostroumova. Dal 1889 al 1892, Anna ha studiato incisione all’Istituto artistico Stieglitz, sotto la guida di A. Novosol'tsev e G. Manizer e, intanto, ha frequentato saltuariamente l'Accademia di Belle Arti (1892-1900). I suoi maestri sono I. Repin, V. Makovskij, A. Kuindzhi, V. Mathe e P. Cistjakov. Nel 1896, entra nell'atelier di I. Repin, dove impara a dipingere ritratti e "dal vivo". Nella primavera del 1898, viene esposto per la prima volta un suo dipinto, Ritratto della sorella S. Sengher, subito notato dalla critica. Fra il 1898 e il 1899, frequenta, a Parigi, l’Accademia di Whistler. Qui conosce Aleksandr Benois e incomincia il suo lavoro d'incisione. Quello stesso anno, è tra i fondatori del "Mondo dell'arte" e con loro incomincia a esporre. Fra il 1903 e il 1910, partecipa alle mostre dell'"Unione degli artisti". Nel 1903, la troviamo in Italia. Tornata a Parigi, decide di lasciare l'atelier di Repin e di entrare nella scuola d'incisione diretta da Mathe, all'Accademia di Belle Arti. Nel 1905, si sposa con il cugino Sergej Lebedev, noto chimico. L'anno dopo, espone al Salon d'Automne nella grande mostra di arte russa organizzata da S. Djaghilev. Intanto, diviene esperta nella tecnica dell'acquarello con L. Bakst, alla scuola E. Zvantseva (1906). Le prime grandi opere ad acquarello sono del 1907 e vengono eseguite in Crimea. Le incisioni e gli acquarelli degli anni 1908 e 1909 ritraggono San Pietroburgo con i suoi giardini e le sue architetture armoniose con pochi colori: sabbia, grigioverde, grigioazzurro, quanto basta all'artista per evocare un'atmosfera, una luce particolare, uno scorcio. Nel 1911, riprende i suoi viaggi attraverso l'Italia, l'Olanda, il Belgio, la Svizzera; nel 1914, è in Spagna e nella Francia meridionale. Da questi viaggi trae ispirazione e materia per la sua arte. Nel 1916, si tiene una sua personale. Dopo la rivoluzione, collabora all'organizzazione di mostre e avvenimenti artistici, dove espone lei stessa acquarelli, incisioni e litografie. Nel 1920, incomincia a dipingere paesaggi a olio: è di questo periodo il bellissimo dipinto Veduta dalla cattedrale di Sant'Isacco. Nel 1925, è presente alla grande esposizione di Parigi. Le sue opere sono esposte a San Pietroburgo nel Museo Russo e a Mosca presso il Museo Pushkin.
     
22)
Anton Ivanovich Ivanov
Artista dell'Europa orientale.
 
(Regione di Vladimir 1818-Roma 1864) Nasce in una famiglia di servi della gleba. Come tale, nel 1838, accompagna i pittori Grigorij e Nikandr Cernetsov in un viaggio lungo il fiume Volga, da Ribinsk ad Astrakhan', imparando da loro le tecniche della pittura. Il suo talento si rivela nel dipinto Interno del battello di Cernetsov (1838), che espone all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo l'anno dopo. Negli anni quaranta, parte con i due pittori alla volta dell'Italia, dove rimarrà fino alla morte, e dove dipingerà numerosi paesaggi (Roma, Tivoli, Sorrento, Venezia, Bari, Livorno). Viene soprannominato "Azzurro" per distinguerlo da Andrej I. Ivanov e da Aleksandr A. Ivanov e per la sua predilezione per quel colore. Le sue opere sono esposte a Mosca nella Galleria Tret'jakov e a San Pietroburgo presso il Museo Russo.
     
23)
Apollinarij Michailovich Vasnetsov
Artista dell'Europa orientale.
 
(Regione di Viatka 1856-Mosca 1933) Pittore paesaggista, illustratore, scenografo. Studia con il fratello Viktor, che lo presenta a I. Shishkin, V. Polenov e I. Repin, che saranno per lui importanti maestri. Dal 1883, partecipa alle mostre degli "Ambulanti" e diviene membro del movimento nel 1899. Intanto, prosegue il suo lavoro come illustratore, collaborando a giornali e riviste e dipingendo le tavole per i libri di Lermontov (tra cui Il canto del mercante Kalashnikov), pubblicate a Mosca nel 1891. Nel decennio 1880-1890, compie numerosi viaggi in Ucraina, nel Caucaso, attraverso gli Urali e poi in Italia, Francia e Germania. Nel 1900, diviene accademico e, nello stesso anno, le sue opere sono esposte a Parigi. Partecipa al "Mondo dell'arte", è tra i membri fondatori dell'"Unione degli artisti russi" (1903). Dal 1901 al 1919, insegna alla Scuola di pittura, scultura e architettura di Mosca, dove è responsabile della sezione paesaggistica. Dipinge di preferenza scene epiche e leggendarie, scene di vita pittoresca ambientate nella Russia del XVI e del XVII secolo. Collabora al Teatro di S. Mamontov, creando vivaci scenografie dai colori brillanti per le opere di Rimskij-Korsakov (Sadko, La leggenda della città invisibile di Kitez, La giovane Fevronia) e di Musorgskij (Chovanscina). Dopo il 1917, partecipa a diverse esposizioni a Berlino (1922), New York, Boston, Baltimora (1924) e a Venezia (1929). Ad Abramtsevo, dove ama recarsi, progetta la piccola chiesa costruita nel 1882, di cui Repin e altri cureranno la decorazione. Le sue opere sono esposte a Mosca: Galleria Tret'jakov, Museo teatrale A. Bachrushin e nei musei di Odessa e di Kirov.
     
24)
Arcadij Aleksandrovich Rjlov
Artista dell'Europa orientale.
 
(Regione di Kirov 1870-Leningrado 1939) Dopo i primi studi all'Istituto artistico del barone Stieglitz, nel 1888, s'iscrive alla Società per l'incoraggiamento delle arti di San Pietroburgo (1881-1891) e poi all'Accademia (1894-1897), dove segue le lezioni di Archip Ivanovich Kuindzhj (1894-1897), del quale diviene uno degli allievi migliori. Nel 1898, visita la Germania, l'Austria, la Francia, l'Inghilterra e, nel 1901, comincia a esporre i suoi quadri con il "Mondo dell'arte". Fra il 1905 e il 1909, è presente alla grande esposizione di S. Djaghilev, al Salon d'Automne a Parigi e, nel 1906, alla mostra della "Nuova società degli artisti" e a quella dell'"Unione degli artisti russi" (1908-1917). Nel 1915, diviene accademico. Dopo la rivoluzione, insegna ai Liberi studi d'arte (Svomas) a Pietrogrado e, successivamente, all'Istituto tecnico-artistico. Membro dell'"Associazione dei pittori della Russia rivoluzionaria" nel 1926, le sue opere sono presenti all'esposizione degli artisti in occasione del giubileo che si tiene al Museo Russo di Leningrado. Talvolta si firma "Rylof". MUSEI. Mosca: Galleria Tret'jakov; San Pietroburgo: Museo Russo.
     
25)
Arsenij Ivanovich Meshcherskij
Artista dell'Europa orientale.
 
(Regione di Tver 1834-San Pietroburgo 1902) Paesaggista. Studia all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo (1854-1857) con T. Neff, F. Bruni e M. Vorob'ev. Una borsa di studio gli consente di andare a Ginevra, dove frequenta l'atelier di A. Calame (1857-1864). Nei primi anni di attività, compie una serie di viaggi: dalla Crimea all'Ucraina, fino in Finlandia, con frequenti ritorni a San Pietroburgo, dove espone alle mostre organizzate dalla "Società delle mostre di opere d'arte" (1875-1884), di cui è uno dei fondatori e, dal 1876 al 1878, presidente. Inoltre, dal 1880, partecipa alle mostre organizzate dall'"Associazione degli acquarellisti russi", e a quelle della "Società degli artisti di San Pietroburgo" (1890), da lui presieduta. Nel 1864, diviene accademico e, nel 1876, ottiene l'incarico di professore. I suoi paesaggi vengono esposti nelle mostre internazionali a Parigi, a Londra e a Vienna. Nel 1903, le sue opere sono presenti alla mostra postuma organizzata dall'Accademia.
Le sue opere sono esposte a San Pietroburgo, presso il Museo Russo, e a Mosca alla Galleria Tret'jakov.
     
26)
Arthur Janovich Baumanis
Artista dell'Europa orientale
 
Suo padre è un noto architetto. Trasferitosi a San Pietroburgo, frequenta come uditore l'Accademia di Belle Arti (1885-1892), con K. Venig. Partecipa alle attività del "Circolo Rukis" (Il lavoratore), orientato allo sviluppo dell'arte lettone e fondato da studenti, giovani artisti, compositori, scultori, pittori, tutti provenienti dalla Lettonia, laureati all'Accademia, al Conservatorio e all'Istituto artistico del barone Stieglitz (tra essi, lo scultore T. Zalcaln, il pittore V. Purvit e altri). Il movimento presenta molte affinità con il programma degli "Ambulanti". Nel 1896, Baumanis espone alla mostra etnografica lettone, a Riga. Dopo il 1900, si stabilisce nella sua città natale, dove partecipa alla Società per l'incoraggiamento delle arti. Le sue opere sono conservate nei musei della Lettonia.
     
27)
Artisti dell'Europa orientale
Artisti dell'Europa orientale
 
Elenco degli artisti dell'Europa orientale del secondo rinascimento
     
28)
Boris Ivanovich Zvetkov
Artista dell'Europa orientale.
 
Attivo dal 1893 al 1942. Pittore, tra il 1921 e il 1929 espone alle mostre organizzate dalla "Società degli artisti individualisti" a Pietrogrado (chiamata Leningrado a partire dal 1924).
     
29)
Chariton Platonovich Platonov
Artista dell'Europa orientale
 
(1842 - Kiev, Ucraina 1907) Pittore ucraino. Studia all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo (dove otterrà il titolo di accademico), poi si trasferisce a Kiev, dove insegna alla Scuola d'arte di N. Murashko e espone alle mostre dell'Associazione di pittori di Kiev. Tra i suoi allievi, il noto pittore ucraino N. Pimonenko. Le sue opere sono esposte a San Pietroburgo nel Museo Russo e nei musei dell'Ucraina.
     
30)
Daria Christolubova
Artista dell'Europa orientale.
 
     
31)
E. Kononovich-Gorbackaja
Artista dell'Europa orientale.
 
     
32)
E. Tikhmenov
Artista dell'Europa orientale.
 
Pittore paessagista russo (1817-1898). Un suo dipinto, raffigurante una scena di caccia, compare nel catalogo di Sotheby's del 1985, ed è stato venduto all'asta il 20 febbraio 1985, a Londra.
     
33)
Elena Gurwič
Artista dell'Europa orientale pubblicata da Spirali/Vel.
 
Artista russa, nata a Mosca nel 1948, è figlia del celebre pittore Josif Gurwič. Dopo aver frequentato l'istituto d'arte, avvia un itinerario artistico in cui la tecnica (disegno, composizione, pittura) e il principio d'ispirazione riflettono l'influenza del padre, primo maestro, sebbene i soggetti siano principalmente paesaggistici.
Il volume L'Europa. Poesia e pittura, edito da Spirali nel 1995, propone una raccolta critica delle sue opere. Sulle sua opera è uscito, nella collana "L'arca. Pittura e scrittura", il volume Lavinia Fontana e Elena Gurwič (2009), di Nadine Shenkar.
     
34)
Elisaveta Mercur'evna Bem
Artista dell'Europa orientale.
 
(San Pietroburgo 1843 - San Pietroburgo 1914) Pittrice, acquarellista, illustratrice, studia alla Società per l'incoraggiamento delle arti di San Pietroburgo (1857-1864) con I. Kramskoij. In seguito, apprende la tecnica dell'acquarello. Fra il 1870 e il 1890, lavora come illustratrice, collaborando con le riviste per bambini "Giocattolino”"e "Piccino" e disegnando cartoline postali. È presente nelle mostre organizzate tra il 1880 e il 1914 dal "Circolo degli acquarellisti russi", di cui diviene membro nel 1887. Nel 1907, viene riconfermata nell'"Associazione imperiale degli acquarellisti russi". È tra i fondatori, nel 1903, della "Società delle mostre d'arte ambulanti siberiane" (Obscestvo Sibirskich Peredviznich Vistavok) e partecipa alla prima mostra organizzata da quest'ultima a Tomsk e a Krasnojarsk (Siberia). Un ritratto di Elisaveta Bem, dipinto dal pittore N. P. Bogdanov-Belskij, è esposto nel Museo Russo di San Pietroburgo. Le sue opere sono esposte a Kursk, a Saratov e a Perm'.
     
35)
Ely Bielutin
 

Ely Bielutin nasce a Mosca nel 1925.
Pittore e scultore russo, è fondatore della scuola Novaja real’nost’ (realtà nuova).
Nel 1946 termina gli studi all’Istituto di Belle Arti di Mosca e s’iscrive al corso di specializzazione per l’insegnamento artistico.
Nel 1947, s’iscrive all’Unione dei pittori. Presso l’Accademia di architettura di Mosca allestisce una mostra con i lavori eseguiti durante un viaggio nella Russia settentrionale. Nel 1948 viene espulso dall’Unione dei pittori.
Fonda il proprio studio, nel quale, con sei artisti, organizza quella che sarà la scuola Novaja real’nost’. Nel 1949 si dedica all’insegnamento.
Dal 1953 in poi escono vari suoi libri sulla pittura e sui pittori. Varie le mostre.
Nel 1962 espone, con la sua scuola, alla Galleria del Maneggio a Mosca. Il giorno dell’inaugurazione, Krucev inveisce contro Bielutin e strappa le tele della mostra, che viene sospesa.
Nel 1964, Bielutin trasferisce il proprio studio nella dacia di Abramcevo, dove opera clandestinamente. Questo studio era unico per il suo tempo e vi si formarono centinaia di artisti e di architetti.
Dal 1965, con la Galleria Lamber di Parigi, Bielutin e la sua scuola espongono in vari paesi d’Europa.
Dal 1969 allestisce varie mostre anche in Italia. Nel corso della VI Biennale di Parigi, Bielutin e Solzenicyn vengono dichiarati nemici dell’Unione Sovietica. Dal 1974 espone a Boston, Londra, Parigi, Varsavia.
Nel 1991 allestisce nuovamente una mostra alla Galleria del Maneggio a Mosca. Il Ministero della cultura si scusa pubblicamente con lui per i fatti del 1962.
Nel 1992 torna in Italia e presenta varie mostre in molte città.
Ely Bielutin muore a Mosca il 27 febbraio del 2012.

     
36)
Elza Oskarovna Zülsing Baklund
Artista dell'Europa orientale
 
(1883- ?) Pittrice di origine svedese. Di lei si hanno pochissime notizie. Vive a lavora a San Pietroburgo; fra il 1905 e il 1915, espone alle mostre primaverili dell'Accademia di Belle Arti (riservate ai giovani), vincendo alcuni premi. Uno dei suoi dipinti, L'abito della nonna, si trova presso il Museo Russo di San Pietroburgo, dove è arrivato nel 1928, proveniente da una collezione privata confiscata ai proprietari di origine tedesca.
     
37)
Emmanuil Christoforovich Aladzhalov
Artista dell'Europa orientale.
 
Studia presso la Scuola di pittura, scultura e architettura di Mosca, i suoi maestri sono I. Levitan, A. Savrasov, V. Makovskij. Partecipa a varie mostre a partire dal 1882, prima con la "Società degli amatori dell'arte" (1892-1899), poi con gli "Ambulanti" (1900-1902), con il "Mondo dell'arte" (Mir Iskusstva) e con l'"Unione degli artisti russi" (1908-1917). Le sue opere principali, sopra tutto paesaggi della Russia centrale, sono esposte nei musei di Mosca, Jerevan, Jaroslavl', Vologda, Astrakhan', Irkutsk, Perm' e negli Stati Uniti. Dal 1902, ha insegnato all'Istituto artistico Stroganov.
     
38)
Evgenij Evgen'evich Lanseré
Artista dell'Europa orientale.
 
(Pavlovsk 1875 - Mosca 1946) Pittore, disegnatore, scultore, scenografo, illustratore e, nella tradizione della famiglia, grande collezionista. Figlio dello scultore Evgenij Aleksandrovich Lanseré (1848-1886), come Aleksandr Benois, di cui è nipote, è di origine straniera. Studia alla Società per l'incoraggiamento delle arti con J. Tsionglinskij e E. Lipgart (1892-1896) e, poi, a Parigi, con J.-P. Laurens e J.-J. Benjamin Constant, rispettivamente all'Accademia Julian e all'Accademia Colarossi (1896-1899). Compie numerosi viaggi nell'Europa occidentale (1898) e in Giappone (1902). Nel 1899, diventa membro attivo del gruppo "Mondo dell’arte", con cui fa diverse esposizioni (1901-1906). Trova congeniale la Pietroburgo del primo Settecento e si specializza in illustrazioni della città, trovando a volte ispirazione in Menzel, ma affidandosi più spesso al proprio ottimo senso della composizione architettonica e del disegno. Dopo la rivoluzione, lavora, per un certo periodo, nel Daghestan (1917-1920). Nel 1923, fa un viaggio in Turchia, poi, si trasferisce per due anni nel Caucaso, a Tbilisi, dove insegna all'Accademia di Belle Arti. Tornato a Mosca nel 1932, lavora alle decorazioni per i nuovi edifici pubblici e per le stazioni della metropolitana, lavorando anche come illustratore. Come molti altri artisti suoi contemporanei, si dedica al lavoro teatrale e alla scenografia.
Le sue opere sono esposte a Mosca nella Galleria Tret'jakov e a San Pietroburgo presso il Museo Russo.
     
39)
Fiodor Petrovich Reznicenko
Artista del'Europa orientale.
 
(1865 - dopo il 1914) Studia all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo (1883-1892). Nel 1887 e nel 1889, vince due medaglie d'argento. Nel maggio del 1892, diviene "pittore libero" e nel 1893 "pittore di classe". Nel 1912, è nominato presidente della Società artistica "Lunedì di Mussar" (per l'aiuto alle famiglie dei pittori), che nel 1916 organizza la sua personale a San Pietroburgo. Ha partecipato alla "Compagnia dei pittori" (1904-1924).
     
40)
Georgij Semionovich Verejskij
Artista dell'Europa orientale.
 
Podol'sk (Ucraina) 1886 - Leningrado 1962 Pittore, disegnatore, grafico, litografo. Dal 1900 al 1904, si forma presso lo studio di E. Schreider a Char'kov. Nel 1907, parte per l'Italia e la Germania. Nel 1912, si laurea in legge presso l'università di San Pietroburgo. L'anno dopo, inizia a lavorare nell'atelier di M. Dobuzhinskij (1913-1916). Partecipa alla prima guerra mondiale. Dal 1918 al 1930, lavora all'Hermitage come conservatore delle stampe e, nello stesso anno, comincia a insegnare all'Istituto di fotografia. Ritrattista e paesaggista finissimo, partecipa a numerose mostre negli Usa, in Italia (Biennale di Venezia, 1924), in Germania, in Polonia. Sue mostre personali si tengono a Kazan (1924), a Mosca (1939 e 1946), a Jerevan (1949), a Leningrado (1961), a Vologda (1968). Le sue opere sono custodite in alcuni musei di Mosca, di San Pietroburgo e di altre città della Russia nonché in collezioni private. Premio dello Stato dell'Urss (1946). Nel 1949, è nominato accademico delle Belle Arti. Nel 1962, artista del popolo dell'Urss.
     
41)
Georgij Sverchkov
Artista dell'Europa orientale.
 
Pittore russo attivo nel 1905.
     
42)
Grigorij Michailovich Bobrovskij
Artista dell'Europa orientale.
 
Dal 1893 al 1900 è allievo di Il'ja Repin all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, dove si laurea nel 1900, con il titolo di "artista libero". Insegna alla Società per l'incoraggiamento delle arti fra il 1905 e il 1917, entra nell'"Unione degli artisti russi", espone con il "Mondo dell'arte" (1911) in patria e a Monaco, vincendo due medaglie d'oro. Nel 1919, viene nominato accademico. Dopo la rivoluzione, continua a insegnare a Pietrogrado presso la Scuola tecnica superiore (1921-1923). Nel 1924, espone a New York. Nel 1947, la città di Leningrado gli dedica una mostra postuma. Le sue opere sono esposte a San Pietroburgo nel Museo Russo, a Astrakhan' e a Krasnodar.
     
43)
Grigorij Zejtlin
Artista russo.
 
Grigorij Zejtlin nasce il 7 novembre 1911 nel villaggio di Cernevko, governatorato di Mogiljov (Bielorussia), da una famiglia di contadini. Nel 1921 si trasferisce con la famiglia a Odessa (Ucraina). Tra il 1927 e il 1932 studia presso l'Istituto d'arte di Odessa. Nel 1939 viene chiamto sotto le armi per il secondo conflitto mondiale. Nel 1946 viene accolto come membro nell'Unione degli artisti di Mosca. Dal 1960 al 1977 partecipa a varie mostre a Mosca. Nel 1978 gli viene assegnato il titolo di artista benemerito della Repubblica russa. Grigorij Zejtlin partecipa a varie mostre di arte figurativa sovietica in Europa e in America. È considerato protagonista dell'arte russa degli ultimi cinquanta anni. Le sue opere sono presenti nei musei (Galleria Tret'jakov, Mosca; Museo Russo di San Pietroburgo, Museo di Kiev e Museo di Odessa) e nelle collezioni private di Russia, Europa, America e Giappone. Articoli, enciclopedie e cataloghi sono usciti in occasione delle grandi mostre di arte russa.
Grigorij Zejtlin muore a Mosca nel 2000.
     
44)
I. Novikov
Artista dell'Europa orientale.
 
Paesaggista russo attivo agli inizi del 1900.
     
45)
Illarion Michailovich Prjanishnikov
Artista dell'Europa orientale.
 
(Timoshevo, regione di Kaluga 1840 - Mosca 1894) Nasce in una famiglia di mercanti, si forma alla Scuola di pittura, scultura e architettura di Mosca (1856-1866), sotto la guida di S. Zarjanko, dove ha per compagno di studi Vasilij Perov. Qui incomincia l'insegnamento (1873), che proseguirà fino al 1894, anno della sua morte, esercitando grande influenza sugli allievi, in particolare M. Nesterov, N. Kasatkin, A. Rjabushkin, A. Stepanov, S. Korovin, S. Ivanov, e molti altri artisti di talento della seconda metà del secolo. Fra l'altro, collabora attivamente alla nascita del movimento degli "Ambulanti" e con il dipinto Poroz'njaki partecipa alla sua prima mostra, nel 1871. La sua pennellata sa cogliere gli aspetti più interessanti della vita contadina. Le scene di vita quotidiana, ricostruite meticolosamente, riflettono l'isolamento, la tristezza, le condizioni miserabili della povera gente della campagna e della città. In seguito, il suo stile si fa più sciolto e prevale il colore. La maggior parte delle sue opere venne acquistata da P. Tret'jakov, mecenate e fondatore della omonima Galleria, dove si trovano tuttora. Altre opere sono esposte al Museo Russo di San Pietroburgo.
     
46)
Isaak Il'ich Levitan
Artista dell'Europa orientale.
 
(Kibartai, distretto di Vilkavskij, Lituania, 30 agosto 1860 - Mosca, 4 agosto 1900) È considerato uno dei grandi pittori di paesaggi del XIX secolo. Di lui, ci restano pochi dati biografici, perché egli stesso diede disposizioni al fratello Adolf di distruggere il suo archivio di lettere e documenti dopo la sua morte. Nasce in un'umile famiglia ebraica, suo padre, uomo colto, è impiegato delle ferrovie. Nel 1870, anno in cui viene fondato il movimento degli "Ambulanti", Levitan si trasferisce a Mosca, con la famiglia. A dodici anni, entra nella Scuola di pittura, scultura e architettura di Mosca, dove resterà fino al 1885. Fra il 1875 e il 1877 muoiono entrambi i genitori e Levitan è ridotto alla povertà. Senza casa, ospite saltuario di amici e parenti, spesso è costretto a trascorrere le notti nell'aula della scuola. Nel 1876, Aleksej Savrasov lo fa entrare nel suo atelier. Nel 1877, due sue tele vengono esposte nella sezione studenti della quinta mostra degli "Ambulanti", a Mosca. L'anno dopo, una sua tela viene venduta a 100 rubli. Nel 1879, nell'esposizione annuale degli studenti della Scuola, vengono esposti dipinti di Levitan, Sergej e Konstantin Korovin, K. Lebedev, M. Nesterov, S. Svetoslavskij e altri. Uno dei suoi dipinti esposti alla mostra, Giornata autunnale. Il parco Sokolniki, viene acquistato da Pavel Tret'jakov. Nel 1882, V. Polenov entra come insegnante nella Scuola di Mosca, e Levitan segue le sue lezioni. Nei primi anni ottanta, compie una serie di viaggi lungo il Volga, usando la tavolozza scura preferita dagli "Ambulanti", con i quali espone a partire dal 1884, divenendo membro del movimento nel 1891. Fra i suoi contemporanei, i "giovani" ambulanti, i pittori M. Nesterov, i fratelli Korovin, A. Stepanov, A. Archipov, V. Serov. Diviene amico di Anton Cechov, che incontra nel 1885, e al quale sarà legato da un profonda affinità; è lui a suggerire al grande scrittore quel gabbiano che diventerà il titolo dell'opera. I dipinti degli anni 1885-1889 sono considerati tra le prime opere dell'impressionismo russo, sia per la tecnica usata sia per i colori, anche se Levitan, all'epoca, non conosceva l'esperienza francese. Nel 1890, fa il suo primo viaggio all’estero: Berlino, Parigi, Nizza, Bordighera, Mentone, Venezia e Firenze. Rimane colpito dai paesaggi di Corot, Rousseau, Daubigny, Dupré, dagli impressionisti e della Scuola di Barbizon. Integra i colori e le tecniche degli impressionisti nella sua pittura, che predilige i paesaggi russi. È del 1892 un'opera molto bella, Vladimirka, la strada desolata e senza fine che portava gli esuli in Siberia; con questa opera, così lontana dal naturalismo, Levitan si accosta al Simbolismo. Dopo il 1895, l'artista imprime un nuova svolta alla sua pittura, abbandona, apparentemente, i toni tristi e malinconici, con opere quali Marzo (1895) e il famosissimo Boschetto di betulle (1885-1889), che verrà preso a esempio da generazioni di pittori dopo di lui. In particolare, Levitan eserciterà un'enorme influenza sui paesaggisti della "Società degli artisti russi" (anni dieci), anche se, propriamente, non fonda nessuna scuola. Nel 1896, con gli auspici dell'amico Aleksandr Benois, viene invitato a esporre alcune opere alla mostra dei Secessionisti, a Monaco. Diviene membro effettivo dell'Accademia e, nel 1898, inizia l'insegnamento: maestro eccellente, innovativo e originale, ha tra i suoi allievi P. Petrovichev e N. Sapunov. Nel 1897, intraprende un nuovo viaggio che lo porta in Svizzera, a Vienna, in Italia, in Germania. Nel 1900, i suoi quadri sono presenti all’Esposizione di Parigi. Partecipa alle mostre organizzate dal "Mondo dell'arte" (1900). Collabora attivamente con M. Nesterov, A. Benois e V. Serov per le produzioni del Teatro privato di S. Mamontov di Mosca, disegnando scenografie. Amico di musicisti come S. Rachmaninov, di attori come Maria Jermolova del Teatro Malij, di cantanti come il grande F. Shaliapin, nella sua breve vita stringe relazioni con artisti, scienziati, matematici, fisici, sempre spinto da curiosità intellettuale. Ammalato di cuore, Levitan muore nell'estate del 1900. Nel n. 15-16 del "Mondo dell'arte", esce l'articolo di S. Djaghilev In memoria di Levitan. L'anno dopo, gli sarà dedicata una grande mostra postuma a San Pietroburgo e a Mosca. Nel 1941, la sua salma verrà trasferita nel cimitero di Novodevichie e tumulata accanto alla tomba di A. Cechov. MUSEI. San Pietroburgo: Museo Russo; Mosca: Galleria Tret'jakov.
     
47)
Isaak Izrailevich Brodskij
Artista dell'Europa orientale del secondo rinascimento
 
Studia alla Scuola d'arte di Odessa, con K. Kostandi e G. Ladjzhenskij (1896-1902), poi entra all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, sotto la guida di I. Repin (1902-1908). Nel 1905, partecipa alla protesta dei giovani dell'Accademia e dipinge Funerali rossi. Tra il 1909 e il 1911, viaggia in Europa (Germania, Francia, Italia, Spagna, Grecia, Austria) con una borsa di studio dell'Accademia. A Capri arriva nel 1910, con quattro amici artisti, e incontra Gor'kij sul battello proveniente da Napoli. Diventano amici e Brodskij ne fa il ritratto. Tornato in patria, espone prima con il "Mondo dell'arte" e poi con gli "Ambulanti" e partecipa all'"Unione degli artisti russi", passando dai saggi iniziali secondo la maniera dell'art nouveau a un deciso realismo. Il dipinto Lenin allo Smolny (1930-32) lo rende famoso come precursore del realismo socialista. Nel 1932, è presente alla Biennale di Venezia. Dopo la riorganizzazione dell'Accademia di Leningrado, viene nominato rettore dal 1934 al 1939. Nel 1937, vince il Grand Prix all'Esposizione Internazionale di Parigi. Pittore di grande perizia tecnica, sopra tutto nei paesaggi, ricchi di particolari, che s'ispirano ai maestri olandesi. Dopo la sua morte, la sua casa in Piazza delle Arti a Leningrado, dove era vissuto dal 1924 al 1939 e dove aveva raccolto una straordinaria collezione di dipinti e disegni di artisti russi, dalla fine del XVIII all'inizio del XX secolo, è stata trasformata in Museo. Nel 1939, la collezione, che conta circa ottocento opere, è stata donata allo stato. Altre opere dell'artista sono conservate nel Museo Russo, alla Galleria Tret'jakov, al Museo d'arte di Gor'kij.
     
48)
Israel Abramovich Pass
Artista dell'Europa orientale.
 
(San Pietroburgo 1868 - Pietrogrado, dopo il 1919) Dal 1878 al 1884 studia all'Accademia di Belle Arti. Durante gli studi, viene insignito di quattro medaglie d'argento. Membro della "Società degli artisti di San Pietroburgo", partecipa alla diciassettesima e alla ventesima mostra (1909 e 1912) dei pittori "Ambulanti", alla seconda mostra di quadri popolari a San Pietroburgo (1901) e alla prima Mostra libera di opere d'arte nel Palazzo delle arti (Pietrogrado, 1919). Tra il 1920 e il 1929, partecipa alle mostre organizzate dalla "Società degli artisti individualisti" a Pietrogrado (poi Leningrado). Le sue opere si trovano in collezioni private in Russia.
     
49)
Ivan Andreevich L'vov
Artista dell'Europa orientale.
 
Pittore, tra il 1921 e il 1929 espone alle mostre organizzate dalla "Società degli artisti individualisti" a Pietrogrado, poi Leningrado. Dal 1928 al 1930, è membro della "Società A. Kuindzhi" (Leningrado).
     
50)
Ivan Andreevich Pelevin
Artista dell'Europa orientale.
 
San Pietroburgo 1840 - (Pietrogrado) 1917 Studia all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo dal 1856 al 1864. Nel 1861, vince la medaglia d'argento e, nel 1864, viene nominato "pittore di terzo grado". Diviene accademico nel 1869 con cinque tele, tra cui: Giovane madre, La colazione del mattino, Contadina che cuce, Due nemici, Ritratto di fanciulla. Partecipa alla "Compagnia dei pittori di San Pietroburgo", fondata nel 1904. Le sue opere sono esposte a Mosca nella Galleria Tret'jakov e a San Pietroburgo presso il Museo Russo.
     
51)
Ivan Fomich Khrutskij
Artista dell'Europa orientale.
 
(Regione di Polotsk, Bielorussia 1810-1885) Pittore, ritrattista, maestro nelle nature morte. Di origine bielorussa, si trasferisce da Polotsk a San Pietroburgo, dove studia all'Accademia di Belle Arti sotto la guida di A. Varnek (1830-1839). Vince una medaglia d'argento per una natura morta (1836) e una d'oro per un ritratto (1838). Nel 1839, diventa accademico. Negli ultimi anni, si ritira nella sua tenuta "Zacarenici", nei pressi della sua città natale. I suoi tratti caratteristici sono l'equilibrio e la semplicità. Particolari le sue nature morte: brocche in ceramica, cesti intrecciati colmi di frutti, quasi in rilievo. Le sue opere sono esposte a Mosca nella Galleria Tret'jakov, a San Pietroburgo nel Museo Russo e nei musei della Bielorussia.
     
52)
Ivan Ivanovich Shishkin
Artista dell'Europa orientale.
 
(Jelabuga, Regione di Viatka, 13 gennaio 1831 - San Pietroburgo, 8 marzo 1898) Grande paesaggista e incisore, famoso per i suoi dipinti di boschi e foreste. Nasce in una famiglia di mercanti; suo padre, Ivan Vasil'evich, è membro della Società archeologica di Mosca. Dopo i primi studi a Kazan (1844-1848), arriva a Mosca, nel 1852. S'iscrive alla Scuola di pittura, scultura e architettura, sotto la guida del maestro A. Mocrickij, allievo di Aleksej Venetsianov (1780-1847) dal 1852 al 1856, poi decide di proseguire gli studi all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo con M. Vorob'ev, dal 1856 al 1860. Nel 1860, vince la medaglia d'oro e una borsa di studio per un viaggio all'estero, di cui usufruisce nel 1862 per recarsi a Monaco, poi a Ginevra, infine a Zurigo, dove lavora nello studio di R. Koller, paesaggista e animalista. Nel febbraio 1864 torna a Ginevra, visita l'atelier di Calame e di F. Didet. In primavera, va a Parigi, poi in Svizzera e a Düsseldorf. Insieme ai pittori L. Kamenev e E. Dücker, si ferma a lavorare nelle foreste intorno alla città. Nello stesso anno, si reca a Bruxelles e ad Anversa. Nel 1865 viene nominato accademico per il dipinto Vista nei pressi di Düsseldorf, si stabilisce definitivamente a San Pietroburgo e entra in stretto contatto con l'associazione "Artel" degli artisti realisti, fondata da quattordici studenti contro il conservatorismo dell'Accademia. Nel 1870, è tra i fondatori degli "Ambulanti", con i quali organizza mostre itineranti. Divenuto professore, nel 1894-1895 dirige il corso di studio del paesaggio presso la Scuola superiore di pittura all'Accademia di San Pietroburgo. Predilige dipingere i boschi e le foreste di pini della Russia del Nord. Membro dell'Accademia di San Pietroburgo, viene decorato con l'ordine di san Stanislav. Sposa la pittrice Olga Lagoda. Fra i quadri migliori, quelli degli ultimi dieci anni della sua vita. Le sue opere sono esposte a San Pietroburgo (Museo Russo), a Mosca (Galleria Tret'jakov) e a Museo di Kiev.
     
53)
Joseph M. Levin
Artista dell'Europa orientale.
 
(San Pietroburgo, 7 novembre 1894 - Stati Uniti, dopo il 1947) Pittore, illustratore, poeta. Dopo gli studi a San Pietroburgo, compie una serie di viaggi attraverso la Russia, partecipando alle mostre di Saratov, Orenburg, Penza, dove vince il premio per il progetto dell'università popolare. Infine, si stabilisce a Cita, nella Siberia orientale, dove si dedica alla poesia e alla pittura. Nel 1922, lascia la Russia e si trasferisce a Pechino, dove organizza una mostra delle sue opere. Alla fine degli anni venti, parte per Parigi; qui, lavora come illustratore e espone al Salon des Indépendants. Nel 1939, prima dello scoppio della seconda guerra mondiale, lascia la Francia per gli Stati Uniti. Nel 1947, si tiene a New York una mostra personale del pittore.
     
54)
Josif Gurwič
Artista russo pubblicato da Spirali/Vel.
 
Kisinev (Moldavia) 1907 - Mosca 1992.
Trascorre l'infanzia a Odessa, in Ucraina, dove s'iscrive alla scuola di disegno, ai corsi di arti figurative e alla Scuola superiore d'arte. Ancora studente, partecipa alle mostre di pittura. All'inizio degli anni trenta, si trasferisce a Mosca. In seguito, ha occasione di viaggiare fra l'Asia centrale, la regione del Volga e la Moldavia, dipingendo paesaggi. Dal 1960 incomincia a viaggiare all’estero: in Italia, Francia, Finlandia, Inghilterra, Austria, Spagna.
Nel 1974 diventa "artista emerito della Russia". Nel 1983, viene insignito del Premio dell'Unione degli artisti della Russia (sezione di Mosca) per la migliore opera del 1982. È uno dei fondatori del Circolo dei pittori presso la sezione di Mosca, dove organizza dibattiti, conferenze e presentazioni. Partecipa a moltissime mostre in vari paesi. Le sue opere sono presenti nella Galleria Tret'jakov di Mosca, nel Museo Statale Russo di San Pietroburgo e nelle collezioni private di Russia, Europa, America e Giappone. Articoli, saggi e cataloghi sono stati pubblicati in occasione di mostre in Urss, poi in Russia, negli Usa, in Europa.

Elena Gurwič, figla del pittore. Un ricordo del padre durante una conversazione con Armando Verdiglione: "Dipingeva tutto quello che lo circondava: era la sua patria, dove trascorse tutta la sua infanzia".
     
55)
Josip Jevstafievich Kratchkovskij
Artista dell'Europa orientale.
 
(San Pietroburgo 1914-1854) Paesaggista. Studia all'Accademia di San Pietroburgo. Nel 1878, ottiene la medaglia d'oro per il quadro Il mattino. Nel 1879, il titolo di "pittore di primo grado" per il quadro La sera. Nel 1880, una borsa di studio dell'Accademia gli consente di andare per quattro anni in Germania, Italia, Spagna, Francia. Dal 1885, è accademico. Partecipa alla diciannovesima e ventesima mostra degli "Ambulanti" (1891-1892) a San Pietroburgo e a Mosca. Spesso, si firma JEK. Le sue opere sono esposte a San Pietroburgo nel Museo Russo e a Mosca presso la Galleria Tret'jakov.
     
56)
July Julevich (Julius) Sergius Von Klever
Artista dell'Europa orientale.
 
(Derpt, attuale Tartu, Estonia, 31 gennaio 1850 - Pietrogrado 1924) Pittore di paesaggi. Nel 1868, s'iscrive all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo. Inizialmente, frequenta la facoltà di architettura e, dal 1870, il corso di paesaggio, sotto la guida di M. Vorob'ev e di M. Klodt. Nel 1876, ottiene il titolo di "pittore di primo grado". Nel 1878, viene nominato accademico e, nel 1880, professore. Dopo il 1890, si stabilisce per sette anni in Germania. È membro di alcune associazioni artistiche, tra cui la "Società degli artisti individualisti". Espone in Russia, Germania, Austria e Francia, in particolare a Parigi, nel 1878 e nel 1889. Vince una medaglia d'oro a Berlino, nel 1888. Dopo la rivoluzione, partecipa alla grande esposizione di Pietrogrado, nel 1919, e a quella di Kazan', nel 1920. Le sue opere sono esposte a Mosca nella Galleria Tret'jakov e a San Pietroburgo nel Museo Russo.
     
57)
Karl Eduardovich Geftler
Artista dell'Europa orientale.
 
(Revel, attuale Tallin, Estonia 1853 - Pietrogrado 1918) Si laurea alla Scuola superiore di ingegneria civile di San Pietroburgo, nel 1882 e, dal 1876 al 1884, è studente uditore presso la facoltà di architettura dell'Accademia di Belle Arti. Autore di numerosissimi paesaggi, acquarellista, dal 1888 partecipa a varie mostre a San Pietroburgo. Le sue opere sono esposte a San Pietroburgo nel Museo Russo, a Perm', a Pskov, a Penza, a Omsk e a Sebastopoli.
     
58)
Kazimir Severinovič Malevič
Artista dell'Europa orientale.
 
(Kiev, Ucraina, 11 febbraio 1878 - Leningrado, 15 maggio 1935) Pittore, illustratore, grafico, scenografo. Nasce a Kiev in una famiglia di origine polacca, studia alla Scuola di disegno (1895-1896). Nel 1896, la famiglia si trasferisce a Kursk. A Mosca, s'iscrive alla Scuola di pittura, scultura e architettura (1904-1905). Nel dicembre 1905, è sulle barricate. L'anno dopo, entra nell'atelier di F. Rerberg (1905-1910). Nel 1907, espone per la prima volta le sue opere alla mostra dell'"Associazione degli artisti di Mosca", l'anno dopo presenta "Studi per un affresco"; nel 1910 partecipa con le Bagnanti all'esposizione del "Fante di quadri", promossa da Larionov e Goncharova. Conosce A. Exter e Varvara Stepanova. Nel 1911, nuova mostra accanto a V. Tatlin, i fratelli Burljuk, la Goncharova e Larionov. Nel 1912 Kandinskij lo invita a Berlino alla seconda mostra del "Blaue Reiter", e lui manda una tela primitivista. L'anno dopo (1913), partecipa con A. Kruchenjch e con Matjushin al I° Congresso dei futuristi. Disegna scene e costumi per l'opera cubo-futurista "La vittoria sul sole". Nel 1914, espone al Salon des indépendants, a Parigi. Allo scoppio della guerra, esegue vari manifesti di propaganda nello stile lubok, che si richiama all'arte popolare russa e alle icone. Disegna almanacchi futuristi e realizza quadri "transmentali" o "alogici". Nel 1915, alla mostra "Tram V" presenta una rassegna delle sue opere, dal primitivismo al futurismo e, nell'estate, lavora alacremente a una nuova maniera che lancerà alla mostra "0,10. Ultima mostra futurista" di quadri con il nome di suprematismo, il cui forte emblema è racchiuso nel famosissimo Quadrato nero su fondo bianco. In quell'occasione, Malevič presenta anche il suo manifesto, "Dal cubismo al suprematismo". Dopo la rivoluzione, diviene membro della "Federazione degli artisti di sinistra". Nel 1919, a Mosca, s'inaugura la XIX Mostra statale, intitolata "K. Malevič: dall'impressionismo al suprematismo", con centocinquantatre opere dell'artista. In autunno, Chagall lo invita a Vitebsk, per insegnare alla Scuola di pittura, ma fra i due sorgono contrasti in merito all'indirizzo e ai programmi della scuola. Malevič fonda il gruppo "Unovis" (Sostenitori della nuova arte), cui partecipano molti giovani studenti. Nel 1921, ritorna a Mosca. Nel 1923, viene pubblicato il suo ultimo manifesto "Specchio suprematista". In questo periodo, inventa le strutture tridimensionali suprematiste slanciate verso il cielo (architektonj) o espanse in orizzontale (planitj). Alcuni di questi modelli, accanto a un Quadrato, un Cerchio e una Croce neri, vengono esposti alla XIV Biennale di Venezia (1924). Nel 1927, si tiene una sua retrospettiva a Varsavia. Malevič coglie l'occasione del viaggio per visitare Berlino e il Bauhaus, dove viene accolto con grandissima ammirazione il 7 aprile 1927. Berlino gli dedica un padiglione nella mostra che si tiene dal 7 maggio al 30 settembre. Nel 1928, Malevič pubblica un articolo importante su forma, colore, sensazione nella rivista "Architettura contemporanea". Nel 1932, il Museo Russo di Leningrado gli affida un laboratorio di ricerca. Muore nel 1935. In quell'anno, vengono esposte per l'ultima volta le sue opere in Unione Sovietica (l'ostracismo terminerà soltanto nel 1962).
     
59)
Khanovskij
Artista dell'Europa orientale.
 
Pittore paesaggista.
     
60)
Konstantin Aleksandrovich Trutovskij
Artista dell'Europa orientale.
 
Pittore e litografo, allievo dell'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo. All'inizio, professore di disegno alla Scuola d'ingegneria, sceglie la pittura. Nelle sue opere mette in luce, con grande ingegno e spirito, i costumi del popolo russo. Diventa molto noto. Nel 1861, è nominato membro dell'Accademia di San Pietroburgo.
     
61)
Konstantin Alekseevich Korovin
Artista dell'Europa orientale.
 
(Mosca 1861 - Parigi 1939) Pittore, disegnatore, scenografo, memorialista. Studia a Mosca, nella Scuola di pittura, scultura e architettura, con A. Savrasov, V. Perov e V. Polenov (1875-1886), con un intervallo, nel 1882, per l'Accademia di Belle Arti. Nel 1882, diviene scenografo del Teatro privato di S. Mamontov, nel 1885 va a Parigi. Partecipa alle più importanti associazioni artistiche del periodo: il "Circolo di Abramtsevo" di S. Mamontov, la "Comunità delle mostre artistiche ambulanti" (1889-1899), il "Mondo dell'arte" (1898), l'"Unione degli artisti" (1903). Dal 1885, collabora con il Teatro Bol'scioj di Mosca e con il Teatro Mariinskij di San Pietroburgo. Nel 1896, l'incontro con Fiodor Shaliapin, uno dei più grandi e affascinanti interpreti lirici dell'epoca; diventano amici e Korovin lo ritrae in molti dipinti. Il più famoso è quello del 1911, eseguito a Vichy, e conservato nel Museo Russo di San Pietroburgo. Il suo amore per il teatro lo porta a creare scene e costumi di opere e balletti di grande risonanza: Il principe Igor', Chovanshcina, Salammbô, Il festino, Ruslan e Ljudmila, Les Orientales, ecc. Il viaggio a Parigi del 1885 gli aveva fatto incontrare gli impressionisti, di cui diffonde la conoscenza in Russia. A Parigi ritorna nel 1900, per l'allestimento del padiglione russo all'Esposizione Universale, di cui fornisce i disegni architettonici e decorativi. In Italia, partecipa alla Biennale di Venezia del 1907 e all'Esposizione Internazionale di Roma, nel 1911. Nel frattempo (1905), è diventato membro dell'Accademia. Nel 1910, diventa primo scenografo e pittore consulente dei Teatri imperiali di Mosca. Nel 1924, lascia la Russia e va a lavorare per i migliori teatri europei: l'Opera di Monaco, quella di Parigi, il Covent Garden di Londra. Cura un allestimento scenografico anche per il Teatro Regio di Torino. Nel 1961, per il centenario della sua nascita, Mosca e Leningrado gli dedicano una retrospettiva. Artista innovatore e cosmopolita, ebbe grandissimo successo in Russia. MUSEI. Mosca: Galleria Tret'jakov, Museo teatrale A. Bachrushin, Museo dell’architettura A. Schusev; San Pietroburgo: Museo Russo; Museo di Kiev; Oxford: Ashmolean Museum.
     
62)
Konstantin Andreevich Somov
Artista dell'Europa orientale.
 
San Pietroburgo, 30 novembre 1869 - Parigi, 6 maggio 1939 Pittore, disegnatore, scenografo. Figlio di Andrej Ivanovich Somov, collezionista e conservatore dell'Hermitage. Intraprende gli studi a San Pietroburgo (1879-1888), è compagno di Aleksandr Benois e di D. Filosofov e lavora nell'atelier di I. Repin. A undici anni va a Parigi, con i genitori, l'anno dopo a Vienna. S'iscrive all'Accademia di Belle Arti (1888-1897), dove studia sotto la guida di V. Vereshchagin e P. Cistjakov, frequentando l'atelier di I. Repin. Riprende a viaggiare per l'Europa, con brevi soggiorni (1890 e 1894) in Italia, a Parigi (1897-1899), dove è ospite presso la famiglia Benois, e a Londra (1899). A Parigi, frequenta lo studio di Colarossi che lo porta a perfezionare il suo tratto, e incontra L. Bakst, E. Lanseré, la Ostroumova-Lebedeva (di cui farà il ritratto nel 1901), E. Zvantseva. È tra i primi a partecipare alle mostre del "Mondo dell'arte", di cui è membro fondatore; nel 1901, è a Dresda, l’anno dopo espone a Berlino (1902), alla mostra della Secessione. Nel 1903, tiene la sua prima mostra personale a San Pietroburgo. Fra il 1897 e il 1907, dipinge una serie di ritratti, a matita, a pennello, a tempera, di pittori, scrittori e amici, tra cui la splendida Signora in blu e il ritratto del poeta Aleksandr Blok. Intanto, prosegue la sua attività d'illustratore e di disegnatore per il teatro. Nel 1914, diviene accademico, nel frattempo espone a Vienna e a Berlino e prosegue i suoi viaggi in Europa. Insegna, dal 1915 al 1918, a Pietrogrado, nel 1919 gli viene dedicata una mostra personale a Mosca, alla Galleria Tret'jakov, nel 1923 è a New York, dove lavora all'allestimento di una grande esposizione dei pittori e degli scultori russi. Nel 1928, si stabilisce definitivamente a Parigi.
Le sue opere sono esposte a Oxford nel Ashmolean Museum; a Mosca nella Galleria Tret'jakov; a San Pietroburgo nel Museo Russo e nel Museo Brodskij; nei musei di Odessa, Saratov, Jerevan.
     
63)
Konstantin Antipov
Artista russo pubblicato da Spirali/Vel.
 
Studia all'Istituto d'arte di Kiev sotto la guida del pittore Samokis. Trasferitosi a Mosca giovanissimo, si iscrive per concorso all'Unione degli artisti e esegue opere nelle varie regioni della Russia. Incomincia a esporre nelle mostre sovietiche fin dagli anni sessanta. Sue opere si trovano nei musei della Russia (Mosca, San Pietroburgo, Kiev), in Germania e in America. Sono stati pubblicati articoli e cataloghi in occasione delle mostre russe.
     
64)
Konstantin Ivanovich Rudakov
Artista dell'Europa orientale.
 
(San Pietroburgo 1891 - (Leningrado) 1949) Nasce in una famiglia di artisti: suo padre era il decoratore del Teatro imperiale Mariinskij di San Pietroburgo. Nel 1912, cerca d'iscriversi all'Accademia di Belle Arti, ma non passa gli esami. Dopo un breve periodo alla Scuola d'ingegneria, lavora presso lo studio di V. E. Savinskij, poi ha come maestri B. Kustodiev, E. Lanseré e M. Dobuzhinskij, infine, nell'autunno del 1913, entra alla facoltà di architettura dell'Accademia. L'anno seguente si trasferisce alla facoltà di pittura, sotto la direzione di D. Kardovskij (1914-1922). Nel 1923, comincia a lavorare come illustratore e disegnatore di libri, collaborando a riviste e giornali satirici quali "L'ippopotamo", "Il cannone", "Il giornale rosso", "L'ispettore". Negli anni 1920-1930, Rudakov mette a punto il proprio stile, che integra la tradizione classica del disegno russo e la cultura pittorica francese. Appartiene agli anni 1928-1932 una serie di litografie, disegni e acquarelli, che Rudakov intitola NEP, tra umorismo e ironia, come i disegni L'imprenditore privato (1927), La donna in nero, A teatro, La cantante, La coppia (1932). Nello stesso periodo, crea una serie di acquarelli e acquaforti con il titolo L'occidente, influenzato dai lavori dei pittori francesi della fine dell'Ottocento. Significativi di questo ciclo La famiglia dell’operaio, Disoccupati, Incidente sul lavoro (1932). Interessanti le illustrazioni di libri per bambini quali Il telefono (1926), I musicanti di Brema (1935), Schiaccianoci (1937). Un posto importante nel lavoro di Rudakov hanno le illustrazioni dei romanzi di E. Zola (La disfatta, nel 1935, Nanà, nel 1937) e di Guy de Maupassant (La maison Tellier, Mont-Oriol, Bel-Ami, nel '35, Una vita, nel '38). In questi ultimi lavori, Rudakov passa in rassegna con ironia i tipi di Maupassant — l'uomo brillante e un po' fatuo, che compie la scalata sociale attraverso le donne, la ragazza bella e ingenua — e rende con pochi tratti l'atmosfera del mondo che li circonda. Negli anni della guerra, Rudakov s'ispira alla grande letteratura russa. Ecco, dunque, i ritratti per Anna Karenina e Guerra e pace, di L. Tolstoj, ecco la fine descrizione del protagonista del poema narrativo Evgenij Onegin di A. Pushkin, o le scene volte a illustrare Padri e figli e Nido di nobili (1948) di I. Turgenev, Don Chisciotte (1947-1949) di Cervantes, La vera storia del cavalier des Grieux e di Manon Lescaut (1948) di A. Prévost. Nella sua vita, Rudakov ha illustrato più di ottanta libri di differenti autori. Per molti anni ha insegnato all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo.
     
65)
L. Hanikov
Artista dell'Europa orientale.
 
Attivo agli inizi del 1900.
     
66)
Leonid Florianovich Zhadejko
Artista dell'Europa orientale.
 
Pittore e ritrattista (1826-1878) che ha studiato all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo. Nominato accademico, partecipa all'Associazione dei pittori di San Pietroburgo per il sostegno reciproco, tra il 1871 e il 1878. Due suoi ritratti sono conservati alla Galleria Tret'jakov di Mosca e al Museo Russo di San Pietroburgo.
     
67)
Leonid Ivanovich Solomatkin
Artista dell'Europa orientale.
 
(Ucraina 1837 - Mosca 1883) Da ragazzo, fa l'apprendista di un mercante. Dal 1855 al 1860, studia alla Scuola di pittura, scultura e architettura di Mosca e, dal 1861 al 1866, all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, che abbandona senza laurearsi, benché venga insignito di due medaglie d'argento. Ha grande ammirazione per gli "olandesi minori" i cui quadri ha modo di studiare all'Hermitage, soprattutto quelli di Brouver e di Ostade. Vive in miseria. È uno dei pittori più interessanti della fine dell'Ottocento. Sviluppa le tradizioni della scuola russa, in primo luogo quella di P. A. Fedotov. Alcune opere sono realizzate intenzionalmente in maniera rozza e primitiva, ma molto umoristiche. Le sue opere sono esposte a San Pietroburgo nel Museo Russo e a Mosca nella Galleria Tret'jakov.
     
68)
Lev Dmitrievich Kriukov
Artista dell'Europa orientale.
 
(1783 - Kazan', 13 maggio 1843) Pittore miniaturista, figlio di servi della gleba. È noto per i suoi ritratti, le scene di carattere religioso e i paesaggi russi, ma sono le sue miniature a valergli la notorietà.
     
69)
Lev Feliksovich Lagorio
Artista dell'Europa orientale.
 
(Feodosija, Crimea 1827 - San Pietroburgo 1905) Figlio di un diplomatico italiano, dal 1843 al 1850 studia all'Accademia di Belle Arti; i suoi maestri sono I. Aivazovskij, M. Vorob'ev e A. Zauerweid. È influenzato da Aivazovskij, sopra tutto nei paesaggi marini. Nel 1845, s'imbarca a bordo della fregata militare "Minaccioso" per studiare le navi da guerra. Nel 1846, naviga nel Baltico a bordo della propria imbarcazione, dipingendo vedute marine. È insignito della grande medaglia d'oro dell'Accademia di Belle Arti per il quadro La palude a Lissij Nos (nei dintorni di Pietroburgo). Nel 1852, assume la cittadinanza russa. Dal 1853 al 1860, lavora in Francia e in Italia a una serie di grandi paesaggi, tra cui alcune splendide vedute di Capri, attualmente custoditi nella Galleria Tret'jakov e nel Museo Russo. Nel 1860, diviene accademico e, dal 1861 al 1863, intraprende viaggi nel Caucaso, sul Mar Nero e sul Mar Caspio. Nel 1889, ottiene un importante riconoscimento all'Esposizione Universale di Parigi. Le sue opere si trovano nei principali musei della Russia e in collezioni private russe e europee.
     
70)
Ljuba Lyssenko
Autrice di articoli pubblicati dalle riviste Spirali.
 
Nasce nell'atelier moscovita del padre, il pittore Andrej Gavrilovič Lyssenko e trascorre la fanciullezza nel cuore della "città creativa", il quartiere di Mosca dove da secoli abitano i pittori. Fin da piccola è circondata dall'arte: i suoi primi giocattoli sono i pennelli e i colori, con cui lascia tracce sui quadri del padre. In questo ambiente stimolante, si nutre del talento paterno, crescendo sotto la sua influenza di artista carismatico, dal carattere difficile, irascibile e affettuoso, allegro e cupo. L'acuto senso artistico sviluppato in quei primi anni, la porta, nell'adolescenza a decidere di dedicare la sua vita all'arte. Così, contro il parere del padre, secondo cui la vita per una donna pittrice era pari a una sofferenza, si diploma in pittura presso l'istituto artistico moscovita "In memoria del 1905". Fin dall'età di diciannove anni le vengono commissionati parecchi lavori, partecipa a numerose mostre ed entra a far parte dell'Unione degli artisti dell'URSS. Diventata madre all'età di ventuno anni, si iscrive comunque alla facoltà di Storia dell'Arte presso l'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo e divide la sua vita tra la pittura, l'educazione del figlio e lo studio, cercando di coniugare i suoi ruoli di moglie, madre e artista. La laurea a pieni voti giunge a compimento della difficile impresa – scommessa con il padre e con se stessa – rendendo il giusto merito alle scelte coraggiose dell'artista moscovita. Dopo un primo matrimonio fallimentare, sposa il pittore russo Valentin Tereshenko e sceglie di dedicarsi alla crescita artistica del figlio Andrej, anche lui pittore. A tutt'oggi espone regolarmente nelle mostre moscovite e internazionali e le sue opere sono in numerose collezioni private, oltre che in musei russi, tedeschi, svizzeri, inglesi.
     
71)
Logen Christianovich Frikke
Artista dell'Europa orientale.
 
(1820 - San Pietroburgo 1894, 31 dicembre 1893 dell'antico calendario) Studia all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo (1833-1839) sotto la guida di M. Vorob'ev e vince la sua prima medaglia d'oro per il paesaggio Veduta della tenuta Fall' (nei dintorni di Revel', in Estonia). Una borsa di studio gli consente di andare in Italia, dove trascorre sei anni, dal 1840 al 1846. Tornato in patria, diviene accademico (1847). Nelle sue opere è evidente l'influenza del romanticismo. Le sue opere sono esposte a Mosca nella Galleria Tret'jakov, a San Pietroburgo nel Museo Russo e a Saratov presso il Museo di Belle Arti.
     
72)
Marc Chagall
Artista dell'Europa orientale.
 
Vitebsk (Russia) 1887 - Sain-Paul-de-Venve 1985 S'iscrive alla Scuola di pittura di Vitebsk. Dal 1907 frequenta la scuola imperiale per l'incoraggiamento delle arti a San Pietroburgo. Nel 1910 va in Francia con una borsa di studio. Nel 1911 espone al Salone degli artisti indipendenti a Parigi e, nel 1914, a Berlino. Torna in Russia, dove rimane fino al 1922. Poi, torna in Francia. Illustra Le anime morte di Gogol e Le fiabe di La Fontaine. Viaggia in Europa e in America. Visita l'Egitto, la Siria e la Palestina. Nel 1937 si stabilisce in Francia. Attraversa tutti i movimenti artistici francesi e europei del Novecento, vicino ai più grandi rappresentanti, tuttavia la sua è un'arte unica e particolare. Notissimo in tutto il mondo, è presente in innumerevoli musei.
     
73)
Michail Aleksandrovich Zichi
Artista.
 
Nato in Ungheria, studia prima a Budapest e poi a Vienna, sotto la guida di F. Waldmüller. Nel 1847, parte per la Russia, dove lavora alla corte dello zar e insegna all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo con il titolo di professore. Nel 1858, diviene membro della Società per l'incoraggiamento delle arti e partecipa alla fondazione della "Società degli acquafortisti russi" (1872-1874). Trascorre a Parigi gli anni dal 1875 al 1880, godendo di grande fama in patria e all'estero. Ritorna a San Pietroburgo, poi riparte e, per due anni, lavora nel Caucaso (1881-1882). Affascinato dalla cultura e dalla natura di quel paese, illustra il poema cavalleresco di S. Rustaveli e, poi, Il demone di M. Lermontov. Negli anni successivi, prosegue la sua attività di illustratore. Fra il 1891 e il 1898, partecipa alla "Comunità dei pittori illustratori". È noto per le splendide illustrazioni dei libri di W. Shakespeare, M. Lermontov, S. Petöfi. Le sue opere sono esposte a Mosca nella Galleria Tret'jakov; e a Budapest nella Galleria Nazionale ungherese.
     
74)
Michail Gurwič
Artista dell'Europa orientale.
 
     
75)
Michail K. Anikushin
Artista russo pubblicato da Spirali/Vel.
 
Incomincia a studiare scultura a dodici anni. Poi frequenta l'Accademia di Mosca sotto la guida di B.V. Ioganson. Il primo progetto per il monumento a Puškin è del 1937. Partecipa e vince vari concorsi statali per i monumenti a scrittori, musicisti, poeti. Realizza sculture storiche e monumentali.
Il monumento a Puškin viene inaugurato a San Pietroburgo nel 1957. Nel 1956 fa il primo viaggio in Italia. Dal 1961 al 1966 lavora per il monumento a Čechov. Nel 1966 torna in Italia. Nel 1967 esegue, sulla facciata del palazzo Oktiabrskij di San Pietroburgo il Fregio Vittoria, un bassorilievo lungo ventotto metri. È dell'aprile del 1970 il monumento a Lenin. I lavori per la realizzazione del monumento commemorativo Agli eroici difensori di Leningrado caduti durante l'assedio dei nazisti durante la grande guerra incominciano nel 1974. Sono trentacinque figure disposte in dieci composizioni. Il monumento viene inaugurato nel 1975. Nel 1992 completa il monumento a Čajkovskij. Ha fatto innumerevoli sculture, distribuite nei musei, nelle collezioni e nelle piazze della Russia. In Russia ha fatto varie mostre, di cui esistono cataloghi e scritti.
     
76)
Mstislav Valerianovich Dobuzhinskij
Artista dell'Europa orientale.
 
Si forma alla Società per l'incoraggiamento delle arti di San Pietroburgo (1895-1898), poi lavora nello studio di L. Dmitriev-Kavkazskij fino al 1899. Negli stessi anni, studia Giurisprudenza, materia in cui si laurea nel 1899. L'anno precedente era apparsa la sua prima illustrazione in un giornale satirico. Prosegue la sua formazione artistica con Anton Azhbé e Simon Holloshy, a Monaco di Baviera. Tornato a San Pietroburgo (1901), dopo un viaggio in Italia e Francia, studia incisione, ma non riesce a entrare all'Accademia. Nel 1903, esordisce sul "Mondo dell'arte", con cui espone in numerose mostre. Nel 1906, a Parigi, partecipa alla grande Mostra di arte russa organizzata da S. Djaghilev, al Salon d'Automne; nel 1911, partecipa all'Esposizione internazionale di Roma e, nel 1912, è fra gli organizzatori della mostra del "Mondo dell'arte", presieduta da Nikolaj Roerich. La sua attività intensa lo vede protagonista di esposizioni internazionali (Parigi, Bruxelles, Roma, Venezia) negli anni 1908-1913; insegnante alla Scuola d'Arte E.N. Zvantseva di San Pietroburgo, con L. Bakst; disegnatore di costumi e scene; assiduo viaggiatore in Svizzera, Francia, Italia, Germania, Danimarca, Svezia, Olanda, Norvegia, Inghilterra, Finlandia. Nel 1918, è fra gli artisti che decorano la città di Pietrogrado per i festeggiamenti del primo anniversario della rivoluzione. Collabora alla riorganizzazione dell'Accademia, dove insegnerà fino al 1923. Già esperto nel disegno, nell'acquarello e nell'incisione, diviene maestro nell'arte della decorazione. La sua attenzione va alla città. Fra il 1923 e il 1928 sono numerose le esposizioni che lo rendono famoso: Dresda, Parigi, Copenhagen e Amsterdam. Nel 1924 partecipa alla Biennale di Venezia. Lavora a Mosca e a San Pietroburgo, prima di trasferirsi a Berlino (1926), poi in Lituania (1925), dove dipinge scene e costumi per gli spettacoli del teatro di Kaunas. Successivamente, va a Berlino, a Londra, a Parigi, infine si stabilisce negli Stati Uniti. Qui, prosegue a lavorare come pittore, illustratore, scenografo e redige una bibliografia intorno all'arte russa. Diviene cittadino americano nel 1947. Ha illustrato Le notti bianche di F. Dostoevskij, i libri di A. Pushkin, H.K. Andersen e N. Leskov. Ha lavorato molto per il teatro, dipingendo le scenografie per i Balletti russi di S. Djaghilev. Musei in cui ha esposto: San Pietroburgo (Museo Russo, Museo Brodskij); Mosca (Galleria Tret'jakov, Museo Pushkin, Museo del Teatro Malij, Museo del Teatro Kirov, Museo Gor'kij); Jerevan (Museo di Belle Arti); Oxford (Ashmolean Museum).
     
77)
Natan Isaevich Al'tman
Artista dell'Europa orientale.
 
Dopo gli studi alla Scuola d'arte di Odessa sotto la direzione di K. Kostandi e G. Ladjzhenskij e dello scultore L. Jorina (1901-1907), incomincia a esporre nel Primo salone Izdebskij (1909). S'iscrive all'Accademia russa di Maria Vasilieva a Parigi (1910-1912) ed espone con la "Società degli artisti della Russia del sud", con "Il fante di quadri", ecc. In quegli anni, frequenta il gruppo "Appartamento n°5" con Bruni, Tatlin e altri. Sempre a Parigi, lavora nell'atelier di V. Baranov-Rossine, poi trova uno studio a Montparnasse, nella colonia di pittori chiamata La Ruche, conosce A. Archipenko, M. Chagall, D. Shterenberg, S. Delaunay. Intanto, nel 1910, comincia il lavoro come illustratore. Dal 1913, di ritorno a Mosca, espone con il "Mondo dell'arte" (1913, 1915-1916) e partecipa a numerose altre mostre con opere cubo-futuriste. Sono gli anni in cui l'artista si avvicina allo stile dell'avanguardia. Nel 1916, prepara alcuni bozzetti per scenografie teatrali. Nel 1917, a Pietrogrado, fonda un'Associazione alla quale partecipano scrittori, compositori, artisti e registi, come S. Isakov, I. Zdanevich, N. Punin, S. Prokofiev, V. Majakovskij, V. Mejerhold. Nel 1918, per il primo anniversario della rivoluzione, decora la piazza del Palazzo d'Inverno con sculture astratte e costruzioni futuriste e (1921) prepara le scenografie per il Mistero buffo di V. Majakovskij. Nel 1928, si trasferisce nuovamente a Parigi, dove lavora alacremente fino al 1935, anno in cui torna a Leningrado, per trascorrervi il resto della vita. Qui prosegue la sua attività di pittore, ritrattista, illustratore e critico d'arte. Nel 1929-1930, i suoi quadri sono esposti a New York e a Stoccolma, nel 1936 a Mosca, due anni dopo a Leningrado. Nel 1937, vince la medaglia d'oro all'Esposizione Internazionale di Parigi. Le sue opere sono esposte a San Pietroburgo nel Museo Russo, a Mosca nella Galleria Tret'jakov, nel Museo Lenin, nel Museo teatrale A. Bachrushin e nel Museo di Perm' e a Colonia nella Collezione Ludwig.
     
78)
Nikolaij Christolubov

Artista dell'Europa orientale

 

Nel 1939 si iscrive all'Istituto d'arte di Sverdlovsk e, nel 1940, all'Istituto d'arte moscovita "In ricordo del 1905". Nel 1941, va in Siberia e, fino al 1944, lavora come insegnante di disegno. Nel 1943, s'iscrive all'Unione dei pittori. Nel 1945, frequenta l'Istituto d'arte "Surikov" di Mosca, che termina con lode nel 1951. Nel 1952, ha la cattedra di disegno prima, e quella di pittura e composizione poi all'Istituto d'arte "V.I. Surikov". Dal 1962 al 1970, in base a un accordo culturale dell'Unione dei pittori, si reca in Vietnam, in Mongolia, in Cambogia (Pnom-Pen). Fa mostre personali e collettive. Le sue opere sono state acquistate da gallerie d'arte di Russia e di altre Repubbliche, dalla Galleria Tret'jakov (Mosca), dal Museo Russo di Pietroburgo, dalla Roy Miles Gallery (Londra), e anche da gallerie italiane, austriache, giapponesi, cecoslovacche. Articoli e cataloghi sono usciti a Mosca in occasione delle mostre.

     
79)
Nikolaj Aleksandrovich Sergeev
Artista dell'Europa orientale.
 
Allievo di L. Lagorio, è uno dei fondatori della "Società degli artisti di San Pietroburgo" (1890). Dal 1896, espone regolarmente le proprie opere presso l'"Associazione degli acquarellisti russi". È tra i fondatori della "Società A. Kuindzhi" (1908). Nel 1910, diventa accademico per la pittura paesaggistica. Una personale postuma gli viene dedicata presso la Società per l'incoraggiamento delle arti, nel 1928, a Leningrado (dove è stato esposto anche questo dipinto). Nikolaj Aleksandrovich Sergeev è esposto nel Museo Russo di San Pietroburgo, nella Galleria Tret'jakov di Mosca, a Kiev e a Char'kov.
     
80)
Nikolaj Egorovich (Georgievich) Sverchkov
Artista dell'Europa orientale.
 
(San Pietroburgo, 6 marzo 1817 - Zarskoje-Selo, 25 giugno 1898) Noto pittore di opere aventi a soggetto animali, è un esponente della scuola del realismo russo. Verso gli anni settanata, si avvicina allo stile degli "Ambulanti". Studia all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo e, nel 1839, ottiene il titolo di "pittore libero". Nel 1852, viene nominato accademico e, nel 1855, professore. Comincia a esporre a Parigi, nel 1859. Nel 1863, il suo dipinto Ritorno dalla caccia all'orso venne acquistato da Napoleone III, che lo insignì della più alta onorificenza. I suoi temi di caccia divennero famosi in tutto il mondo. Le sue opere sono esposte a San Pietroburgo nel Museo Russo e a Mosca nella Galleria Tret'jakov.
     
81)
Nikolaj Michailovich Fokin
Artista dell'Europa orientale.
 
(San Pietroburgo 1869-1908) Dopo aver studiato sette anni all'Accademia di San Pietroburgo, dipinge sopra tutto paesaggi innevati della Finlandia e degli Urali. Si laurea presentando la tela Prime nevi, conservata dal 1931 al Museo Russo. Nel 1904, è tra i fondatori della "Nuova società degli artisti di San Pietroburgo". Nel 1909, la sua città gli dedica una mostra postuma.< Le sue opere sono esposte a San Pietroburgo presso il Museo Russo.
     
82)
Nikolaj Nejman
Artista dell'Europa orientale.
 
(1838 - 1912) Dal 1852 al 1866, studia all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo. Dopo aver vinto diverse medaglie d'argento fra il 1859 e il 1863, viene insignito del titolo di "pittore di terzo grado" specialista in temi storici.
     
83)
Nikolaj Nikanorovich Dubovskoij
Artista dell'Europa orientale.
 
(Novocherkassk, provincia di Rostov, sul Don 1859 - Pietrogrado 1918) Nasce in una famiglia di cosacchi del Don, studia all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, sotto la direzione del maestro M. Klodt (1877-1881), uno dei fondatori del movimento degli "Ambulanti". Nella mostra che questi organizzano nel 1884, espone il Paesaggio Inverno, che viene acquistato da Pavel Tret'jakov, fondatore e proprietario dell'omonima celebre Galleria. Dal 1886, è membro degli "Ambulanti". Nel 1900, partecipa all'Esposizione Universale di Parigi. Nel 1910, diviene membro della "Società A. Kuindzhi" e, nel 1911, viene nominato professore all'Accademia. La sua specialità sono i paesaggi. Le sue opere si trovano alla Galleria Tret'jakov, al Museo Russo di San Pietroburgo e in altri musei.
     
84)
Nikolaj Nikolaevich Sapunov
Artista dell'Europa orientale.
 
(Mosca 1880 - Terioki, attuale Zelenogorsk, regione di Leningrado 1912) Pittore e scenografo. Studia alla Scuola di pittura, scultura e architettura di Mosca, sotto la guida di I. Levitan, V. Serov e K. Korovin (1893-1901), frequentando, contemporaneamente, il corso di A. Kiselev all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo. Espone alle mostre degli "Ambulanti" (1900), del "Mondo dell'arte" (1902, 1906, 1911-1912), della "Rosa azzurra" (1907) e dell'"Unione degli artisti russi", di cui diviene membro nel 1908. Incomincia a lavorare per il teatro sotto la guida di V. Simov. Dal 1905, lavora con successo come scenografo, dipingendo scene e costumi per il Teatro Bol'scioj e il Teatro Nezlobin di Mosca, per il Teatro V. Komissarzhevskaja di San Pietroburgo e per numerosi altri. Muore tragicamente, a soli trentadue anni, annegando nel Golfo di Finlandia, nei dintorni di San Pietroburgo. Le sue opere sono esposte a Mosca nella Galleria Tret'jakov e nel Museo teatrale A. Bachrushin; a San Pietroburgo nel Museo Russo; a Jerevan nel Museo d'arte russa; e in Finlandia al Malmö Konstmuseum.
     
85)
Nikolaj Pavlovich Akimov
Artista dell'Europa orientale.
 
Regista, disegnatore e scenografo teatrale e cinematografico. Nasce a Char'kov, suo padre è impiegato delle ferrovie. Nel 1904, la famiglia si trasferisce a San Pietroburgo, dove Nikolaj frequenta il ginnasio. Nel 1914, intraprende lo studio della pittura presso la Società per l'incoraggiamento delle arti, lavorando nell'atelier di S. Zeidenberg, quindi nel Nuovo Studio d'Arte sotto la direzione di M. Dobuzhinskij e A. Jakovlev. I primi lavori sono per i manifesti del Proletkult di Pietrogrado, nel 1918. Nel 1921, espone per la prima volta alla Mostra Panucraina d'Arte di Char'kov e, nello stesso anno, incomincia a lavorare per il teatro. Prima come scenografo, poi come regista, lavora in teatri minori, infine al Teatro statale di arte drammatica, dove, a partire dal 1924, inizia la sua collaborazione con il regista N. Petrov. Nella sua intensa attività teatrale, ha allestito più di 136 spettacoli di autori quali Shakespeare, Ibsen, Schiller, Gogol'. Nel 1928, incomincia a lavorare per il cinema. Espone a New York nel 1934 e, tre anni dopo, a Parigi. Dal 1954 al 1968 insegna all'Istituto di teatro, musica e cinema di Leningrado e, negli stessi anni, è direttore artistico, direttore e scenografo del teatro di prosa di quella città. Un posto importante nell'attività di Akimov occupa la galleria dei ritratti dei suoi contemporanei: musicisti, registi, attori e attrici, critici. Nel suo lavoro, impiega svariate tecniche: matita, inchiostro di china, carboncino, guazzo, più raramente sanguigna e pastello. Uno dei teatri di San Pietroburgo porta il suo nome.
     
86)
Nina Moleva Bielutin
Autore di libri e articoli pubblicati da Spirali
 
Nina Moleva e suo marito Ely Bielutin vivono fra sedie olandesi, arazzi del diciasettesimo secolo e poltroncine veneziane di pelle nera intarsiate di madreperla. Lo studio, in stile spagnolo del XVII secolo, è intatto e contiene ancora appunti, note, lettere lasciate dall'antica proprietaria, mentre nel boulle intarsiato di tartaruga e ottone di manifattura francese dei tempi di Ludovico XIV, sono conservati disegni e bozzetti del proprietario.
     
87)
Osip Emmanuilovich Braz
Artista dell'Europa orientale.
 
Studia alla Scuola d'arte di Odessa, con K. Kostandi, poi (1895-1896) all'Accademia di San Pietroburgo con I. Repin. Nel 1896, ottiene il titolo di pittore. All'inizio degli anni novanta, si reca a Monaco di Baviera e poi a Parigi per proseguire gli studi. Ritrattista, paesaggista e maestro della natura morta, nel 1914 diviene accademico. Dal 1893, partecipa a numerose mostre in Russia e all'estero (Parigi, Vienna, Roma). Espone con il "Mondo dell'arte" (1900-1905, 1911-1915 e 1917) e con l'"Unione degli artisti russi" (1903-1906). Dal 1902, insegna alla Società per l'incoraggiamento delle arti di San Pietroburgo. Nel 1911, lavora in Bretagna, negli anni 1915-1917 in Finlandia. Nel 1912, è nel comitato degli organizzatori della grande mostra del "Mondo dell'arte" presieduta da N. Roerich. Dopo la rivoluzione e fino al 1928, dirige il corso di pittura presso l'Accademia (che, intanto, aveva preso il nome di Vchutein). Nel 1928, lascia il suo paese e si trasferisce a Parigi. Le sue opere sono esposte a San Pietroburgo nel Museo Russo, a Mosca nella Galleria Tret'jakov, a Odessa, a Perm' e in Finlandia presso il Malmsö Konstmuseum.
     
88)
Pavel Nikolaevich Filonov
Artista dell'Europa orientale.
 
(Mosca 1883 - Leningrado, 3 dicembre 1941) Rimasto orfano, nel 1897 va a San Pietroburgo, guadagnandosi da vivere come imbianchino e restauratore (1901). Frequenta corsi serali di disegno, poi inizia a lavorare nello studio di L. Dmitriev-Kavkazskij, accademico e insegnante. Intanto, compie alcuni viaggi che lo portano fino al monte Athos e a Gerusalemme. Il suo talento viene notato da I. Brodskij, che lo fa iscrivere all'Accademia, nel 1908, dove rimane per due anni. Nel 1910, entra nell'"Unione dei giovani" e, nel 1912, intraprende un viaggio in Germania, Francia e Italia. Nel 1913, disegna i costumi per la tragedia di V. Majakovskij Vladimir Majakovskij, che viene rappresentata in dicembre al Teatro Luna-Park di San Pietroburgo, e, l’anno dopo, collabora all'illustrazione di una delle più celebri pubblicazioni futuriste, "Il Parnaso urlante", che viene censurato a causa delle illustrazioni ritenute indecenti. L'anno dopo, pubblica un lungo poema drammatico illustrato con suoi disegni, Sermone cantato sulla crescita universale, giudicato dal poeta futurista V. Chlebnikov il miglior poema sulla guerra del 1914-1918. Dopo la rivoluzione, riprende il lavoro sul suo metodo di "pittura analitica" e lavora all'INCHUK (Istituto di cultura artistica), insieme con V. Tatlin, K. Malevich e M. Matjushin. Nel 1925, fonda il Collettivo dei "Maestri dell’arte analitica", che realizza, due anni dopo, la messa in scena dell'Ispettore generale di N. Gogol'. Nel 1930, si sarebbe dovuta tenere una rassegna delle sue opere al Museo Russo di Leningrado, ma la mostra viene cancellata, pur essendo già stampato il catalogo. Tre anni dopo, 72 suoi dipinti sono presenti alla grande esposizione Quindici anni di arte in Urss. È la sua ultima mostra: nel dicembre del 1941, durante l'assedio di Leningrado, Pavel muore di polmonite. Nel 1977, eseguendo le volontà del fratello che avrebbe voluto creare un museo dell'arte analitica, Evdokija Glebova ha donato circa 400 opere al Museo Russo di Leningrado.
     
89)
Pavel Petrovich Cistjakov
Artista dell'Europa orientale.
 
Figlio di un servo della gleba, compie gli studi elementari e ginnasiali a Bezeck. Nel 1849, si trasferisce a San Pietroburgo, dove frequenta il corso di P. Yasin all'Accademia di Belle Arti. Nel 1861, per un dipinto su un tema di storia russa vince la medaglia d'oro e una borsa di studio per l'estero. Nel 1862, va a Berlino, Dresda, Vienna, arriva fino a Parigi. Nel 1867, è in Italia; a Roma, lavora e frequenta corsi di disegno. Nel 1870, torna in Russia. Nel 1872, viene nominato professore all'Accademia, dove insegnerà fino al 1910. Fra i suoi numerosi allievi, ci sono I. Repin, V. Polenov, M. Vrubel', V. Surikov e molti altri artisti russi che sarebbero diventati famosi, anche più di lui. Cistjakov condivide con gli "Ambulanti" convinzioni e idee sull'arte. Dedica molto tempo ai ritratti su temi storici. Dal 1892, dirige il laboratorio di mosaico dell'Accademia. Le sue opere sono esposte a Mosca nella Galleria Tret'jakov e a San Pietroburgo presso il Museo Russo.
     
90)
Piotr Dmitrievich Butchkin
Artista dell'Europa orientale.
 
Dal 1899 al 1904, studia pittura sacra a Uglitch, poi all'Istituto artistico Stieglitz, a San Pietroburgo e, dal 1904 al 1912, all'Accademia di Belle Arti. I suoi maestri sono V. Mathe e V. Savinskij. Collabora alle riviste "Specchio", "Cordoncino", "Fiammella", "Sole della Russia" e altre. Autore di molte opere sulla storia russa dell'Ottocento e del Novecento, a partire dal 1910 partecipa a varie mostre, collettive e personali, a Leningrado (1947 e 1961). Dal 1936 ha insegnato all'Istituto superiore di arte e design (ex Istituto artistico Stieglitz). Nella pinacoteca della città di Uglitch, sono esposte 130 opere donate dall'artista. Le sue memorie sono state pubblicate nel 1962, a Leningrado. Le sue opere sono esposte a San Pietroburgo nel Museo Russo, a Mosca presso la Galleria Tret'jakov, a Uglitch e a Irkutsk.
     
91)
Piotr Ivanovich Petrovicev
Artista dell'Europa orientale.
 
(Vysokovo, provincia di Jaroslavl' 1874 - Mosca 1947) Nel 1893, era stata fondata la "Società degli artisti di Mosca" (che dura fino al 1924), e nel 1903 l'"Unione degli artisti russi" (1903-1923), che organizza la sua prima mostra sotto la direzione di Leonid Pasternak all'Istituto artistico Stroganov, nel dicembre 1903. Fra gli artisti legati all'"Unione" c'è Piotr Petrovicev. Lui, Stanislav Zukovskij e Leonard Turzhanskij sono legati alla tradizione, utilizzano una tecnica derivata dall'impressionismo e rappresentano la forza crescente di Mosca rispetto a San Pietroburgo. Dal 1892 al 1903, Petrovicev studia alla Scuola di pittura, scultura e architettura di Mosca, sotto la guida di V. Serov e I. Levitan. Nel 1901, gli viene conferito il titolo di pittore con il quadro Strada di primavera. Terminati gli studi, comincia a esporre nelle mostre degli "Ambulanti" (di cui diviene membro nel 1901) e in quelle dell'"Unione degli artisti russi" (di cui è membro dal 1910). La sua prima opera acquistata dalla Galleria Tret'jakov è il paesaggio Il Volga in un giorno di nebbia. Dopo la rivoluzione del 1917, continua a lavorare, viaggiando attraverso l’Unione Sovietica, dalla Crimea al Caucaso, lungo il Volga, tornando sempre a Mosca, dove espone i quadri dipinti nei suoi vagabondaggi. Il dipinto Dopo la pioggia, acquistato dalla Galleria Tret'jakov, gli vale fama e riconoscimenti. Il suo interesse per i monumenti russi dell’antichità lo spinge a visitare le città antiche di Rostov, Jaroslavl', Kostroma, Nizhnij Novgorod, Vladimir. In ciascuna città, osserva, annota, disegna e trae le basi per i quadri illustranti la vita dell'antica Russia. La sua prima personale è nel 1917. I suoi quadri riproducono case e palazzi: la casa di Ciajkovskij, di Tjutcev, la stanza di Lenin nella casa dei genitori, a Ulianovsk. Dopo la rivoluzione, dipinge molti quadri sull'industria nascente: le fabbriche di Donbass e di Mariupol, per esempio. Espone anche all'estero. Dal 1937 al 1943, insegna alla Scuola d'arte "In memoria del 1905", a Mosca. Le sue opere sono esposte a Mosca nella Galleria Tret'jakov e a San Pietroburgo presso il Museo Russo.
     
92)
Piotr Nikolaevich Gruzinskij
Artista dell'Europa orientale.
 
(Kursk 1837 - San Pietroburgo 1892) Dal 1851 al 1862, studia all'Accademia di Belle Arti. Vince una borsa di studio che gli consente di frequentare, fra il 1863 e il 1872, le accademie d'arte in Germania, in Italia e in Francia. Esordisce come pittore di battaglie, partecipa alle mostre dal 1853. Riceve il titolo di accademico per il dipinto Trasferimento dei montanari (1872). Le sue opere rappresentano la vita del popolo russo (La trojka postale, La fienagione, I boscaioli). Predilige i paesaggi del Caucaso e della Russia. Le sue opere sono esposte a San Pietroburgo nel Museo Russo, a Mosca presso la Galleria Tret'jakov, a Voronezh, a Irkutsk e a Novosibirsk.
     
93)
Robert Rafailovich Fal'k
Artista dell'Europa orientale.
 
(Mosca 1886-1958) Studia musica a Mosca. Frequenta privatamente la Scuola di disegno di K. Juon e I. Dudin (1904-1905), poi lo studio del pittore I. Mashkov (1903-1904) e, infine, la Scuola di pittura, scultura e architettura (1905-1909) sotto la direzione di V. Serov e, successivamente, di K. Korovin. È influenzato prima dagli impressionisti francesi, come dimostrano le numerose opere giovanili, poi da P. Cézanne, al punto che lui, I. Mashkov e A. Lentulov vengono chiamati i "cézannisti". Con loro, è tra i fondatori del gruppo "Il fante di quadri" (1910). Conosce M. Larionov, N. Goncharova, K. Malevich, ma non segue la via dell’astrazione. Partecipa, invece, alle mostre organizzate dal "Mondo dell'arte" e dall'"Unione dei pittori". Nel 1911, compie un viaggio in Italia. Dopo la rivoluzione, dal 1918 al 1928, insegna pittura alla scuola di pittura Vchutein di Mosca; viene nominato membro del Consiglio delle arti del Commissariato del popolo. Nel 1928, si stabilisce a Parigi, dove lavorerà fino al 1936. Espone al Salon des Indépendants (1930-1931). Tornato a Mosca, vi rimane fino al 1941, quando, a causa della guerra, deve riparare a Samarcanda (1941-1943). Qui, insegna nella locale scuola di pittura. Nel 1945, ritorna nella sua città, dove prosegue l'insegnamento all'Istituto superiore di studi tecnico-artistici. A partire dall’avvento di Stalin, per Fal’k la vita è stata semre difficile. Non avendo aderito al realismo socialista, non ha potuto esporre le sue opere, pur proseguendo a dipingere, sopra tutto nature morte. Negli anni quaranta, gli vengono commissionati alcuni bozzetti per spettacoli teatrali. Soltanto poco prima di morire, riesce, dopo quasi trent'anni, ad allestire una sua personale nell'edificio dell'"Unione dei pittori moscoviti".
Le sue opere sono esposte a Mosca nella Galleria Tret'jakov, a San Pietroburgo presso il Museo Russo, a Kiev, a Saratov, a Perm' e a Astrakhan'.
     
94)
Rostislav Nikolaevich Barto
Artista dell'Europa orientale.
 
Mosca 1902 - Mosca 1974 Pittore e grafico. Studia pittura al Vchutein di Mosca, sotto la direzione dei maestri V. Favorskij, I. Nivinskij, P. Pavlinov e A. Shevchenko (1922-1930). Fra il 1926 e il 1928, partecipa a numerose mostre, tra cui quelle organizzate dalla “Corporazione dei pittori”, a Mosca. Nel 1932, è presente alla Biennale di Venezia. Mentre nei primi anni, Barto utilizza una tavolozza dai colori contrastanti, negli anni trenta indirizza la sua ricerca grafica verso il “tipo”, come nei lavori La turca, L'armena, La donna orientale (1930), ritratti monocromi molto caratterizzati e intensi. Nel 1935, espone a Londra. Fra i suoi allievi il grande pittore Aleksej Lazykin (1928). MUSEI. Mosca: Galleria Tret'jakov; San Pietroburgo: Museo Russo; Perm.
     
95)
Rudolf Fiodorovich Frentz
Artista dell'Europa orientale.
 
Pittore (1831-1918) di animali e di scene di caccia. Partecipa alla "Società degli artisti russi" (1890). Studia all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, alla quale è legata tutta la sua attività artistica. Prima viene nominato accademico, poi professore. Le sue opere hanno molto successo, sopra tutto fra gli aristocratici e alla corte imperiale. Suo figlio, Rudolf Rudl'fovich Frentz (1888-1956), è noto come pittore di battaglie.
     
96)
Rustam Khamdamov
Artista dell'Europa orientale.
 
Artista e regista, è nato nel 1944 a Taškent (Uzbekistan). Nel 1967 il suo primo lungometraggio V gorach moe serdce (Il mio cuore è sulle montagne) riceve gli elogi di Fellini e di Antonioni. Lavora come costumista e scenografo anche nei film di Ali Hamrev Sedmaja pulja (La settima pallottola, 1972) e Ja tebja ponju (Ti ricordo, 1985). Nel 1991 è in corsa per la Palma d'Oro con la sua seconda opera Anna Karamazova, con Jeanne Moreau. Nei primi anni novanta si trasferisce in Francia. Dopo 14 anni, torna alla regia con il film-concerto Paralleli vocali, presentato quest'anno alla 62a Mostra del cinema di Venezia. Il suo tratto elogiato da Tonino Guerra, ha ispirato registi come Antonioni e Visconti e stilisti come Krizia e Pollini.
     
97)
S.I. Slobodniuk (Podoljanin)
Artista dell'Europa orientale.
 
Attivo nel 1900. Nel 1890, studia all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, sotto la guida di A. Kuindzhi. Dal 1902, partecipa alle mostre primaverili, organizzate su iniziativa di Kuindzhi. Vince diversi premi. Il soprannome Podolijanin gli viene, forse, dalla località di origine, Podolje, in Ucraina.
     
98)
Sergej Ivanovich Vasil'kovskij
Artista dell'Europa orientale.
 
Nasce nel 1854 e muore nel 1917 nella regione nativa di Char'kov (Ucraina) Pittore e disegnatore ucraino. Frequenta la scuola di disegno di Dmitrj I. Bespercij, allievo di Karl Brjullov, a Char'kov. Nel 1876, si trasferisce a San Pietroburgo, dove studia all'Accademia di Belle Arti sotto la guida di M. Klodt (1876-1885). Nel 1886, vince una borsa di studio e, per due anni, viaggia per l'Italia, la Francia e la Spagna. Partecipa alle mostre del "Circolo degli acquarellisti russi" (che, nel 1887, diviene "Associazione degli acquarellisti russi"). Negli anni successivi, tornato a Char'kov, dipinge paesaggi lirici, con una particolare predilezione per i motivi ucraini. Nel 1894, viene nominato professore all'Accademia. Fra le tele migliori, Il mattino, Mandrie nella steppa, Kazako con fanciulla. In collaborazione con il pittore Nikolaj Samokish, fa una serie di disegni che illustrano ornamenti ucraini, raccolti in un libro. Dal 1912, è presidente del dipartimento artistico presso il "Circolo letterario e artistico di Char'kov". Le sue opere sono esposte a Mosca nella Galleria Tret'jakov; a Kiev nel Museo dell'arte ucraina e, naturalmente, a Char'kov presso il Museo dell'arte.
     
99)
Sergej Vasil'evich Gerasimov
Artista dell'Europa orientale.
 
(Mozhaisk 1885 - Mosca 1964) Pittore paesaggista e ritrattista. Studia a Mosca, all'Istituto artistico Stroganov (1901-1907), sotto la direzione di K. Korovin e S. Ivanov e, con gli stessi maestri, alla Scuola di pittura, scultura e architettura (1907-1912). Nel 1911, la sua prima mostra. Dopo la rivoluzione, collabora, nell'Agitprop, alle famose decorazioni dei treni Cosacco rosso, Lenin, Cosacco sovietico. Nel 1919, espone con V. Kandinskij e M. Chagall a Vitebsk, nel 1921 con il "Mondo dell'arte" e con il gruppo moscovita "Makovez" (1921-1926). Nel 1922, è presente a Berlino, alla prima Mostra di arte russa. Compie alcuni viaggi in Italia, Grecia, Turchia; è a Parigi, alla Galleria Devambe, alla settima esposizione del gruppo "L'araignée", nel 1925, e a Tokio, due anni dopo. Viene insignito del titolo di accademico nel 1947 e di “pittore del popolo dell’Urss” nel 1958. Fra le sue attività, quella d'illustratore e di docente in vari istituti artistici di Mosca. Le sue opere sono esposte a Mosca nella Galleria Tret'jakov, a San Pietroburgo nel Museo Russo e a Kiev.
     
100)
V. Masalov
Artista dell'Europa orientale.
 
Attivo nella seconda metà del diciannovesimo secolo.
     
101)
Valentin Tereshenko

Artista dell'Europa orientale.

 

Valentin Tereshenko (1941-2021) nacque in Siberia, la terra del gulag. La famiglia, troncata e bistrattata, era ricacciata in condizioni di vita impossibili, in circostanze invivibili. Tereshenko trae a suo modo, un modo mai polemico, l'essenziale della memoria russa, europea e mediterranea e siberiana verso l'impressionismo, verso la grafica, verso la sua scrittura. Trae i frutti delle avanguardie e di ciò che produceva in Siberia o in Bielorussia o in Ucraina e non diventava mai di moda a Mosca. La sua riuscita è stata e è ormai internazionale. Specialmente nell'ultimo decennio. La lingua di Tereshenko è la lingua del dispositivo intellettuale di ciò che avverrà. Con la sua opera, l'ombra del totalitarismo non incombe più, dinanzi.

     
102)
Vasilij Aleksandrovich Zverev
Artista dell'Europa orientale.
 
Nel 1900, intraprende gli studi nella Società per l'incoraggiamento delle arti di San Pietroburgo e, successivamente, all'Accademia di Belle Arti, sotto la guida di D. Kardovskij. Inizia a esporre nel 1911 e, l'anno dopo, vince il titolo di pittore con il quadro Pic-nic. Tra le sue prime opere, sono notevoli il Ritratto della moglie, del 1914, i ritratti dei pittori L. Ditrikh (1914) e B. Jakovlev (1916), esposti nella Galleria Tret'jakov, Crimea. Autunno (1914), Volontari (1916), Al lago (1917). Tra il 1905 e il 1907, dipinge per le riviste satiriche di San Pietroburgo "Il riccio" e "Luci della vita". Dopo la rivoluzione, dipinge i ritratti dei protagonisti di quegli avvenimenti, prediligendo temi storici e sociali. Molte opere degli anni trenta sono dedicate a S. Kirov: Le mani di Kirov, L'intervento di Kirov nel palazzo di Tauride, ecc. Le sue opere vengono esposte a New York, nel 1924, e a Toronto, nel 1925. Dal 1913 al 1915 insegna nello studio di J. Goldblat a San Pietroburgo e, dal 1926 al 1928, all'Accademia di Belle Arti. Le sue opere sono esposte a Mosca nella Galleria Tret'jakov e a Kirov al Museo d'arte.
     
103)
Vasilij Dmitrievich Polenov
Artista dell'Europa orientale.
 
(San Pietroburgo, 20 maggio 1844 - Tula, 18 luglio 1927) Pittore, paesaggista, ritrattista, scenografo e acquarellista. Suo padre, Dmitrij Polenov (1806-1878), di nobile famiglia, era membro dell'Accademia delle Scienze di San Pietroburgo, archeologo, bibliografo, studioso di diritto. Vasilij compie i suoi studi a San Pietroburgo, Monaco, Parigi e Venezia. È considerato uno degli artisti più importanti del paesaggismo russo degli anni settanta di fine Ottocento. Studia all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo (1863-1871) e, privatamente, con P. Cistjakov e I. Kramskoij. Negli stessi anni, frequenta la facoltà di giurisprudenza. Con l’amico Il'ja Repin si trasferisce in Francia (1870), per proseguire gli studi, ma vi rimane solo per un breve periodo. Lì, studia la pittura en plein air, tecnica che introdurrà in Russia. Nel 1873, espone per la prima volta con gli "Ambulanti" e ha grande successo. Nel 1876, ottiene il titolo di accademico e partecipa, come pittore-corrispondente, alle guerra serbo/montenegrino-turca del 1876 e alla guerra russo-turca del 1877-1878. Compie numerosi viaggi in Oriente, Grecia e Italia. In quegli anni, inizia a lavorare a un ciclo evangelico, che completerà nel 1909: Cristo e il peccatore viene esposto nel 1887. Nel 1882, riprende a dipingere paesaggi a Mosca, dove insegna alla Scuola di pittura, scultura e architettura (1882-1895). Fra i suoi allievi, A. Archipov, S. Ivanov, A. Stepanov e il grandissimo Isaac Levitan. Intanto, lavora come scenografo e arredatore per il Teatro di S. Mamontov e per il Teatro Popolare. Dopo la rivolta del 1905, rinuncia al titolo accademico e si ritira nella casa di campagna di Bechovo, sul fiume Oka. Le sue opere sono esposte al Museo Russo di San Pietroburgo, alla Galleria Tret'jakov (dove sono più di 100), al Museo teatrale A. Bachrushin di Mosca, al Museo di Kiev, nella casa-museo a Bechovo.
     
104)
Vasilij Nichitailo
Artista dell'Europa orientale.
 
Salsk 1915 - Mosca 1980 Si è diplomato all'Istituto d'arte Surikov, ed è stato allievo di S. Gerasimov. Ha insegnato nello stesso Istituto Surikov. Membro dell'Unione degli artisti di Mosca, ha fatto molte mostre. Ha dipinto sopra tutto ritratti. Ha visitato l'Italia, la Spagna, la Bulgaria, l'Olanda, la Scozia, la Cina. È presente nella Galleria Tetr'jakov, nel Museo Russo, nei musei di varie città russe, americane e giapponesi.
     
105)
Vasilij Nikitich Kuchumov
Artista dell'Europa orientale.
 
(San Pietroburgo 1888 - Leningrado 1960) Pittore, si laurea nel 1916 all'Accademia di Belle Arti con il maestro K. Makovskij. Partecipa a numerose mostre a San Pietroburgo, la città che, oltre a Mosca, custodisce le sue opere nei musei e in collezioni private. Con Savitskj, Simonov, Serafimov, Dobuzhinskij, Kustodiev, Lebedev, Shterenberg, Petrov-Vodkin, Al'tman e molti altri, è tra gli artisti che allestiscono le grandi decorazioni dei palazzi, delle piazze e delle vie di Pietrogrado in occasione dei festeggiamenti per il primo anniversario della rivoluzione.
     
106)
Vasilij Vasil'evich Vereshchagin
Artista dell'Europa orientale.
 
Cerepovetz (regione di Novgorod), 26 ottobre 1842 - Port Arthur, 13 aprile 1904 Nato in una famiglia aristocratica, destinato a diventare ufficiale di marina, nel 1860 lascia la scuola militare e decide per la carriera artistica. Studia prima nella Società per l'incoraggiamento delle arti (1858-1860), poi, con i maestri A. Martjnov e A. Bejdeman, all'Accademia di Belle Arti, che lascia nel 1863, insoddisfatto del programma di studi. L'anno seguente, s'iscrive all'Accademia di Belle Arti di Parigi, sotto la guida di J.-L. Jérôme. Quando scoppia la guerra tra la Russia e l'Emirato di Bukhara, nel 1876, è sui campi di battaglia. Al ritorno, dipinge 121 quadri intorno a episodi del conflitto, che suscitano grande impressione nella mostra che si tiene nel 1874, a San Pietroburgo; vengono immediatamente acquistati da Tret'jakov. Nel 1876, la notizia della guerra tra Russia e Turchia lo porta nei Balcani. Tra il 1879 e il 1881, esegue 19 dipinti che raffigurano le tragedie della guerra. L'interesse per le opere religiose lo porta in India e in Palestina, da cui torna con gli schizzi per un gruppo di quadri critici sullo sviluppo della religione nel corso delle epoche. Nel 1889-1890, dipinge venti grandi opere sul tema dell’invasione napoleonica della Russia. Allo scoppio della guerra tra Stati Uniti e Filippine, parte per il Pacifico, dove dipinge tra il 1901 e il 1902, proseguendo poi per il Giappone. Qui lo coglie lo scoppio del conflitto russo-giapponese: si trova a bordo della corazzata Petropavlovsk, quando questa salta in aria, nei pressi di Port Arthur, nel 1904. Vereshchagin dedica l'intera vita a denunciare l'inutilità della guerra, e in questo senso è prossimo a Tolstoj, mentre il suo zelo riformatore e il suo impegno sociale lo avvicinano agli "Ambulanti" del periodo iniziale. In vita, è stato il pittore russo più famoso all'estero; le sue mostre hanno girato l'Europa, fino a giungere negli Stati Uniti. Le sue opere sono esposte nei musei di Mosca e Kiev.
     
107)
Vijceslav Pavlovich Bjchkov
Artista dell'Europa orientale.
 
Da Jaroslavl', sul fiume Volga, si trasferisce a Mosca, dove studia alla Scuola di pittura, scultura e architettura sotto la guida di A. Archipov, N. Kasatkin e V. Serov e, dopo il 1903, di K. Korovin. Dal 1896, comincia a esporre le proprie opere nelle mostre degli "Ambulanti" in quelle organizzate dall'"Unione degli artisti russi". Fra il 1908 e il 1928, partecipa alla "Società degli artisti di Jaroslavl". Dopo la rivoluzione, diviene membro della "Società degli artisti della corrente realista" (1927-1932). Nel 1950, allestisce la sua personale a Mosca. Le sue opere sono esposte a Mosca nella Galleria Tret'jakov e a Jaroslavl' presso il Museo di Belle Arti.
     
108)
Viktor Andreevich Simov
Artista dell'Europa orientale.
 
Compie i suoi studi all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, sotto la guida di I. Prjanishnikov, V. Perov e A. Savrasov. Dopo la laurea, conseguita nel 1882, incomincia a lavorare per il Teatro privato di S. Mamontov, poi, fra il 1889 e il 1915, disegna scenografie e costumi per il Teatro di K. Stanislavskij di Mosca. Fra le opere di cui cura i disegni, quelle di E. Rostand, A. Tolstoj, A. Kugel, N. Gogol', A. Cechov, G. Ibsen. Le sue opere sono esposte a Mosca nella Galleria Tret'jakov e nel Museo teatrale A. Bachrushin.
     
109)
Viktor Ivanovich Zarubin
Artista dell'Europa orientale.
 
(Char'kov, Ucraina, 1 febbraio 1866 - Leningrado, 5 febbraio 1928) Pittore, paesaggista, disegnatore. Frequenta la facoltà di fisica e matematica all'Università della città natale e, nel tempo libero, studia alla Scuola di Belle Arti di Schreider (1893-1896). Dopo essersi diviso tra lo studio della matematica e la pittura, decide infine di dedicarsi a quest'ultima. Va a Parigi, per tre anni (1893-1896) frequenta il corso all'Accademia Julian, avendo come maestri Lefebvre e Robert-Fleury. Dal 1896, è a San Pietroburgo, dove conclude gli studi all'Accademia sotto la guida di A. Kundzhij e A. Kiselev (1894-1898). La sua pittura s’ispira ai paesaggi della Russia centrale e alle scene di vita provinciale e contadina. Nel 1897, incomincia a esporre nelle mostre degli "Ambulanti". Nel 1909, diviene accademico. Dopo il 1917, è attivo nell'Agitprop, organizza mostre, disegna manifesti, illustra slogan rivoluzionari e incomincia a lavorare per il Teatro di Pietrogrado (1920), per il quale allestisce scenografie.
     
110)
Vitol'd Kaetanovich Bialinitskij-Birulia
Artista dell'Europa orientale.
 
Disegnatore, pittore di paesaggi della Bielorussia, occupa un posto interessante nella giovane scuola russa. Studia a Kiev, alla Scuola d'arte (1885-1889), sotto la guida di N. Murashko, poi alla Scuola di pittura, scultura e architettura di Mosca (1889-1897) con i maestri I. Prjanishnikov, V. Polenov e S. Korovin. Incomincia a esporre nel 1891, partecipa al movimento degli "Ambulanti", di cui diviene membro nel 1904. Viene nominato accademico nel 1908, e premiato a Monaco e a Barcellona. Nel 1922, si unisce all'"Associazione dei pittori della Russia rivoluzionaria" (AKhRR), che espone a New York e, nel 1927, partecipa all'Esposizione di Mosca in occasione del decimo anniversario della rivoluzione. Le sue opere sono esposte a Mosca nella Galleria Tret'jakov, a Omsk nel Museo M. Vrubel', a Perm' e a Sverdlovsk.
     
111)
Vladimir A. Plotnikov
Artista dell'Europa orientale.
 
(Perm' 1866-Pietrogrado 1917) Dal 1891 al 1897 studia all'Accademia di Belle Arti. Nel 1895, riceve il titolo di "pittore avente diritto d'insegnare" per il quadro Il bagno russo. Paesaggista, membro dell’Associazione degli acquarellisti russi a San Pietroburgo, egli partecipa alla quarantacinquesima mostra degli "Ambulanti" (Pietrogrado, 1917). La "Società A. Kuindzhi" donò sedici dei suoi acquarelli della serie Monumenti architettonici del Nord della Russia e degli Urali alla Pinacoteca di Perm', nel 1920 e nel 1928.
     
112)
Vladimir Egorovich Makovskij
Artista dell'Europa orientale.
 
(Mosca 1846 - Pietrogrado 1920) La sua è una famiglia di artisti. Il fratello maggiore Konstantin (1839-1915) è membro dell'Accademia di San Pietroburgo e tra i fondatori del "Consorzio dei pittori di San Pietroburgo"; il padre, collezionista d'arte, ha fondato la scuola di Mosca, dove Vladimir studia tra il 1861 e il 1866 con i maestri E. Sorokin e S. Zarianko. Nel 1872, entra a fare parte del movimento degli "Ambulanti". Nel 1873, riceve il titolo di accademico e le sue opere sono esposte a Vienna e a Berlino. Dal 1882 al 1893, insegna alla Scuola di Mosca, fondata da suo padre. Negli anni 1894-1918, è professore nella Scuola superiore di pittura dell'Accademia di San Pietroburgo e, nel 1895, ne assume la carica di direttore. Le sue prime opere sono scenette divertenti quali La conservazione della frutta (1876) e I venditori del mosto (1879). In altre, quali L'anticamera della corte di conciliazione (1880), Il crollo della banca (1881) e Il prigioniero rilasciato (1882), dipinge grandi sale affollate. Man mano, i temi dei suoi quadri sono tratti dalla vita quotidiana in città, con i suoi diversi risvolti, come L'appuntamento, 1883, e Nel viale, 1886-1887, esposti alla Galleria Tret'jakov. Nelle opere degli anni 1889-1890, si avvicina alla pittura en plein air, come nel quadro Spiegazione (Galleria Tret'jakov). Fra il 1896 e il 1905, dipinge una serie di quadri dedicati ai lavoratori della regione del Volga e, poi, a temi politici: Interrogatorio di una rivoluzionaria, del 1904, Il 9 gennaio 1905 sull'isola Vasilievskij, ecc. MUSEI. San Pietroburgo: Museo Russo; Mosca: Galleria Tret'jakov; Museo della rivoluzione; Museo di Kiev.
     
113)
Vladimir Evgrafovich Tatlin
Artista.
 
(Char'kov, Ucraina, 28 dicembre 1885 - Mosca, 31 maggio 1953) Considerato il fondatore del costruttivismo, nasce in una famiglia colta; il padre aveva studiato ingegneria all'Istituto tecnico di San Pietroburgo e la madre era poetessa. Dopo l'infanzia a Char'kov e una fuga a Odessa, per imbarcarsi come mozzo su una nave mercantile alla volta della Turchia e della Bulgaria, torna a Mosca nel 1902 e s'iscrive alla Scuola di pittura, scultura e architettura. Nel 1903, viene espulso per cattiva condotta. Fra il 1909 e il 1910, è riammesso e frequenta i corsi di K. Korovin e V. Serov. Intanto, nel 1905, s'iscrive all'Istituto d'arte di Penza e, nel 1910, consegue il diploma di disegno professionale. Nell'estate 1909, s'imbarca nuovamente e visita numerosi paesi nel Mediterraneo (Asia Minore, Africa, Grecia, Italia). Nel 1908, conosce i fratelli Burljuk, i fratelli Vesnin e diventa amico di M. Larionov. Espone insieme con lui, la Goncharova e Malevich alla mostra del "Fante di quadri" (1910), alla seconda mostra dell'"Unione dei giovani" (1911) e a quella della "Coda dell'asino" (1912). I suoi soggetti sono per lo più lavoratori legati al mare. Durante un soggiorno a San Pietroburgo, frequenta la Scuola di pittura, disegno e scultura di M. Bernstein, dove incontra anche V. Lebedev. Nel 1912, si allontana da Larionov e si unisce al "Fante di quadri". In seguito, invia le sue opere al "Mondo dell'arte" e all'"Unione dei giovani", da cui esce, insieme con Malevich, l'anno seguente. Nel 1913, va a Berlino e a Parigi con un gruppo folcloristico ucraino come suonatore di bandura. Qui, conosce Picasso, da cui rimane impressionato, sopra tutto per le composizioni e i collage polimaterici. Tornato in Russia, incomincia a sperimentare nuove composizioni, che espone nel suo studio il 10 maggio 1914 con il nome di composizioni statiche sintetiche. L'anno seguente, alle mostre Tram V: prima mostra futurista di quadri. L'anno 1915 a Pietrogrado, espone i contro-rilievi o rilievi dipinti, tra cui uno su sfondo di gesso. A dicembre, espone i rilievi d'angolo o costruzioni d'angolo, forse la prima volta in cui viene usato quel termine, inventato probabilmente da Tatlin. Si tratta di "costruzioni" che integrano lo spazio e la materia creando nuovi oggetti. In esse, Tatlin usa bottiglie, scatole di latta, pezzi di vetro, chiodi e assi di legno, gesso, cartone, mestica, catrame, anticipando le creazioni dei dadaisti e di K. Schwitters. Tatlin presenta i suoi ultimi rilievi alla mostra 0,10 in un manifesto di sfida a quello diffuso contemporaneamente da Malevich sul suprematismo. Il movimento costruttivista, che in un primo tempo si raccoglie intorno a Tatlin, si dividerà, in seguito in diverse correnti (quella "realista" dei fratelli A. Pevzner e N. Gabo, per esempio; e quella "produttivista" di Larionov e Goncharova). Nel 1916, Tatlin allestisce a Mosca un'esposizione intitolata Magazin invitando a esporre Malevich e altri artisti, tra cui Lev Bruni (1894-1948). L'anno seguente, il 1917, con A. Rodchenko e l'architetto-pittore G. Jakulov lavora alle decorazioni per il Café Pittoresque, il caffè degli artisti a Mosca; purtroppo, la maggior parte dei rilievi di Tatlin è andata perduta. Dal 1918 al 1920, insegna nei Liberi studi d'arte di Mosca, poi in quelli di Pietrogrado (1919-1924), mentre lavora al progetto del Monumento alla III Internazionale, che verrà presentato a Parigi nel 1925. Il modello del monumento, mai realizzato, diventerà l'emblema dell'avanguardia sovietica e gli farà vincere la medaglia d'oro. Per due anni, insegna alla facoltà di pittura a Kiev (1925-1927), poi, fino al 1930, a Mosca. Intanto, si dedica alla scenografia, ai costumi, alla grafica, alla progettazione di oggetti di arredamento, mobili, ceramiche, abiti, senza mai interrompere la sua ricerca, che culminerà nella fantastica quanto impossibile macchina volante Letatlin (in russo, letat': volare), presentata a Mosca, nel 1932. Negli anni successivi, intensifica il lavoro per il teatro, realizzando scene e costumi per una quindicina di spettacoli. A pochi artisti è toccato di avere la fama di Tatlin e, tuttavia, di essere così poco conosciuto. Musei in cui ha esposto: Mosca (Galleria Tret'jakov, Archivio centrale dello stato di arte e letteratura, Museo Statale aerospaziale Zhukovskij, Museo centrale di cultura musicale Glinka); San Pietroburgo (Museo Russo, Museo teatrale A. Bachrushin); Kostroma; Pskov.
     
114)
Vladimir Galberstadt
Artista dell'Europa orientale.
 
(Char'kov, Ucraina 1908 - Leningrado 1989) Grafico, illustratore, caricaturista ucraino. Nel 1924, si stabilisce a Leningrado, dove prende lezioni private da N. Kravchenko e K. Rudakov. Nel 1939, diviene membro dell'Associazione di artisti e poeti satirici "La matita di battaglia". Autore di numerosissimi manifesti e caricature, illustra libri di K. Ciukovskij, S. Mikhalkov, B. Solov'jov, G. Rodari, I. Il'f e E. Petrov. Le personali sono del 1959 e del 1981. Le sue opere si trovano nel Museo Russo di San Pietroburgo e in collezioni private in Russia, Francia, Inghilterra, Germania.
     
115)
Vladimir Gavrilovich Kasantzev
Artista dell'Europa orientale.
 
(Ekaterinoslav, Ucraina 1849-1902) Paesaggista e pittore di genere. Membro della "Società dei pittori di San Pietroburgo", ha esposto a Berlino nel 1886 e ad Amburgo nel 1887. Al Museo Russo sono conservati i suoi dipinti Nel parco e La cascata Kivatch.
     
116)
Vladimir Ivanovich Bejer
Artista dell'Europa orientale
 
San Pietroburgo 1868 - (Leningrado) 1945 Pittore, scenografo, insegnante. Dopo i primi studi all'Istituto artistico Stieglitz, a San Pietroburgo, frequenta l'Accademia di Belle Arti, laureandosi nel 1866 con medaglia d'oro per un dipinto raffigurante una scena biblica. A partire dal 1893, incomincia a lavorare come insegnante di disegno in diverse scuole di San Pietroburgo e scrive libri per la didattica. Fra il 1901 e il 1917 è membro e, poi (1915), presidente della “Societa degli insegnanti di disegno”. Dopo la rivoluzione, partecipa all'”Unione degli artisti”, nella quale rappresenta gli insegnanti. Nel 1921, organizza a Pietrogrado il primo teatro per bambini (Tuz), attivo tuttora, dedicandosi prevalentemente alla scenografia. Nel 1932, viene insignito del titolo di artista benemerito della Russia. Le sue opere sono esposte nel Museo del Teatro (Tuz) di San Pietroburgo.
     
117)
Vladimir Nikolaevich Pchelin
Artista dell'Europa orientale
 
(1869-1941) Pittore, disegnatore. È noto per la tela Gli sposi novelli con il suocero (1892), che presenta molte affinità con le opere degli "Ambulanti" e fu acquistato dalla Galleria Tret'jakov nel 1941. Dopo la rivoluzione del 1917, dipinge manifesti e illustra slogan. Nel 1918, è presente alla prima mostra di quadri dell'"Unione professionale dei pittori moscoviti". Le sue opere sono esposte a Mosca nella Galleria Tret'jakov e presso la Biblioteca Lenin.
     
118)
Vladimir Vasil'evich Galaktionov
Artista dell'Europa orientale.
 
(1830 ca. - dopo il 1898) Pittore e acquarellista della metà dell'Ottocento, si forma alla Scuola di pittura, scultura e architettura di Mosca. Nel 1858, consegue il titolo di "artista libero" per l'acquarello Il bottaio. Si suppone che sia lui l'autore della miniatura Ritratto di una fanciulla (acquarello su avorio) che appartiene alla Pinacoteca del Kazakhstan a Alma-Ata.
     
119)
Vladimir Vasil'evich Lebedev
Artista dell'Europa orientale.
 
(San Pietroburgo 1891-Leningrado 1967) Terminato l'Istituto commerciale, intraprende lo studio della pittura presso l'atelier di A. Titov (1909) e di F. Rubo (1911) a San Pietroburgo. Dal 1912 al 1914, segue un corso alla Scuola di pittura, disegno e scultura di M. Bernstein e L. Shervud. Negli stessi anni (1912-1916), frequenta come uditore la Scuola superiore d’arte presso l'Accademia. Nel 1912, visita la mostra 100 anni di pittura francese, che ha una notevole importanza nella sua formazione artistica. Dal 1911 al 1917, si dedica all'illustrazione di libri per bambini e della rivista "Satyrikon", mentre dal 1918 al 1921 è professore presso gli Studi liberi di Pietrogrado e realizza numerosi manifesti politici. Inizia la sua ricerca con le Nature morte (anni venti). Sono di quel periodo Natura morta con caffettiera, Natura morta con scarpa, ecc. Il pittore combina superficie e volume, come nelle vecchie insegne, e per riprodurre la materialità dell'oggetto usa diversi mezzi pittorici e accosta legno, carta, metallo. Già s'ispira per questi lavori alle idee di Tatlin. Altri lavori si avvicinano al cubismo, come, per esempio, Cubismo 1 (1922) e Cubismo 2, entrambi al Museo Russo. Negli anni 1920-1925, con la serie La lavandaia e con le Composizioni astratte del 1921-1922, s'impadronisce definitivamente dei principi del cubismo, unendo la semplicità delle insegne all'attenzione per le forme geometriche. Insieme con V. Majakovskij, è uno degli organizzatori delle Finestre dell'Agenzia di stampa "Rosta", di cui dirige la sede di Pietrogrado, insieme con V. Kozlinskij. I suoi manifesti (Il fannullone, Lo speculatore, Il menscevico) creano altrettanti tipi. Il suo nome ha caratterizzato un'intera epoca nel manifesto politico degli anni venti. Basandosi sulla tradizione della stampa popolare russa e sui principi dell’avanguardia, Lebedev crea un proprio stile del manifesto attraverso le forme geometriche e i colori. Verso la metà degli anni venti, nelle sue opere traspare la caricatura, che mette alla berlina i nuovi ricchi usciti dalla NEP, la Nuova politica economica, cioè quelle misure adottate dal 1921 al 1929 per porre fine al comunismo di guerra(requisizione forzata dei prodotti agricoli e assenza di circolazione monetaria) e creare condizioni favorevoli allo scambio dei prodotti agricoli e industriali. Ne nasce una ricca e variegata galleria di personaggi, di cui è testimonianza la serie La nuova vita quotidiana, dove vengono garbatamente presi in giro le abitudini, i modi di vestire e di atteggiarsi della classe emergente. Crea, così, le serie Il marciapiede della rivoluzione, Gli amori della teppaglia e Nep. Esiste poi un'altra faccia dell'artista, quella che si rivela nella poesia e nella freschezza di dipinti quali Interni (1921) e, successivamente, nei Nudi. Donna con chitarra, del 1930, riassume molto bene questa nuova serie che s'integra con gli altri lavori di Lebedev, quali La chitarra rossa, Chitarra e papavero, Chitarra e bottiglia verde, tutti degli anni trenta. Dal 1924 al 1936, è redattore nella sezione del libro per l'infanzia presso la sede di Leningrado della Casa editrice di stato. Fra i suoi lavori, le illustrazioni per L'elefantino di Kipling (1921). Seguono quelle per L'uovo d'oro, La lepre, il gallo, la volpe (1923), Il circo (1924), Il topolino stupido (1925), Ieri e oggi (1925), Il gelato e Uno, due, tre, quattro, tutti libri del poeta Samuil J. Marshak, con il quale Lebedev stringe un importante sodalizio artistico. Un posto particolare nell'attività dell'artista occupa il ritratto. Lebedev non ha mai fatto ritratti su commissione, ha ritratto soltanto le persone che amava e che gli piacevano. Importanti quelli di N. Nadezhdina (1927), di T. Shimariova (1934), di Adochka (1954) e della moglie Ada Sergeevna Lazo (1958). Nel 1928, diviene membro dell'associazione "Quattro arti". Dopo la guerra, riprende con entusiasmo il suo lavoro d'illustratore per alcune favole: I tre orsi (1947), di L. Tolstoj, I gattini (1949), di S.J. Marshak, La favola silenziosa (1958), Il bagaglio (1962). Nel corso degli anni, la sua arte si arricchisce e raggiunge grande raffinatezza nel colore di tipo impressionistico, mantenendo intatta la base costruttivista della composizione. I suoi libri per bambini vengono ristampati ancora. Vladimir Vasil'evich Lebedev è esposto nel Museo Russo di San Pietroburgo e nei Musei di Tula e Jaroslavl'.
     
120)
Zachar Alekseevich Rokachevskij
Artista dell'Europa orientale.
 
(1861-dopo il 1909) Dal 1887 al 1894, frequenta come uditore l'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo. Nel 1893 e nel 1894, vince due medaglie e si laurea come "pittore di terzo grado". Nel 1909, è tra i fondatori dell'"Associazione degli amatori delle Belle Arti" di Tomsk, all'epoca il centro artistico della Siberia. Le sue opere sono esposte alle prime mostre dei pittori di quella città.
     
121)
Zechanovskj
Artista dell'Europa orientale.
 
     
122)
Zinaida Markovna Sirvint
Artista dell'Europa orientale.
 
(Mosca, 1900-1971) Pittrice moscovita, partecipa all'"Associazione dei pittori scenografi". Fra il 1926 e il 1928, espone in molte mostre, tra cui quelle organizzate dalla "Corporazione dei pittori", a Mosca.
     











 
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