The Second Renaissance
     
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1)
Montevago

Artista italiano

 

Montevago, pittore. Ispiratore di un genere e una scuola detta "montevaghismo"

     
2)
Agostino Ghilardi
Artista pubblicato da Spirali/Vel.
 
Nato a Cremona, Agostino Ghilardi è uno scultore impegnato nella sperimentazione plastica della terracotta.
     
3)
Alberto Bragaglia
Artista italiano pubblicato da Spirali/Vel.
 
Alberto Bragaglia (Frosinone 1896—Anzio 1985), fratello di Anton Giulio, Carlo Ludovico e Arturo Bragaglia, protagonisti dell'arte, del teatro, del cinema e della fotografia italiana a partire dagli anni venti. Fondatori e promotori del Teatro degli Indipendenti e della Casa d'arte Bragaglia a Roma, hanno contribuito alla cultura italiana del Novecento. Alberto, filosofo, teorico dell'arte e pittore è il più giovane dei fratelli. Incomincia a esporre nel 1927 a Parigi, a Roma, a Salonicco. Non fa molte mostre in vita, ma lavora molto e insegna. Dopo la morte, nel 1985, il figlio Leonardo promuove le sue opere con mostre in varie città italiane e estere. Vari gli scritti e i cataloghi.
     
4)
Alberto Pasini
Artista pubblicato da Spirali/Vel.
 
Alberto Pasini (Busseto (Parma) 1826-Cavoretto (Torino) 1899) è stato allievo, all'Accademia di Parma, di Giuseppe Boccaccio. A Parigi, nel 1851, si accosta ai pittori di Barbizon, in particolare a Théodore Rousseau e a Daubigny. Per qualche tempo, lavora nell'atelier di Chassériaux decorando anche soggetti orientali. Incomincia a esporre nel 1859 a Parigi nell'Exposition Universelle (fino al 1899). Nel 1873 espone a Vienna. Visita l'Arabia, la Persia e vive qualche anno in Turchia. Poi si stabilisce a Torino. Ricercate in tutta Europa, le sue opere s'inseriscono nel filone orientalista dell'Ottocento, di cui Pasini è uno dei maggiori rappresentanti. Musei: Amsterdam, Firenze, Luxembourg, Montreal, Mulhouse, Nantes, Prato, Reims, Rouen, Sydney, Torino. Botteri Cardoso, Pasini, Genova 1991; Alberto Pasini da Parma a Costantinopoli, via Parigi, Catalogo della mostra, Parma 1996; La pittura italiana. L'Ottocento, Electa, Milano 1991.
     
5)
Alessandro Taglioni
Artista italiano pubblicato da Spirali/Vel.
 
L'autore, pittore e redattore della casa editrice Spirali, vive e lavora a Milano. Nasce a Macerata, il 13/11/1958. Frequenta il Liceo Artistico a Padova, e contemporaneamente, per un biennio, l'Accademia di Arti Applicate di Salisburgo, dove espone per la prima volta nel 1974. Prosegue gli studi all'Accademia di Belle Arti di Venezia, nel corso di Emilio Vedova. Nei primi anni Ottanta si interessa anche alla grafica e collabora con uno studio pubblicitario. Nel 1984 si trasferisce a Milano, anno da cui si occupa di produzione editoriale presso la casa editrice Spirali e di elaborazioni grafiche e artistiche al computer, continuando la sua ricerca nella pittura, alternando in particolare, negli ultimi anni, l'acquarello e il digitale.
"Usare il termine pittura, oggi, come titolo o come tema di una mostra, credo debba risultare assolutamente provocatorio. Dire pittura, oggi, poi, sembra comportare per principio qualcosa di anacronistico, di superato, di dimenticato. Sia perché la rinuncia da parte della stilistica predominante nei confronti della pittura è assoluta, sia perché la nostra arte, in generale, ha alle spalle decenni e decenni di opere e correnti che storicamente hanno in vari modi preparato questo anacronismo. Quindi occorre dire che il conformismo che investe lo scenario dell'arte contemporanea è lo stesso che vale per qualunque altro settore della produzione dell'uomo. È la morte della pittura? Per nulla. Ci sono ancora opere, in Italia e all'estero, che provano ad accennare, anche se timidamente, a nozioni che a mio parere coincidono in maniera molto precisa con la questione della pittura, come stile, come arte e come tecnica, specificamente. Da parte mia, può sembrare assurdo dedicare una serie di opere alla pittura, quasi fosse il personaggio importante, il maestro, o la modella preferita, ma è così! Ritengo il produrre pittura come un esercizio di rigore assoluto, non di fantasia, come vorrebbe il luogo comune del fare arte. È una questione di rigore, e anche di follia, ma da non presumere rappresentabili e da non confondere con il fare spontaneo e il fare liberamente. Il rigore impone l'emulazione della natura, natura artificiale, natura insita nell'artificio che ciascun artista s'ingegna di produrre sulla propria tela e sul proprio foglio. Dico emulazione perché ritengo sia un approccio antico valido ancora oggi. Emulazione della natura, non per imitarla, ma per reinventarla. Questa reinvenzione non è possibile con la fantasia, ma con l'emulazione: proprio come facevano gli antichi. E percorrere così questo lungo cammino fino a giungere, a intendere, che la natura è comunque artificiale. Artificio della natura, artificio della pittura, vita artificiale". (Alessandro Taglioni, 11 gennaio 2001, Milano).
     
6)
Alessio Paternesi
Artista pubblicato da Spirali/Vel.
 
Nato a Civita Castellana, presso Viterbo, nel 1937, Alessio Paternesi aderisce subito a quel clima innovativo di pittori e scultori che dalla cittadina laziale, intorno al 1960, tiene forti contatti con il mondo artistico nazionale. È proprio in quel tempo che Paternesi incomincia a frequentare gli studi romani di Afro, Franchina e Guttuso, assorbendo pienamente le atmosfere e gli sviluppi di un clima e di un ambiente artistico che, in quegli anni, registra soprendenti innovazioni. Già dal 1959 è chiamato a partecipare all'ottava edizione della Quadriennale di Roma, mentre nello stesso anno dà vita insieme con diversi altri pittori e scultori viterbesi all'Associazione culturale viterbese e della Tuscia, un movimento culturale fondamentale per il dibattito sulle arti, che svolgerà la sua efficace azione nel territorio dell'Alto Lazio fino al 1963. Quando la galleria Il Traghetto di Venezia, nell'agosto del 1967, organizza la sua prima rassegna personale, Alessio Paternesi ha alle spalle un curriculum più che rispettabile e la sua pittura è una sorta di commistione tra neocubismo e realismo naturalistico, in cui, attraverso l'ampio uso di campiture larghe e mosse coloristiche in contrapposizione, s'incrociano interessi formali e plastici.
La sua pittura è una sorta di commistione tra neocubismo e realismo naturalistico, in cui, attraverso l'ampio uso di campiture larghe e mosse coloristiche in contrapposizione, s'incrociano interessi formali e plastici.
     
7)
Alfonso Frasnedi

Artista italiano.

 

Alfonso Frasnedi è nato a Bologna nel 1934. Ha studiato pittura con Virgilio Guidi all'Accademia di Belle arti di Bologna. La sua prima mostra è a Venezia, nel 1956. Nello stesso anno partecipa per la prima volta alla Biennale di Venezia. Nel 1960, ottiene una borsa di studio dal Governo francese per un soggiorno a Parigi. Ha insegnato all'Istituto d'arte di Forlì e al Liceo artistico di Bologna. Dal 1979, ha diretto l'Istituto statale d'arte A. Venturi di Modena. Varie le mostre in Italia e all'estero.
Fabrizio D'Amico, nel 1993, scrive di lui: "Ed è una frizione, questa che Frasnedi non rinuncia ad assicurare alla sua immagine (e non diversamente l'altra, che spinge talvolta l'un l'altro vicini colori dissonanti), che, se ne interdice un modo distesamente lirico d'ascolto, la sottrae a un troppo facile e suadente suo consistere. In rischio, dunque, e in libertà: libertà che si verifica soprattutto nell'intento di lasciare correre la pittura - al di là di queste griglie non programmatiche ma interne ormai, connaturate alla propria fonda natura - lontana da ogni preventivato assetto aliena a ogni mondanità, inconsapevole di strategie atte a consacrarla: e prossima, invece, ad amori antichi, a desueti pensieri di forma: capaci di contaminare, per lo stare lungo che han fatto nell'animo e nelle mani di Frasnedi, Bonnard, De Sta�l, Fautrier e Rothko" (Fabrizio D'Amico, 1993).

     
8)
Antonio Mercurio
Artista pubblicato da Spirali/Vel.
 
(Comunanza, Ascoli Piceno 1660-1738) Pittore di soggetti religiosi, di genere, ritratti e animali, di affreschi. Si forma a Roma dove incomincia a interessarsi all'arte. Dipinge affreschi sia a Roma sia a Civitavecchia. Notissime le Bambocciate e opere di fantasia.
     
9)
Antonio Vacca

Artista italiano.

 

Antonio Vacca nasce il 1° maggio del 1938 a Francavilla Fontana (Brindisi). Autodidatta insieme con altri coetanei, realizza pittura propria. Nel 1966 sposa Stella, la figlia di un pittore. L'anno successivo, all'età di ventinove anni, da Taranto si trasferisce a Roma. Partecipa agli avvenimenti artistici, dove erano presenti pittori noti. Nel 1972, dopo la nascita del secondo figlio, incontra Antonio Vangelli con cui stringe subito amicizia, e iniziano a collaborare intensificando studio e ricerca. Sostano a New York, a Los Angeles, a Amsterdam, a Milano (Villa San Carlo Borromeo).
Le sue opere s'ispirano alla sua terra, il Mediterraneo, e evocano forme parallele, tracciati figurativi, agglomerati urbani, complessi urbani, costruttori, geoforme, geotensioni, scritture, estensioni, itinerari come aquiloni, ritratti.
"Dopo il viaggio, la lunga odissea, l'operatore svanisce, l'opera continua e vive. La prima linea o primo punto è istintivo, il resto è costruzione".

     
10)
Antonio Vangelli

Artista italiano.

 

Nel 1917 nasce a Roma Antonio Vangelli, da genitori romagnoli. Il padre, Emidio, era pittore e architetto. Nel 1938, sotto la guida del padre e dei fratelli, Antonio incomincia il suo percorso nella pittura. Nel 1945 incomincia la serie delle opere Il Circo e Le Maschere. Nel 1943 Vangelli, Vedova, Turcato espongono nella mostra "La pittura cambia pelle", alla Galleria La Campana di Roma. Seguono altre numerose mostre.
A partire dagli anni cinquanta comincia a esporre anche all'estero e a viaggiare. Nel 1999, in occasione della grande mostra dal titolo "Antonio Vangelli. La festa della vita" (Villa San Carlo Borromeo, Senago-Milano), la casa editrice Spirali/Vel pubblica l'omonimo catalogo.
"Ciò che Antonio Vangelli dice, dipinge, scrive procede dal suo iperuranio, dallo stracielo. Nulla di negativo lungo l'itinerario. Nessuna alternativa alla cifratica della pittura. Nessuna alternativa alla salute. Né al piacere. Né alla verità. Né al riso. La tenebra, o il nulla: ciò di cui si tratta e ciò senza cui non s'instaurerebbero né l'ombra, modo dell'inconciliabile della relazione, né il non, né quindi lo zero. E imprendibile, intoccabile, invisibile è il colore, condizione appunto del viaggio" (Armando Verdiglione, Antonio Vangelli. La festa della vita, a cura di Fabiola Giancotti, Spirali/Vel 1999).

     
11)
Artisti italiani
Artisti italiani.
 
Elenco degli artisti italiani del secondo rinascimento
     
12)
Carlo Antonio Raineri
Artista italiano
 
(Mantova 1765-Milano 1826) La sua opera è legata particolarmente all'ambiente milanese, tanto che può essere considerato un artista emblematico del Settecento e dell'Ottocento lombardo. Coadiuvato dal figlio Vittorio, fu maestro nella decorazione pittorica resa con motivi di verzura con incorniciati uccelli multicolori, nella quale spiegò la sua fantasia esotica (vari i motivi cinesi e asiatici). Lavorò nella Villa Reale di Monza, nei palazzi Perego, Anguissola e Beltrami di Milano. Viene ricordato dal Malvezzi quale "bravissimo pittore di animali e fiori a tempera e acquarello". Principali pubblicazioni: Gli uccelli dei Raineri, Electa, Milano 1994; Il mondo esotico dei Raineri, in "Ca' de Sass", 128, Milano 1994.
     
13)
Cipriano Efisio Oppo
Artista italiano
 
Nato a Roma nel 1890, Cipriano Efisio Oppo inizia come caricaturista presso "L'Idea Nazionale". Esordisce come pittore dopo il 1910. Partecipa spesso a mostre internazionali, come la Biennale di Venezia, e a numerose rassegne di arte italiana all' estero, come "An Exhibition of Contemporary Italian Painting" al Baltimore Museum e al Syracuse Museum of Fine Arts (1931-32), "L'art italien des XIX et XX siècles" al Jeu de Paume di Parigi (1935), e alla "World's Fair" di New York (1939). Muore a Roma nel 1962.
     
14)
Claudio Schiavoni
Artista pubblicato da Spirali/Vel
 
Claudio Schiavoni è nato a Serra S. Quirico. Vive e lavora a Fabriano. Espone dal 1975. Vincitore del Premio Marche nel 1975, del Premio Salvi, a Sassoferrato, nel 1977, e del premio di pittura di Serra S. Quirico.
     
15)
Domenico Scopino
Artista italiano
 
Nasce a Pietraferrazzana 1935. Muore a Milano nel 1995 Trasferitosi a Senago negli anni sessanta, si è diplomato al liceo artistico di Brera e si è iscritto alla stessa Accademia, abbandonando poi gli studi. Per vari anni ha lavorato al Comune di Senago. Ha partecipato a varie mostre collettive e personali.
     
16)
Elia Sala
Artista italiano
 
Paesaggista e ritrattista, Elia Sala è considerato un grande maestro di arte russa e europea
     
17)
Enzo Nasso
Artista italiano pubblicato da Spirali/Vel
 
Trasferitosi a Roma, per oltre cinquant'anni ha svolto attività di giornalista e di operatore culturale nel settore della comunicazione cinetelevisiva e in quello delle arti figurative. Direttore di terza pagina di grandi quotidiani, ha contribuito, anche a livello teorico, ai movimenti dell'avanguardia artistica del dopoguerra. Nel 1961 ha fondato il Laboratorio di ricerche cinematografiche, con singolari apporti alla crescita di registi e attori dell'underground italiano. Varie le note critiche su Enzo Nasso poeta, scrittore, artista e cineasta (fra gli altri, il quaderno La personalità del gioco, a cura di Annalisa Saccà, Fordham University Press e Lincoln Center, New York). Con Spirali ha pubblicato il romanzo Buonasera buonasera e Poesie.
     
18)
Ernesto Pascale
Artista italiano pubblicato da Spirali/Vel
 
Direttore, presidente di molte aziende italiane e pittore
     
19)
Eugenio De Blaas
Artista italiano
 
Esegue molti ritratti di nobili romani e veneziani e quadri d’ambiente veneziano.
     
20)
Ferdinando Ambrosino

Artista italiano

 

Ferdinando Ambrosino incomincia a dipingere all'inizio degli anni cinquanta. Allestisce la sua prima grande personale nel 1967, al Maschio Angioino di Napoli. Molti i riconoscimenti e gli scritti intorno alla sua opera. Varie le mostre, tra le quali, nel 1968, a Caracas. Espone in Italia e all'estero. Particolare la sua ricerca rispetto all'invenzione dell'"icona mediterranea".
Le sue opere sono presenti in vari musei in Italia e all'estero.

     
21)
Filippo De Pisis
Artista italiano
 
Compie studi letterari e scientifici. Diventa artista e, in pochi anni, raggiunge il successo. Pluriesposto in Italia e all'estero
     
22)
Francesco Londonio
Artista italiano
 
È allievo di Ferdinando Porta. Incline al gusto del Grechetto e del realismo, incomincia con pitture storiche.È esposto nei Musei di Milano (Pinacoteca di Brera, Ambrosiana, Castello Sforzesco), nella Pinacoteca di Brescia, nella Collezione Borromeo dell’Isola Bella e nel Museo di Vienna.
     
23)
Francesco Raffaello Santoro
Artista italiano
 
Pittore di genere e di paesaggio
     
24)
Francesco Segio
Artista della collezione della Villa San Carlo Borromeo.
 
     
25)
Franco Cilia
Artista italiano
 
Artista siciliano, particolarmente noto per la sua ricerca della frantumazione dell'Io e del rapporto dell'uomo con il suo doppio
     
26)
Giorgio Morandi
Artista italiano
 
Giorgio Morandi nasce il 20 luglio 1890 a Bologna, dove frequenta l'Accademia di Belle Arti, diplomandosi nel 1913.
     
27)
Giorgione da Castelfranco
Artista italiano.
 
Giorgione da Castelfranco, detto Giorgione, celeberrimo pittore, forse allievo di Giovanni Bellini, si formò a contatto dei circoli umanistici veneziani. Scarse le testimonianze sulla vita e le opere attribuitegli con certezza. Nei dipinti del primo periodo (Pala di Castelfranco) riprese e variò i motivi iconografici della cultura veneta arricchendoli di sottili valori cromatici e luminosi. Nelle opere mature inventò quella pittura tonale che il Vasari definì "il dipingere solo con i colori stessi senz'altro studio di disegnare in carta". Le sue opere determinarono una svolta decisiva nella pittura veneta.
     
28)
Giovanni Segantini
Artista italiano
 
Giovanni Segantini (Arco, Trento 1858 - Sankt Moritz, Svizzera 1899), pittore allegorico e mistico, attivo nella seconda metà del diciannovesimo secolo
     
29)
Giovanni Valtorta
Artista italiano
 
Autore di opere di soggetto religioso. Dipinge a fresco
     
30)
Gobbetti
Artista italiano.
 
     
31)
Jacopo Comin
Artista italiano.
 
Jacopo Comin, conosciuto con l'epiteto di Tintoretto (Venezia, 29 settembre 1518 – 31 maggio 1594), è stato un pittore fra i più noti esponenti della scuola veneziana. Il soprannome di "Tintoretto" gli derivò dal mestiere paterno, tintore di stoffe. Le prime opere dell'artista mostrano riprese di motivi tizianeschi, uniti a motivi tipicamente veneziani di artisti come Bonifacio de' Pitati o il Pordenone. Nelle tele dell'artista appare evidente l'interesse per motivi architettonici di carattere scenico e l'impianto teatrale delle composizioni, per accentuare la tensione drammatica della scena riprodotta. Esasperazione degli scorci e della gestualità delle figure, contrastati effetti di illuminazione, concitazione dei movimenti dei personaggi rappresentati, sono solo alcuni dei tratti caratteristici che l'artista condensa in una pittura dalla stesura rapida, discontinua, carica di emozione.
     
32)
Lavinia Fontana
Artista italiana.
 
Figlia del pittore manierista Prospero Fontana, si formò nella bottega del padre, dove poté attingere a una vasta gamma di esperienze pittoriche: emiliane, venete, lombarde e toscane. Dopo il matrimonio con il pittore Giovan Paolo Zappi, continuò la sua carriera di artista, con particolare propensione per il ritratto, tra Bologna e Roma, dove si trasferì nel 1603. A Roma Lavinia lavorò per il Papato e l'aristocrazia, realizzando sia tele di soggetto religioso e mitologico, sia eccellenti ritratti, caratterizzati da un accurato studio dei particolari di abbigliamento e acconciatura, specialmente nelle figure femminili, che le valsero unanime amirazione. Morì a Roma nel 1614.
     
33)
Luigi Osipovich Premazzi
Artista italiano
 
(Milano, 11 febbraio 1814 - Costantinopoli, 16 dicembre 1891) Pittore, maestro acquarellista, nasce a Milano nel 1814, dove frequenta l'Accademia di Belle Arti, sotto la guida di Giovanni Migliara e E. Corrodi. Nel 1834, viene chiamato a San Pietroburgo, dove si stabilisce e dove insegna all'Istituto artistico del barone Stieglitz. Nel 1854, diviene accademico e, nel 1861, inizia l'insegnamento all'Accademia di Belle Arti di San Pietroburgo, dove rimane fino al 1873. Nel 1887, fonda a San Pietroburgo il "Circolo degli acquarellisti russi". In seguito, insegna alla Scuola tecnica di disegno di Tiflis (oggi Tbilisi, in Georgia). L'eccellente padronanza dei procedimenti tecnici della pittura ad acquarello, la precisione dei dettagli e la straordinaria leggerezza nella pennellata, lo rendono famoso e contribuiscono a fare di lui uno dei maestri dell'acquarello: con grande eleganza raffigura interni di palazzi, vedute di città, località della Russia e di paesi dell’Europa occidentale e orientale. Fra i suoi acquarelli, splendidi quelli presenti all'Esposizione Nazionale di Belle Arti, nel 1880 a Torino: Sala da pranzo; La chiesa di San Basilio, il Benigno a Mosca; La villa del principe Voronzov, in Crimea; Il convento di San Giorgio, in Crimea; Bakhcisaraij; Capo San Giorgio presso Balaclava. Suggestivi i paesaggi a olio e acquarello del Caucaso, dell'Armenia, della Georgia, come, per esempio, Convento a Kutais; Il monte Ararat; La via dei calzolari asiatici; Case e bazar tartari; Angolo di case sul gran mercato. La sua tomba si trova nel cimitero cattolico Smolenskoje di San Pietroburgo. Le sue opere sono esposte a Mosca alla Galleria Tret'jakov, a San Pietroburgo nel Museo Russo e a Omsk nel Museo M. Vrubel'.
     
34)
Marco Castellucci
Artista italiano pubblicato da Spirali/Vel
 
"Ho cominciato a dipingere fin da bambino: facevo disegni. Mio padre diceva che avevo talento, e li portava in giro per mostrarli ai colleghi. Fra i suoi clienti, aveva Morandi, cui fece vedere i miei disegni. Morandi gli disse che ero adatto per frequentare il liceo artistico. E da lì ho cominciato a frequentare l'Accademia Clementina di Bologna" [...] (Marco Castellucci Il ritratto della pittura, Spirali/Vel 1993).
     
35)
Mariella Simoni
Artista italiano
 
Nasce a Desenzano (Brescia) nel 1948. Vive e lavora a Parigi e New York. Dal 1975 espone in varie città (Brescia, Milano, Ferrara, Atene, New York, Torino, Bologna, Vienna, Parigi, San Gallo). Nel 1992, partecipa alla mostra Documenta di Kassel. Vari i saggi e gli articoli sulla stampa d'arte internazionale. Mariella Simoni. catalogo delle opere, La Ferme du Buisson, Centre d'Art Contemporain, 1997.
     
36)
Mario Schifano
Artista italiano
 
Artista autodidatta e eclettico, dopo un lungo periodo trascorso nella pittura, s'interessa alla fotografia, al videotape, al cinema e alla televisione
     
37)
Mary Palchetti
Artista italiana.
 
Nasce a Clusone in provincia di Bergamo. Nel capoluogo compie gli studi scientifici, poi studia economia e commercio alla Bocconi di Milano. Le sue passioni sono, oltre la pittura e l'architettura, la danza e lo sci — che insegna in Italia e all'estero — sia da neve sia nautico. Intorno al 1956 ha il primo impatto pratico con l'architettura, partecipando come assistente alla ristrutturazione dell'Hotel Miramare, a Santa Margherita Ligure. Suoi riferimenti culturali diventano dunque tutte le pubblicazioni di arti plastiche e figurative e tutto ciò che riguarda i grandi architetti simbolo (per esempio Frank Lloyd Wright) e il bacino creativo del Bauhaus. Nel 1960 è impegnata con il marito Ascanio Palchetti nella ristrutturazione di un fienile del 1600 a Cortina d'Ampezzo: nasce il Verockay King's Club, che segna un'epoca memorabile per la storia della città. Ideato come grill-piano bar-discoteca (gemellato al King's di St. Moritz) diventa un luogo di culto per la musica anglo-americana, per la moda e per i nascenti stili di vita e negli anni 1961-1975 riunisce famosi personaggi italiani e stranieri. Realizza altri lavori di ricostruzione di interni, tutti pubblicati sulla rivista "Interni". Nel 1968 si trasferisce a Roma e frequenta la facoltà di Architettura, dove conosce Bruno Zevi che, come racconta la pittrice, sarà determinante nella sua formazione e per il suo indirizzo culturale. In questo periodo frequenta Schifano, Turchi, Mambor, Festa e tutto il gruppo della galleria La Tartaruga, artisti spesso ospiti nella sua casa-studio in via Margutta. Si interessa di psicanalisi come processo cognitivo e di filosofie orientali. Nel 1980 torna a Clusone e si dedica alla fotografia, realizzando prima lavori compositivi in studio, poi lavori su carta con collage fotografici; successivamente passa alla pittura con acrilici su tela e su tavola. Il suo lavoro è sostenuto e seguito da Bruno Zevi attraverso uno scambio epistolare. Nel 1994 tiene la prima mostra personale, promossa da Milena Milani, a Cortina d'Ampezzo. La seconda mostra viene organizzata nel 1995 al Centro d'Arte San Vidal a Venezia da Paolo Rizzi, critico d’arte sui quotidiani veneti, che — per l'uso esasperato che la Palchetti fa della bidimensionalità, del cantare del colore e delle sembianze di figure filiformi — nella presentazione ne ha analizzato l'opera tracciando un parallelo, oltre che con Kandinskij, anche con Sebastian Matta. Sue mostre personali vengono allestite, oltre che a Cortina, a Ferrara e a Brisbane, in Australia. Espone poi le sue opere all'interno di mostre collettive a Udine, Ferrara, Padova, Pordenone, Tarquinia e Nizza. L'artista trova però "questo passare da una galleria a un'altra un itinerario deludente, costoso, avvilente". È spesso come il "gioco del gatto con il topo" in cui, ogni tanto, le parti si invertono: il gallerista in cerca della "provocazione" e del "mostro" da mostrare, e l’artista che si fa "mostro" (o mostra). L'ultima mostra risale al 1999-2000, alla Galleria Tiziano di Cortina d'Ampezzo.
     
38)
Massimo Campigli
Artista italiano
 
Si avvicina all'ambiente futurista milanese, più come scrittore che come pittore
     
39)
Michela Favarin
Artista italiana
 
Pittrice, attiva dalgi sessanta agli anni ottanta. Nel 1990 è stata presentata una restrospettiva dal titolo Limdo Art Section, a Cortina d'Ampezzo.
     
40)
Michelangelo Buonarroti
Artista italiano.
 
Sommo artista toscano, pittore, architetto e scultore, che visse fra il 1475 e il 1564. Fra i suoi capolavori si ricordano il Tondo Doni, gli affreschi della Cappella Sistina, i Prigioni e i gruppi delle Pietà.
     
41)
Mimmo Rotella
Artista italiano pubblicato da Spirali/Vel.
 
Mimmo Rotella nasce a Catanzaro il 7 ottobre 1918 e muore a Milano l'8 gennaio 2006. Studia alla Scuola di Belle Arti di Napoli negli anni trenta e successivamente si trasferisce a Roma. Dopo gli inizi figurativi e le prime sperimentazioni, elabora una maniera d'espressione pittorica di matrice neo-geometrica. Nel 1951-1952 è negli Stati Uniti grazie a una borsa di studio della "Fullbright Foundation" di Kansas City, ricevuta prima come studente e poi come artista. Nel 1954, Emilio Villa lo invita a esporre in una mostra collettiva i suoi manifesti strappati. Nel 1961 partecipa, su invito del critico francese Pierre Restany, al gruppo dei Nouveaux Réalistes (Arman, César, Christo, Deschamps, Dufrêne, Hains, Yves Klein, Martial Raysse, Niki de Saint-Phalle, Spoerri, Tinguely, Villeglé). Nel 1963 realizza le prime opere di arte meccanica (Mec-Art), stampando immagini fotografiche su tela emulsionata. Alla fine degli anni sessanta realizza gli artypoplastiques, prove di stampa, colori, percezioni, riportate su rigidi supporti di plastica. Nel 2004 l'università Mediterranea di Reggio Calabria gli conferisce la laurea honoris causa in architettura, la lectio doctoralis del Maestro è intitolata La città dei segni, i segni della città. La sua arte è considerata tra le più innovative del XX secolo, e i decollages (elaborati per la prima volta a Roma negli anni cinquanta) influenzano l'arte italiana e si affiancano alle opere di Fontana, Manzoni, Burri e De Chirico in tutte le collezioni internazionali.
     
42)
Mosè Bianchi
Artista italiano
 
Bianchi ha dipinto ritratti, paesaggi, composizioni dai colori intensi
     
43)
Orfeo Tamburi
Artista italiano
 
Orfeo Tamburi, pittore, nasce a Jesi (Ancona) nel 1910 e muore nel 1994 a Parigi. Frequenta gli ambienti intellettuali romani e parigini
     
44)
Pericle Fazzini
Artista italiano.
 
Nasce a Grottammare (AP), il 4 maggio 1913. Giovanissimo, inizia a lavorare nella falegnameria di famiglia. Intorno al 1929 va a studiare a Roma. Gli anni tra il 1935 il 1938 sono piuttosto difficili. Con il denaro del premio vinto alla quadriennale lo scultore prende in affitto lo studio di via Margutta dove lavora per il resto della sua vita. Si isola dall'ambiente artistico romano, realizzando in solitudine alcuni dei suoi massimi capolavori, come il Ritratto di Ungaretti. Nel giugno 1940 sposa Anita Buy, la scrittrice a cui era da tempo legato, poco dopo parte per il servizio militare. Congedato il 18 settembre del 1943 fa ritorno a Roma, dedicandosi ad una importante scultura appena iniziata allo scoppio della guerra: il Ragazzo con i gabbiani. Pensando a sculture come questa Ungaretti definì Fazzini "lo scultore del vento". Nel 1952 tiene una personale alla Alexander Jolas Gallery di New York, inaugurando un periodo di attività in campo internazionale. Nel 1954 partecipa alla Biennale di Venezia con una personale che gli vale il primo premio per la scultura. L'anno dopo ottiene la cattedra di scultura all'Accademia di Firenze: vi insegnerà per quattro anni, pur continuando a risiedere a Roma. Successivamente insegnerà nell'Accademia di Belle Arti di Roma (1958-1980). Del 1964-65 il bozzetto per un mai realizzato Monumento a Kennedy: doveva essere una grande stele (30 metri di altezza) con tagli e fenditure nel senso della lunghezza che scoprivano, in controluce, il profilo di Kennedy (una prova in dimensione ridotte, successivamente intitolata Metamorfosi e fusa in bronzo, venne donata anni più tardi alla sua città natale Grottammare). Nel 1970 inizia l'avventura della Resurrezione, la grande scultura per la Sala delle Udienze in Vaticano, che per la sua portata storica può essere considerata come il punto di approdo di tutta la sua ricerca. La genesi della scultura è piuttosto lunga: i primi contatti con il Vaticano si ebbero nel 1965, ma la decisione finale arriva solo nel 1972, grazie all'intervento personale di Paolo VI. Il lavoro e la successiva fusione richiesero quasi sette anni, fino all'inaugurazione che avviene il 28 settembre 1977. Cristo emerge da una composizione di elementi naturali, in basso roccia, radici, rami contorti di ulivo, più in alto nuvole e infine un'ampia corona di saette. Durante le ultime fasi di lavorazione (nell'agosto del 1975) l'artista, provato dalla grande fatica, viene colpito da trombosi. La ripresa avviene lentamente e i suoi ultimi anni trascorrono in relativa tranquillità, tra lo studio di via Margutta e la casa costruita a Grottammare presso un bosco di querce secolari. Fazzini si dedica soprattutto ai bronzetti, all'incisione e anche a raccogliere i molti scritti e appunti. Muore a Roma il 4 dicembre 1987.
     
45)
Pietro Gabrini
Artista italiano.
 
(Roma 1856-1926) Allievo di Guglielmo De Santis, pittore romano, Pietro Gabrini incomincia con la pittura storica. Nel 1892, all'Esposizione di Chicago, riceve un riconoscimento con il dipinto L'approdo dí Cristoforo Colombo. In seguito, si dedica alla pittura di genere — paesaggi e marine sopra tutto —, a olio e, predilegendolo, ad acquarello. Entra nella Società degli Acquarellisti Romani, di cui è consigliere tra il 1910 e il 1915. Simultaneamente, si occupa di pittura a soggetto religioso e realizza su commissione dipinti e pale d'altare. Le sue opere sono diffuse tra le regioni italiane, in particolare Lazio e Campania, in Inghilterra, dove la sua pittura è molto apprezzata, e in varie città d'Europa e d'America.
     
46)
Roberto Panichi

Artista italiano.

 

Roberto Panichi (Cuneo, 1937 - Impruneta 2022) è stato uno storico, teorico dell'arte e pittore.
Più di un critico si è interessato dell'attività di Roberto Panichi. Le sue ampie anche se non frequenti esposizioni l'hanno posto con una certa vivacità all'attenzione di molti. Per quel suo modo diretto di entrare nella realtà degli uomini e delle cose; per quel suo modo di porgere, che trattiene, senza tuttavia prevaricare, l'emozione, la sua profonda conoscenza dei mezzi di cui si serve; per quel suo accento di personalissima vibrazione poetica. Impostazione tecnica, dunque, e morale che sta alla base di un discorso che per lui diviene coscienza e modo d'essere.
Non c'è frattura, non c'è rottura in questo suo aprirsi a noi: c'è, anzi, come un umile accostarsi a quelle che sono le realtà anche più semplici del nostro vivere quotidiano. Anche se i volti dei suoi personaggi, i paesaggi, gli oggetti che compongono le sue nature morte si sottopongono tutti a una specie di filtro d'amore che è la somma dei suoi interessi, della sua cultura, della sua preparazione. È, insomma, un operare "distinto": un eloquio nobile del quale senti la caratura, senza sotterfugi e soprattutto con la coscienza di avere una fede nel proprio modo d'essere e di pensare" (Umberto Baldini, 1975).

Estratto dell'intervista di Fabiola Giancotti a Roberto Panichi (Materiale presente su Roberto Panichi. Ciò che resta dell'avvenire. Cinquemila anni di scrittura, a cura di Fabiola Giancotti, Spirali/Vel, 2002).
F.G.:"Come storico, teorico dell'arte e pittore, cosa ha tratto dalle sue ricerche, dalle sue letture, dai suoi itinerari artistici?"
R.P.: "Ciascuna forma d'arte mi ha interessato. Potrei parlare dell'India, o anche di documenti dell'arte preistorica. Quando ci si trova di fronte un documento autentico d'arte, le emozioni sono tante. Nella pittura, gli etruschi sono molto più interessanti. L'Etruria è un mondo affascinante, cui esteticamente sono molto vicino. La pittura etrusca è fatta su intonaco grezzo che è molto simile a quel tipo di lavorazione su carta che faccio io, la loro lavorazione è, come la mia, estremamente larga, non eccessivamente definita... La pittura greca è sparita totalmente, ma rivive in alcune tarde riproduzioni romane. La pittura greca è ormai nel racconto. Questa disciplina si chiama anche archeologia. Occuparsi dell'arte antica fa parte di questa disciplina di studi, e io me ne sono occupato (pubblicando vari scritti) proprio dall'età ellenica in poi."

     
47)
Salvatore D'Addario

Artista italiano.

 

Originario di Ariano Irpino in provincia di Avellino, si trasferisce ad Ancona nel 1953. Inizia ad esporre in varie mostre le sue prime opere fin dal 1970. Nel contempo si dedica alla realizzazione di varie edizioni d'arte per conto di artisti suoi amici tra i quali: Pericle Fazzini, Edgardo Mannucci, Remo Brindisi, Virgilio Guidi, Mimmo Rotella, Umberto Mastroianni e molti altri ancora. Nel 1982 si trasferisce a Camerano (An) e si sposta spesso per frequentare l'ambiente artistico di Roma, con il quale da anni ha rapporti di consuetudine.
In coerenza con la sua formazione, D'Addario è stato attratto in maniera crescente dalle suggestioni della materia su cui interviva con mentalità tecnologica, non escludendo un interesse architettonico che evidenziava attraverso installazioni di scultura.

     
48)
Sandro Trotti

Artista italiano

 

Sandro Trotti è nato a Monte Urano (AP) nel 1934. Trasferitosi a Porto San Giorgio con la famiglia, comincia a disegnare. Nel 1949 è a Roma e si iscrive al Liceo Artistico di Stato, dove si diploma nel 1953. Frequenta Domenico Purificato, allora assistente di Capogrossi, suo professore di Liceo; Pericle Fazzini e Sante Monachesi, suoi coetanei e Corrado Cagli. Conosce casualmente Luigi Montanarini, futuro direttore dell'Accademia di Belle Arti di Roma; fra i due nasce una lunga ed intensa amicizia.
Trotti, in questo periodo, si interessa a Matisse e ai cubisti; la sua pittura è fortemente indirizzata allo studio del colore intenso come struttura compositiva del quadro, in cui cerca di conciliare una visione sensuale della realtà con un linguaggio plastico che lo trasfiguri. I suoi temi sono fino al 1949 gli argani, le mucche e le donne.
Nel 1958 realizza esperienze fotografiche con Alberto Grifi sulla simultaneità del gesto pittorico, da cui derivano gli olii astratti su vetro e su cellophane, in cui il pittore ricerca la contemporaneità di pitture diverse su piani diversi. Nel 1965 la serie delle grandi tele astratte ad olio si arricchisce di materia intrecciata, battezzata da Emilio Villa "crates", in cui la ritmica segnica prepara l'orditura strutturale dell'intervento cromatico.
Nel 1974 Durante un soggiorno estivo a Porto San Giorgio, Trotti comincia a disegnare le mucche, sul tema già trattato negli anni precedenti e a rielaborare il tema degli argani, che trovano il proprio ritmo in fantastici equilibri spaziali. da questo momento in poi la sua poetica trova nuova linfa nelle ricerche cromatiche applicate ai ritratti di donne e ai nudi.

     
49)
Saverio Ungheri

Artista italiano.

 

Saverio Ungheri (1926-2013) nasce a Rizziconi (Reggio Calabria).
Si diploma all'Accademia di Belle arti di Roma nel 1950. Comincia già dagli anni cinquanta a produrre e esporre numerosi dipinti, affreschi, decorazioni e sculture pulsanti.

     
50)
Silvestro Lega
Artista italiano.
 
(Modigliana, Forlì 1826 - Firenze 1895) Suo padre, di ricca e nobile famiglia, sperpera tutto in speculazioni economiche. Silvestro è il terzo di ventitré fratelli (nati da due matrimoni del padre). Nel 1843, il giovane pittore parte per Firenze e s'iscrive all'Accademia. È allievo di Servolini, Carzonini e Bezzoli. Dopo tre anni, perfeziona i suoi studi con Luigi Mussini. Incomincia con i ritratti e con la pittura storica del Risorgimento. Nel 1861 si avvicina ai Macchiaioli di cui sarà un rappresentante importante, sopra tutto del tardo movimento. Nel suo studio di Pergentina, i Macchiaioli si riuniscono per alcuni anni. La sua attività prosegue, anche con la ricerca di nuove gradazioni tonali, fino al 1885. Poi, ormai malato e quasi cieco, si ritira a Gabro.
     
51)
Sofonisba Anguissola
Artista italiana.
 
Sofonisba Anguissola (Cremona 1535 ca - Palermo 1625), nata da una famiglia nobile ma di scarse risorse economiche, in un'epoca in cui le donne, salvo rari casi, non esercitavano una professione, visse alla corte di nobili e di re e fu notissima per la perfezione e la bellezza della sua arte. Invitata a istruire nella pittura Isabella, la giovane moglie di Filippo II di Spagna, soggiornò alla corte reale di Madrid. Il matrimonio con il nobile Fabrizio Moncada la portò poi in Sicilia e, alla scomparsa del marito, avvenuta in circostanze mai chiarite, si sposò in seconde nozze traferendosi prima a Genova, poi, ancora, a Palermo. Qui morì, ultranovantenne. Costante riferimento per molti artisti del Cinquecento e Seicento, non ultimo il pittore Van Dyck, famoso per i suoi ritratti.
     
52)
Susan Sartarelli
Autrice di articoli pubblicati dalle riviste Spirali.
 
Laureata in Arte pratica e Storia dell'arte alla Denison University (Granville, Ohio, USA), Susan Sartarelli consegue nel 1982 il Master of Fine Arts in pittura. Nel 1982 è consulente artistica alla libreria de la Muer (Lima, Perù). Nello stesso anno vengono pubblicati due suoi monotipi nella Gnosis Anthology of Contemporary American and Russian Literature and Art, Gnosis Press, New York. Dal 1985 al 1990 lavora come scenografa al Time and Space Ltd. Theatre di New York.
Attualmente Susan Sartarelli insegna pittura e disegno alla New School di Roma.
Dal 1983 espone le sue opere in tutto il mondo.
     
53)
Tiziano Vecellio
Artista italiano.
 
     
54)
Tommaso Russo
Artista italiano.
 
Nato a Salandra (Matera) nel 1954, vive e lavora a Milano e a Torino.
     
55)
Vannetta Cavallotti
Artista italiana.
 
Cavallotti è nata a Palermo nel 1940 da padre siciliano e da madre piemontese. Ha pochi mesi di vita quando la famiglia si trasferisce a Torino; qui vi compie gli studi e frequenta i corsi al Liceo Artistico. L'interesse all'arte e alla cultura, specie teatrale, gli viene anche dall'essere nipote di Lucio Ridenti, personaggio importante della cultura italiana tra le due guerre, fondatore e direttore della rivista "Dramma", nonché scrittore e mecenate per la grande frequentazione con pittori e musicisti e drammaturghi. Dopo un lungo periodo di studio e di indagine sperimentali sul linguaggio e sulle tecniche, si trasferisce ad Alessandria dove, nel 1976, presso la Casa della Cultura tiene la sua pima personale. Comincia così la sua attività espositiva nutritissima e feconda sia di personali sia di collettive come attesta il suo itinerario espositivo, nonché i giudizi della critica documentati da una già ragguardevole bibliografia.
     
56)
Vincenzo Accame
Artista italiano pubblicato da Spirali/Vel.
 
Pittore e scrittore, inventore della "scrittura visiva", è vissuto a Milano, occupandosi di arte e di letteratura. Ha presentato la sua "scrittura visuale" in qualche dozzina di mostre personali, a partire dalla fine degli anni sessanta e in varie centinaia di collettive in Italia e all'estero. Tra le opere teoriche o storiche sulla scrittura: Il segno poetico (2a ed. ill., Spirali 1981) e Quale segno (Archivio Nuova Scrittura 1994), cui vanno aggiunti numerosissimi interventi, articoli, presentazioni. Intensa la sua attività di traduttore di poesia francese, in particolare di Alfred Jarry, a cui ha dedicato anche due monografle (1974 e 1993). Oltre ai molti volumi di scrittura visuale, tra cui Ricercari (1968), Prove di linearità (1970) e Luoghi linguistici (1989), ha pubblicato anche un'antologia della Poesia francese del Novecento (Bompiani 1986), Tendenze dell'arte oggi (Fabbri 1981).
     
57)
Vincenzo Cabianca
Artista italiano.
 
Verona 1827 - Roma 1902 Nel 1842 è allievo di Giovanni Caliari presso l'Accademia Cignaroli di Verona. Nel 1845 s'iscrive all'Accademia di Venezia. Nel 1853 si trasferisce a Firenze, frequenta gli artisti del Caffè Michelangelo, si affianca a Telemaco Signorini e contribuisce alle prime sperimentazioni della pittura di macchia, da cui i Macchiaioli. Lo si ritrova poi a Viareggio e a La Spezia, a Parma e, infine, a Parigi e a Roma, dove si stabilisce nel 1870. Qui è socio fondatore della Società degli Acquarellisti. Nel 1885, aderisce all’associazione “In Arte Libertas”. Lavora intensamente con la tecnica dell'acquarello fino al 1893, anno in cui è colpito da paralisi. Vari i musei in Italia (Roma, Firenze, Milano, Verona) e all'estero D. Durbé, Vincenzo Cabianca, De Luca, Roma 1977 M. Repetto Contaldo, Vincenzo Cabianca, Verona 1986
     
58)
Viviana Nicodemo
Autrice di libri pubblicati da Spirali
 
Milanese, dopo gli studi classici si diploma attrice presso la Civica Scuola d'Arte Drammatica Piccolo Teatro di Milano. L'esordio nel teatro di prosa è con M. Navone, M. Mezzadri, N. Garella, G. Sepe, S. Sequi, A. Zucchi, N. Mangano, W. Pagliaro. Dal 1995 si occupa di Arti visive partecipando a mostre fotografiche e d'arte contemporanea, tra cui Hic et Nunc a cura di A. Bertani con l'installazione Asclepiei. Appassionata di poesia, ha fatto letture di numerosi poeti, tra cui Dante, Rilke, Bachmann, De Angelis.
     











 
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