The Second Renaissance
     
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1)
Arte e invenzione. La scrittura
Libro d'arte illustrato a colori con tavole d'autore.
 
"Per quanto riguarda la pittura, avendo fatto il redattore di terza pagina, avevo teorizzato alcuni anzi molti movimenti artistici che nascevano dal dopoguerra, specialmente le ricerche degli astrattisti. In questi esercizi che facevo c'era il filtro dell'informale, c'era il filtro delle ricerche, con una certa incoerenza. Nella pittura mi è successo appunto di dipingere, con incoerenza, a seconda degli umori, delle sollecitazioni, delle ricerche che si facevano in quel particolare periodo. Però queste cose io le buttavo in cantina, sino a che non è arrivato Armando Verdiglione il quale mi ha fatto capire che potevo essere un minimo esempio dell'intellettuale di periferia che, delineato, ma proprio in modo marginale, in questo movimento del rinascimento, può saldare in un unico concetto, in un'unica colorazione tutte le specie, tutti i generi, quindi la poesia, la narrativa, il giornalismo, l'arte, la scultura". Enzo Nasso
     
2)
Artisti d'Europa
Collana d'arte
 
In questa collana, cataloghi d'arte con contributi critici
     
3)
Il bello della differenza
Catalogo a tiratura limitata (3000 copie), numerato e firmato dall'artista Saverio Ungheri.
 
Quella di Saverio Ungheri è un'impossibile terza avanguardia. L'avanguardia che può sorgere dalla lettura della sua esperienza. L'avanguardia che non può più essere né presentarsi, e nemmeno enunciarsi, come avanguardia. Atto inaugurale. Atto assoluto. Arbitrario e di qualità. Saverio Ungheri interroga le avanguardie. E le legge. Saverio Ungheri interroga la pittura, la scultura, l'architettura, le altri arti, le invenzioni. E non le rappresenta. Le legge. Non è solo arte. Non è solo invenzione. È poesia dell'arte e dell'invenzione. È la scrittura di questa poesia. [...] Saverio Ungheri, maestro mediterraneo e europeo, può affidare la bella lezione di Leonardo al terzo millennio. (Armando Verdiglione)
     
4)
Il ritratto della pittura
Catalogo delle opere di Marco Castellucci.
 
In questo catalogo 50 acquarelli fotografati a colori di Marco Castellucci con testi inediti dell'artista, di Armando Verdiglione e Sergio Dalla Val.
     
5)
L'acquerello di Dio
Catalogo delle opere di Marco Castellucci.
 
     
6)
L'arte

Catalogo delle opere di Enzo Nasso.

 

Il dispositivo intellettuale, in cui ciascuno trova il suo statuto, trae le cose, parlando, narrando, facendo, scrivendo, alla qualità. Per Enzo Nasso, regista unico, molto più che giocatore, per nulla prestigiatore, gli effetti della qualità, cioè la verità e il riso, sono tanto irrinunciabili quanto insignificabili. A essi si rivolge il suo testo. A essi si rivolge la sua vita, cioè la sua parola. Enzo Nasso si trova in statuti differenti e vari a seconda dei dispositivi narrativi e scritturali che s'instaurano: giornalista, vignettista, novelli ere, pittore, scultore, cineasta, romanziere, artista, poeta, promotore e sponsor di uomini e donne d'ingegno, educatore di grandi maestri. Enzo Nasso è scrittore. Scrittore dell'esperienza. Scrittore della vita. Scrittore dell'esperienza di vita, che è la parola originaria. Scrittore dell'arte e dell'invenzione, del romanzo, del cinema, del teatro, della pittura, della scultura, della narrazione. Enzo Nasso non va qualificato come romanziere o come artista o come giornalista o come poeta o come cineasta, ma come scrittore del romanzo, dell'arte, della poesia, del cinema, del giornalismo. Scrittore intellettuale. L'intellettuale. Enzo Nasso dà un contributo essenziale alla civiltà. Leggete le opere che sono contenute in questo libro d'arte. Qualsiasi ricordo questa o quella riproduzione vi evochi è fuorviante. Queste opere non costituiscono il ricordo dell'arte, ma la sua scrittura e la sua lettura. Gli smalti, i corazzieri cui rispondono le filastrocche, i collages, i decollages, i ritratti, le sculture: ciascuna cosa si scrive procedendo dall'ironia e dalla sua variante, la satira, per trovare come, con la firma e per la via stessa del nome, il corpo e la scena si combinano nella cifra, intersezione del simbolo e della lettera. Oltre il virtuale.

     
7)
L'Italia nella pittura
Catalogo delle opere di Alessandro Taglioni.
 
Dal disegno procede il colore, condizione dell'arte e dell'invenzione, condizione della scrittura del paesaggio d'Italia. L'Italia nella pittura. L'Italia della pittura. L'Italia come pittura. La pittura come scrittura. Scrittura della parola originaria. Qualità della pittura. Qualità d'Italia.
     
8)
L'ora della lucertola
Catalogo delle opere di Mimmo Rotella.
 
A. V.: Lei fa una mostra dopo l'altra, in vari paesi. Anche nella vita, nell'impostazione della giornata fa varie cose. La Sua opera, secondo me, interessa anche gli scrittori, i filosofi. Non solo i critici d'arte, che magari hanno i loro schemi, giusti, non giusti, adeguati, non adeguati. Interessa i filosofi e gli scrittori di tutto il mondo. M. R.: Non lo so: è come un miracolo creare questi messaggi così attuali. Il novanta per cento degli intellettuali non capisce che l'arte è messaggio.
     
9)
L'uomo, il giardino, la luce

Catalogo d'arte di Antonio Vangelli.

 

"La scuola romana? La scuola europea? Oppure la scuola del Mediterraneo? Antonio Vangelli è stato, da solo, bottega, dispositivo. E ciascuna volta ha trovato interlocutori. Per fare. Per dipingere. Per scrivere. Per comunicare. Senza riserve né mediazioni. Senza compromessi né risentimenti. Senza affanni né indugi".
Vengono qui raccolte opere inedite del più giovane degli artisti della leggendaria Scuola di Roma, accompagnate da testi critici che ne raccontano la forza espressiva: una pittura libera, che celebra la vita e un avvenire per nulla affetto da negatività o da positività.
Dalle sue tele, di cui Mario Luzi coglie la "freschezza, la gravità e l’innocenza", emergono il ritmo, la danza e il tratto elegante della poesia.
Il gioco e l'invenzione corrono, fra il corpo e la scena, lungo la fiaba, il racconto, la poesia, l'apologo, la parabola, la scrittura. Antonio Vangelli si sente investito di una missione civile, elaborando, integrando, scrivendo ciascuna cosa, in una rarefazione linguistica scandita in direzione dell’unicità del suo caso.

     
10)
La galleria del tempo

Libro d'arte illustrato a colori con tavole d'autore.

 

Scrivere e non descrivere, con penna leggera fatta di piume
Dopo avere sperimentato diverse fasi artistiche, dalla pop art alla pittura concettuale, Alfonso Frasnedi approda a una nuova forma di "arte intellettuale", slegata da ogni rappresentazione. L'opera pittorica non deve parlare, ma "comunicare con il silenzio", deve "scrivere e non descrivere, con penna leggera fatta di piume". La carica espressiva dell'opera è affidata al colore "intenso, saturo, protagonista in modo definitivo".
In molti hanno scritto sulla pittura di Frasnedi, da Renato Barilli a Catherine Millet, e le sue opere sono state esposte in diverse mostre personali in Italia e all'estero, e nell'ambito di esposizioni collettive tra le più rappresentative, come la Biennale di Venezia, la Galleria d'Arte Moderna di Bologna e, sempre a Bologna, ad Arte Fiera.
Questo volume raccoglie le opere della piena maturità artistica di Alfonso Frasnedi: la sua produzione pittorica, iniziata negli anni cinquanta, ha attraversato cinque decadi, cinque epoche, ciascuna delle quali caratterizzata da mode e avanguardie artistiche.
Nella sua apparente semplicità, l'arte di Frasnedi presenta livelli di lettura molteplici, contraddittori: sono proprio questi contrasti dialettici a rendere vive le sue opere, offrendo allo spettatore continui spunti di riflessione.
Una pittura, quella di Frasnedi, da ascoltare più che da vedere.

     
11)
La materia della luce
Catalogo delle opere di Mary Palchetti.
 
La domanda insidiosa (dei momenti d'inerzia) se la pittura abbia ancora un senso o, di più, se un lavoro fatto in isolamento abbia ancora una possibilità di essere letto (fuori dai circuiti mediatici) vale solo nel momento in cui crollano la motivazione e la spinta emozionale che la determina. (Mary Palchetti) Sono stata testimone di un'avventura durata lungamente, da Cortina a Roma, anche attraverso l'architettura, gli incontri con Bruno Zevi, le prime mostre personali, i testi critici sulla sua pittura. Quell'espressionismo astratto (come Mary Palchetti lo definisce) che si serve di tutto, fotografie, segni, colori, forme, macchie, residui di materiali, insistenze surreali, spessori, memorie poetiche, emozioni, un diario simbolico esistenziale, che si dipana giorno dopo giorno, e che è diventato indispensabile per sopravvivere, per dare un senso al tempo che passa. (Milena Milani)
     
12)
La scrittura del volo

Catalogo delle opere di Günther Roth.

 

La produzione di Günter Roth s'incentra oggi sulla scultura, luogo elettivo in cui portare a compimento un nuovo originalissimo gesto di plasmazione della forma. Proprio per la sua originalità e varietà, l'opera di Günter Roth è apparsa il pretesto ideale per divagazioni - su quella che chiamiamo "arte" senza poterne dare una definizione conclusiva - consistenti in acuti, non di rado provocatori, confronti tra culture d'immagini di varie parti del mondo e di epoche diverse.
Il contributo dei creatori occidentali è qui chiamato a interloquire con quello dei cosiddetti Primitivi e con il linguaggio dell'Art brut, l'arte che si oppone alla cultura del logos esclusivo con la sua grezza ingenutià;un tempo considerata non-arte dalla critica, oggi se ne riconosce l'imprescindibile validità.
Nel libro la parte scritta, a mo' di "colonna sonora", accompagna una scelta d'immagini che indicano un modo nuovo, insolito, d'intendere l'arte come quel viaggio che permette di vedere l'immaginazione immaginando di vedere.
La forza originaria dell'invenzione, che non è semplice effusione o diletto, non rientra nella sfera dell'utilità, è gratuita, perché attiene alla gratia: questo libro prova che, senza, non potremmo vivere.
(Francesco Saba Sardi)

     
13)
La scrittura della luce
Catalogo delle opere di Saul Fontela.
 
     
14)
Necessità dell'anatomia

Libro fotografico di Viviana Nicodemo.

Fotografie artistiche in bianco e nero
Testi poetici di Milo De Angelis, Mariella De Santis e Duilio De Rui.
Testo introduttivo di Armando Verdiglione.

 

Viviana Nicodemo non vi presenta il peso dei ricordi, né vi consegna il carico delle rappresentazioni, non vi costringe a scegliere — ponendoli dinanzi a voi — fra il bene e il male per un'economia della morte sotto il regno dell'idealità. Voi avete dinanzi la gradazione della luce: e siete in grado di ascoltare. Viviana Nicodemo instaura il vero e proprio dispositivo di ospitalità già come dispositivo di ascolto. Le sue opere si lasciano ascoltare e non vedere.
(Armando Verdiglione)

     
15)
Paesaggi e ritratti dell'acquarello
Catalogo delle opere di Marco Castellucci.
 
Paesaggi e ritratti dell'acquarello è il catalogo delle opere di Marco Castellucci pubblicato in occasione della mostra personale realizzata nella Librerie-Galerie-Université de La deuxième renaissance, Ginevra, nei primi del 1995.
     
16)
Pittura come scrittura
Catalogo delle opere di Vincenzo Accame.
 
Lo spazio tra parola e immagine si sta rivelando da tempo come luogo della ricerca artistica tra i più fertili. In questi ultimi decenni, infatti, all'insegna della "scrittura" si sono sviluppate ricerche che hanno aperto prospettive impensabili, proprio mentre la pittura è sempre più incline a riflettere se stessa, rinunciando a quell'ottica di proiezione che aveva preso le mosse con Marcel Duchamp e con le avanguardie del primo Novecento. Il presente volume è stato presentato ai lettori in occasione della mostra "Pittura come scrittura", realizzata al Museo Villa Borromeo, tra il 14 marzo e il 15 aprile 1998.
     
17)
Roberto Panichi

Libro d'arte a cura di Shen Dali, Dong Chun.

 

"L'ars nova di Roberto Panichi dispone di un proprio ricchissimo entroterra, identificabile nella novità inesauribile della prodigiosa presenza di Masaccio". Con queste parole Vittorio Vettori celebrava la fiorentinità di Roberto Panichi, che ha esposto le sue opere anche presso Palazzo Vecchio a Firenze. Ars nova proviene da un atto di rinnovamento, che si distingue dai novismi delle numerose neoavanguardie.
Nelle sue tele a olio, alcune di grandi dimensioni, la materia è sapientemente trattata nelle sue variazioni cromatiche, nelle sue velature misteriose, nella sua complessità stratificata e insieme dinamica, in funzione della figura, della forma.
Una delle prime intuizioni di Roberto Panichi concerne la forma nel tempo, la forma che resiste nel tempo, tanto che l'idea di forma si coniuga con l'idea di archeologia. Panichi la chiama "immagine archeologica", una situazione estetica nuova, di sapore rinascimentale, in quanto molti suoi dipinti recano il fascino della civiltà grecoromana.

     











 
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