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Edelio Tomasi
La donna di pietra
Collana:
Romanzi
pp 320 25,00 €
Anno pubblicazione: 2002
ISBN: 9788877706096
Romanzo di Edelio Tomasi. |
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Il secondo capitolo di una saga avvincente ambientata nell'antico Egitto
L’amore fra un uomo e una donna, rimasto incompiuto undicimila anni fa in Egitto, a causa della scomparsa di Atlantide, reclama nuova vita e compimento oggi, incarnandosi nei protagonisti di questo libro. Alcuni giovani e alcune fanciulle compiono un viaggio da Baghdad al Cairo durante il quale ritrovano un antico manoscritto che narra la fine del regno di Atlantide e il tragico amore di El’cea, ultima sua regina, per il comandante Apherès. Per evitare la scomparsa del popolo, la regina si era offerta in sacrificio agli dei. Il manoscritto svela l’enigma della singolare attrazione che il giovane Gia’far sente per la Donna di pietra, la Sfinge, e i motivi per cui egli entra nella piramide alla ricerca di antichi sarcofaghi mai rinvenuti. Cosa riveleranno una volta aperti? Per chi si compirà l’amore? Il nuovo romanzo di Edelio Tomasi riprende i misteri e le ambientazioni dell’antico Egitto che caratterizzano la sua ricerca di scrittore e rendono la trama narrativa avvincente e ritmata. |
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Da Baghdad al Cairo, attraverso Aleppo, si snoda il viaggio, irto di prove e di ostacoli, intrapreso dal giovane arabo Gia'far, figlio di un filosofo, per andare incontro al proprio destino, spinto da un presagio d'amore per la Donna di pietra, che gli farà perdere il senno.
L'enigma del viaggio è custodito nelle pagine di un antico manoscritto, che narra la fine del regno di Atlantide e il tragico amore di Elc'ea, ultima sua regina, per il comandante Aphères. Per evitare la scomparsa del popolo, la regina deve offrirsi in sacrificio agli dei ma, undicimila anni dopo, il suo amore incompiuto reclamerà nuova vita, incarnandosi in Gia'far. Ullaya, A'isha, Elc'ea, la Sfinge: cangianti le maschere del femminile nell'avventura di Gia'far; vagabondi i nomi che gli consentono questo amore custodito nel silenzio dei millenni. Nel romanzo, maschere, donne, nomi immortali: senza più le Parche che diano filo alla vita, per poi reciderla. Ricco di materiale clinico, questo romanzo esplora l'amore e la sessualità, senza colpa e senza pena, e conclude che le cose ambiscono a compiersi in modo originario. Mille e diecimila anni diventano l'istante di luce eterno in cui le cose s'intendono e non finiscono. |
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