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Massimo Meschini
La scienza della parola. Dalla psicanalisi alla cifrematica
Collana:
l'alingua
pp 332 15,49 €
Anno pubblicazione: 1992
ISBN: 8877703512
Saggio di Massimo Meschini. |
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Questo libro è uno strumento per quanti, studiosi e curiosi, vogliano conoscere gli elementi essenziali del percorso storico della psicanalisi in Italia e in Europa.
Perché la psicanalisi è stata accolta in Europa solo se convertita al regime psicoterapeutico e alla finalità curativa propria all'ordine medico-psicologico? Perché Freud è stato respinto dal nazismo, dal fascismo, dal comunismo e dalla religione cattolica? Perché in Italia Mussolini, Gramsci e Gemelli si sono trovati d'accordo nel condannare la "scienza nuova", considerandola una teoria che metteva pericolosamente in questione le credenze ideologiche del ventesimo secolo? Una traversata storica e teorica degli scritti degli epigoni di Freud in Europa (Jung, Adler, Ferenczi, Klein, Anna Freud e la egopsychology) precisa la progressiva maternizzazione della pratica che ha ricondotto la psicanalisi alla psicoterapia. Una lettura inedita della storia culturale d'Italia, dai primi del Novecento a oggi, ritrova i pregiudizi scientisti, ideologici e religiosi per cui la psicanalisi è stata respinta come scienza e convertita al regime dello psicofarmaco. La fine delle ideologie, l'importanza dell'Europa, la crisi dei partiti, il sorgere di una nuova sensibilità per la legge, l'etica e la politica nella città, l'esplodere del regionalismo in un'oscillazione tra internazionalismo e provincialismo: questi alcuni elementi del contesto in cui esce questo libro, un'indicazione di come e dove reperire i fili della ricerca che, con una lettura inedita di Freud, Lacan, Verdiglione, specifica il progetto e il programma della psicanalisi del secondo rinascimento: la cifrematica. |
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Apertura
1 – LA PSICANALISI IN ITALIA
1.1. La provincia Italia e il rifiuto della psicanalisi
- 1.1.1. Approcci
- 1.1.2. Lombroso e l'uomo di genio
- 1.1.3. Morselli, il positivista
- 1.1.4. Weiss, "avis rara"
- 1.1.5. David e il pregiudizio psicoterapeutico
- 1.1.6. Il fascismo e la difesa della razza
- 1.1.7. Lo jungomarxismo
- 1.1.8. Il pensiero debole e il luogocomunismo
1.2. Psicanalisi e religione cattolica
- 1.2.1. Gemelli. Il pregiudizio religioso e scientista
- 1.2.2. Ancona e il recupero morale della psicanalisi
1.3. Benussi e la suggestione
- 1.3.1. Lo sperimentalismo contro l'arte della parola
- 1.3.2. La traumatogenesi
- 1.3.3. Il pregiudizio scientista
- 1.3.4. L'incapace e la reminiscenza
1.4. Musatti e lo sperimentalismo
- 1.4.1. Transfert e suggestione ipnotica
- 1.4.2. L'inconscio sostanza
- 1.4.3. Psicoterapia del mostro e credenza nell'incapace
- 1.4.4. Il plagio benefico
- 1.4.5. Perché la psicanalisi non è una psicoterapia
- 1.4.6. Conformazione professionale e ortodossia
1.5. Fornari, il codificatore
- 1.5.1. L'analisi coinematica
- 1.5.2. Il tribunale del popolo contro gli eccessi di Freud
- 1.5.3. Contro Lacan
- 1.5.4. Psicanalisi e accademia
- 1.5.5. Lo jungokleinismo
2 – DALLA PSICANALISI ALLA PSICOTERAPIA
2.1. Adler e la psicologia del controllo sociale
- 2.1.1. L'inferiorità d'organo e la pulsione aggressiva
- 2.1.2. La volontà di potenza
- 2.1.3. Lo stato terapeutico e la psicologia sociale
2.2. Il transfert di Ferenczi
- 2.2.1. Ferenczi, il figlio
- 2.2.2. L'invenzione della clinica psicanalitica
- 2.2.3. La terapia attiva
- 2.2.4. La psicoterapia del padre materno
2.3. Jung contro Freud
- 2.3.1. Jung, il romantico
- 2.3.2. Il diavolo sul lettino
- 2.3.3. Il carteggio Freud-Jung
- 2.3.4. Jung e la corruzione sessuale
- 2.3.5. Jung, l'orientalista
- 2.3.6. Gli archetipi contro la parola
2.4. Il trionfo della psicoterapia
- 2.4.1. La psicanalisi e il nazismo
- 2.4.2. La psicoterapia dell'Asse Roma-Berlino
- 2.4.3. La psicoterapia nel dopoguerra
- 2.4.4. La psicoterapia in Italia
3 – DALLA PSICANALISI ALLA CIFREMATICA
3.1. La questione Lacan
- 3.1.1. Lacan e il ritorno a Freud
- 3.1.2. Dalla scomunica allo scioglimento
- 3.1.3. La psicanalisi e la questione intellettuale
- 3.1.4. Il transfert, il desiderio dell'analista e il soggetto supposto sapere
- 3.1.5. Il lacanismo e la psicoterapia postmoderna
3.2. Verdiglione e l'affaire della parola
- 3.2.1. L'incominciamento
- 3.2.2. Il debutto
- 3.2.3. La psicoterapia contro Verdiglione
- 3.2.4. La reazione all'affaire
- 3.2.5. Mediotanasia
- 3.2.6. La nuova intolleranza
3.3. Elementi di dizionario
- 3.3.1. Padre
- 3.3.2. Nome
- 3.3.3. Senso
- 3.3.4. Equivoco
- 3.3.5. Figlio
- 3.3.6. Sapere
- 3.3.7. Transfert
- 3.3.8. Tempo
- 3.3.9. Madre
- 3.3.10. Altro
- 3.3.11. Sembiante
- 3.3.12. Relazione
3.4. La droga di Freud
- 3.4.1. La buona sostanza e l'incapace
- 3.4.2. Freud e la cocaina
- 3.4.3. La farmacia di Platone
- 3.4.4. I giovani e il disagio
3.5. Il transfert della parola
- 3.5.1. Il funzionamento della parola
- 3.5.2. Il transfert ipnotico-catartico e la credenza nel plagio
- 3.5.3. Jung e la morale dell'archetipo
- 3.5.4. Freud e l'invenzione del transfert
- 3.5.5. Anna Freud contro il padre
- 3.5.6. La nevrosi da transfert
- 3.5.7. La questione del controtransfert
- 3.5.8. Verdiglione e l'abuso del transfert
3.6. L'amore e il mito del padre. La sessualità e il mito della madre.
- 3.6.1. Don Giovanni e Casanova
- 3.6.2. Freud e il mito del padre
- 3.6.3. Il discorso isterico e l'amore del padre
- 3.6.4. Il discorso ossessivo e l'amore del figlio
- 3.6.5. L'amore e l'odio da transfert
3.7. La terapia, arte della parola
- 3.7.1. Il sintomo e la terapia
- 3.7.2. Il corpo e la scena
- 3.7.3. La terapia e l'infinito della parola
- 3.7.4. La terapia e la formazione
3.8. Il disagio e la salute
- 3.8.1. Il disagio e l'Aufhebung
- 3.8 2. La salute e il piacere
- 3.8.3. La tanatofilia contro la clinica della parola
- 3.8.4. Purismo e corruzione nella politica italiana
3.9. L'impresa clinica e l'infinito della parola
- 3.9.1. La medicina scientifica
- 3.9.2. L'associazione psicanalitica
- 3.9.3. La gnosi psicoterapeutica
- 3.9.4. L'analisi e la clinica
- 3.9.5. Il pericolo dell'Altro
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articoli apparsi sulle riviste edite da Spirali |
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siti di riferimento |
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