|
|
Jean-Toussaint Desanti
Le trappole della credenza
Collana:
l'alingua
pp 292 15,49 €
Anno pubblicazione: 1988
ISBN: 8877702257
Saggio di Jean-Toussaint Desanti. |
|
Militante, accademico, logico matematico, saggista, e sopra tutto filosofo, Jean‑Toussaint Desanti offre qui – con semplicità – un'opera di pensiero e di etica, procedendo da un'analisi rigorosa delle trappole della credenza, senza ripiegare per esempio sulla facile dicotomia ottimismo‑pessimismo.
E risalta quanto non si può affatto ricondurre a un senso, a un sapere dato. In una scrittura leggera e intelligente, che s'innalza sul lungo esercizio logico e linguistico. In una lettura della storia attuale, che costituisce una grande lezione di vita.
Come (e forse, per alcuni aspetti, più che) gli altri precedenti dello stesso autore, questo libro ha destato un enorme e qualificato dibattito in Francia. In Italia Desanti ha partecipato a congressi, ha pubblicato Il filosofo e i poteri (Spirali 1981). Questo libro – costruito come una lettera di risposta alle due lettere di Maurice Clavel e alla lettera di Bernard‑Henri Lévy (qui pubblicate) – si rivolge a un pubblico certamente più ampio di quello degli addetti ai lavori. |
|
Prefazione
Preludio
Risposta alla seconda lettera
I - Credere e far credere
II - Il luogo del far credere
III - La scena dell'Altro
A. Il "visibile" diventa "invisibile"
B. "Essere insieme" e parlare "in nome di"
C. Struttura e dinamica del campo simbolico-carnale
D. Il rafforzamento
IV - La scena dove si nasce filosofi
A. Dalla "selvaggeria" alla "cultura"
B. La situazione filosofica
V - Dal partito preso etico all'impegno "politico"
A. Il prete, il militare e l'ergastolano
B. A che proposito questo discorso
C. Segnali di assassinio
D. Il corpo incompleto
E. L'arma e il male
F. Essere "solidale"
VI - Lo stato di filosofo
A. Tra le cose secondo i segni
B. L'estraneità di un testo
C. L'Altro nel testo
D. La marca vuota
E. Una lingua nella lingua
VII - Il pensiero prigioniero
A. Di alcuni proverbi
B. La doppia vita di un "clandestino"
C. Di un "mondo recondito" che colora il "mondo"
D. La reciprocità nella fiducia
E. Il quasi-mondo della reciprocità
F. L'essenza bastarda e il delirio della parola vera
G. Un "altro" quasi-mondo: il campo riflessivo
H. Lo stornamento
I. Frontiera e cattura
A guisa di conclusione
Risposta alla prima lettera
|
|
|
|
|
|
|