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Jean-Pierre Faye
La ragione narrativa. La ragione dell'Altro. Linguaggi totalitari. Critica dell'economia narrativa II
Collana:
l'alingua
pp 582 23,24 €
Anno pubblicazione: 1992
ISBN: 887770327X
Saggio di Jean-Pierre Faye. |
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In questo libro Jean-Pierre Faye compie una riscrittura della storia della filosofia, cogliendo, nella sua vasta produzione letteraria, i nodi di un unico racconto. |
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Per inventare la filosofia, il filosofo eracliteo e omerico varcava il mare Egeo. Poi, la filosofia scolastica tentò di cancellare la forza di narrazione dal suo perpetuo viaggio. Ma la svelano, in Spinoza e in Nietzsche, alcune sorprendenti notazioni. La filosofia non interroga il racconto. Ma i campi narrativi gravitano attorno alla filosofia. Il movimento ebraico della Aggadah chiama la filosofia greca a rendere conto... Con la filosofia medievale, ebraica, araba, latina, che rende possibili il Rinascimento e la rivoluzione scientifica europea, nonché l'invenzione dell'etica e della società dei diritti. La temibile regressione della filosofia, intorno al "formidabile choc heideggeriano" del 1934-35, esige una radicale trasformazione di approccio filosofico. Importa intendere quanto fu raccontato e riportato, con una grandiosa tecnica di dissimulazione volta a mascherare cosa avvenne in Europa, dal 1933 al 1945, con un lungo gioco a nascondino e di ridescrizione che identifica con il nichilismo una narrazione filosofica apertasi a Atene con "l'ipotesi della libertà" |
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Prefazione all'edizione italiana
Premonizione italiana
Lettera preliminare
Argomento
Apertura
Parte I: recitativo filosofico. La questione
LIBRO I – ONTOLOGIA E NARRAZIONE: Il Seminario d'estate e la Sala delle Macchine
Partitura 1. Il Seminario d'estate
I. Narrazione, favola, filosofia: le sei svolte
II. I1 diniego e la singrafia: progetto tucidideo, clausole narrative
III.
- Semestre d'estate. L'abbassamento
- Nietzsche e l'errore dell'Essere: il fumo volatile
IV.
- Clio. L'Historíe: tre definizioni
- Storia, racconto, narrazione: fotomontaggio e reportage
- Narrazione e cognizione: il gnarus e narrator
V
- Racconto segreto: "il filosofo del nazionalsocialismo"
- "Nichilismo metafisico": il filosofo competente
- Nota sul verificabile: "più radicale della verifica"
- La narrazione e il vero: tra Spinoza e Hegel
Partitura 2. La Sala delle Macchine
l'essere nello stesso tempo: campo sociale e simultaneità
I.
- L'orologio narrativo: narrazione di Termidoro
- L'intreccio riportato: la Verschlingung
- Punto di taglio paradossale: gli Schnittpunkte
- La sfinge sociologica: il rapporto sociale e la sua misura
LIBRO II – NARRAZIONE E SOGGETTO: Il Koan e il racconto del dubbio
I. Immagine e narrazione: i Cogitata spinoziani
II. Narrazione e "legge mentale": Spinoza e le ideae
III.
- L'idea e il peso: che linguaggio vi parlerò?
- Apud vulgum, apud Philosophos: i filosofi le hanno usurpate
- Come raccontarLe? Un incubo per me
IV.
- Relazione luce linguaggio: nascita di scrittura
- Il racconto del dubbio: l'epoché e il daigi l'albero a doppio ramo
- Soggetto inassegnabile: "dove si vorrà..."
V.
- La sussistenza: la rosa e il libro. Ehyé asher eh
- II racconto dell'essere: ware ari. Io sono. Diciamo così
- Soggetto movente: lo Shark Kitab e il subjectum moyens
- Gioco della luce: racconto delle ragioni, figure della Gewalt. Verso una terza Critica: i quanti di valore
LIBRO III – VERITÀ E NARRAZIONE: Il recitativo e la ziggurat
I. Il rapporto di morte: Marx o Lenin. La parola dittatura
II. Narrazione e granello quantico: la sovrapposizione. Lager e Lagerei. Corpi narratori, bersagli narrativi
III. Il recitativo e la ziggurat: Sumer, le città raccontate
IV.
- Hegel e la svista: l'incominciamento e il vero
- Diluvio delle versioni: da Nippur a Ninive
- L'abbassamento o l'energia: finzione della "decostruzione"
- Il vero dentro: Sumer e Heian. Il balzo e la svista
- Il travedere e la dominanza: il "logocentrismo" denunciato. Klages e Göring
- Dire riportare raccontare: il legein e il porre
- Europa: naufragata. Da Agadé a Europa
V.
- Heidegger e la Confessione di fede: "Bekenntnis zu A. H."
- Filosofia in posizione dominante: lotta per l'essere. La filosofia "sopra il punto morto".
- Azione della filosofia: la Wendung. Svolta heideggeriana "verso la metafisica" nell'anno '33
- La messa in guardia e il pittogramma: Segno pittografico su una casa
- Nube e narrazione attiva: la nube del "nichilismo metafisico" nell'anno '34. Versione scritta, versione parlata
- Nube narrativa e essenza dell'Essere
Parte II: verso una narratica. L'operazione
LIBRO IV – FILOSOFIA NARRAZIONALE: Il racconto di Europa
I.
- Racconto del superabile: tra‑passo della metafisica nell'anno '36
- La narrazione ripuaria: contro la sospensione dell'interdetto
- Ritorno all'essenza dell'essere come rivoluzione nazionalsocialista.
La Confessione di fede: lessico dell'essere, dell'esserci, dell'essente, dell'essenza
- Marche lessicali nel Terzo Impero: Völkisch, Volksgemeinschaft, Volksgenosse. La sragione narrativa
II.
- La parola‑mezzo nella parola‑tempo; essente e essere: participio e infinito
- Ambiguità e precisione: schiavi e uomini liberi. La proposizione di Alcidamante
- Fiabe dell'origine: "rimozione da parte del Logos"?
- Arringa, appelli, lezione, racconto: "... lui solo è la realtà..."
III.
- Filosofia narrazionale: naufragio "dell'occidentale nell'europeo"
- Istanze di singolarità: catastrofe di Poincaré e catastrofe d'Igitur
- Piegatura del panettiere e racconto antisemita: il modello di Arnold e di Avez
- La dissimulazione e il ripiego: il nichilismo.
"Jüdische Literaten" o "espressione del fascismo"?
- Troiani e francesi: attività, storia, diramazioni. Calcante e Gargan
IV.
- Falde della narrazione: "l'altra parte" di un mondo
- Ancora la dissimulazione: il wiederkehren e la Kehre. Trasformazione e cancellatura
LIBRO V – TRASFORMATISMO E GRANDI NARRAZIONI: La Haggada e gli Aggadoth
I.
- Il narrato gargantuino: mitologiche, onde stazionarie, rotture quantiche
- Linguaggi e rapporti di forza: eidon, oida, histor
- Rivoltamento narratico e visibilità: stato stazionario Lévi‑straussiano e visibilità di Foucault
- Grandi narrazioni: versioni gargantuine
II. La dopofisica: dall'essere all'assioma: i 14 libri assiomatici di Aristotele
III. Haggada e Aggadoth: potenza narrativa e lingua ebraica
LIBRO VI – OPERAZIONE NARRATICA: La diaspora narrativa
II.
- Primo maggio frasetta: racconti di "dittatura"
- Narrativa, narratica, narrazionale: funzione narrativa, operazione narratica, problematica narrazionale
- La pagina cancellata: il discorso di Posen
LIBRO VII. – CRITICA DELLA RAGIONE NARRATIVA La Sonata di Lenzer Heide
I.
- L'ombra e il "buon europeo": il racconto indirizzato a Resa
- Cellule e concetti: "il superuomo" e il secondo Zarathustra. Pensiero "extraeuropeo"
II. Critica della ragione narrativa: discussione Bogdanov/Lenin. I teoremi di Kant/Marx
III.
- La sonata di Lenzer Heide: la metafisica contro il nichilismo
- Parossismo antilogocentrico: "rimozione da parte del logos" all'Istituto Göring
IV. Modernità, immagine, narrazione: a Pico della Mirandola
Parte III: pensiero del transformat. La posta in gioco
LIBRO VIII – RAPPORTO E VIBRAZIONE: Tecnica e bersaglio
II. Le parole‑racconti e le cose: la narrazione zero, l'esagramma della soluzione
LIBRO IX – IL TRANSFORMAT: Un'etica del linguaggio
I. Heidegger lo spirito: "spettro" e "teatro delle virgolette" La metafisica della soggettità...
II.
- II transformat: campo di siti e fasi della trasformazione
- Notazione sui trasformabili: sociobiologia o decostruzione
- Natura diritto totalità. Totalitarismo e diritti dell'uomo: come "complicità"?
- Tre momenti del transformat: physis, subjectum, orizzonte
- Prolegomeni alla manifestazione del transformat: il supremat, iperreale/ concettuale. Il transformat
- L'idea essere: ragione – come oggetto che cambia
III.
- Narratore e il pericolo: il tempo del grande pericolo. "Quel che è successo in Europa"
IV.
- Distruzione dell'etica: l'etica come "caduta" ateniese?
- Etica del linguaggio: lavoro molecolare della trasformazione
V.
-Dell'insistenza: l'evento del predicato
LIBRO X – DI QUALCHE METODO: Prologo finale
1. Cambio materiale e cambio di forma
2. Struttura, comunicazione: il cambio
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