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Antimo Negri
Globo Duemila. Storia e/o destino dell'Occidente
Collana:
l'alingua
Video presentazione
pp 456 25,00 €
Anno pubblicazione: 2006
ISBN: 9788877707529
Una volta che si mettano a confronto la cultura occidentale e la cultura islamica, alla prima si ascrive il merito sommo e inalienabile di avere espresso, proprio con l'Illuminismo e la rivoluzione francese, valori universali, e di aver issato la bandiera, gonfiata dal vento della cultura cristiana, dei diritti umani, con la loro universalità indiscutibile.
Intanto, il "soggetto logico dell'Illuminismo" assume un'altra figura: quella del globalizzatore o, se si vuole, dell'occidentalizzatore. Assunta questa nuova figura, il "soggetto logico dell'illuminismo" non tollera reazioni o rivolte, non ama che questo o quel particolare, pur sempre occidentale, insorga per farsi valere per quello che è, fuori dal suo dominio. Tutto è Occidente, e l'Occidente vuole essere l'universale, il globo, tutto nell'universale, tutto nel globo.
Ancora lo sbiadimento di ogni ente nell'Essere. Ancora i colori che non riescono a costituire un'iride.
(Antimo Negri)
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video del libro "Globo Duemila. Storia e/o destino dell'Occidente"
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Prefazione
Note
Prologo anche un po' cronachistico
Note
I. Impero: parola, concetto, metafora, cosa
Note
II. Quattro passi discorsivi intorno all'impero romano
Note
III. Spigolando nel dibattito sull'impero e sulla globalizzazione
- Letteratura
- Autopsia
Note
IV. Il vangelo del liberismo e la globalizzazione
- L'uomo reale è pur sempre l'homo oeconomicus
- L'interesse come "unico movente di tutte le azioni umane”: l'uomo di Smith
- E sbagliò Keynes a predicare la fine del “laissez faire”
- Tra individualismo e anarco-capitalismo nel mercato globale
- No, nel mercato globale, il consumatore non è sovrano
Note
V. Dallo Stato-macchina alla Megamacchina mercatistica
- La cassa toracica dello Stato-Leviatano di Hobbes
- La selva della società civile e il compito dello Stato moderno
- Hegel e l'"astuzia" dello Stato moderno
- Dallo Stato al mercato globale. Il bisogno di un nuovo “nomos della terra”
Note
VI. Made in England: dalla rivoluzione borghese al “mercato imperiale”
- Un osservatore d'eccezione nell'Inghilterra elisabettiana: Giordano Bruno
- Hobbes storico della guerra civile in Inghilterra come lotta (vittoriosa) della società di mercato contro lo Stato
- E, da ultimo, scomparso il mare e scomparso anche il cielo, fu una terra sola e un solo mercato
Note
VII. Grande è il globo. Ma è anche bello?
- Il globo mercatistico tende ad avere o ha già un solo colore, un solo sapore, una sola lingua
- Globo: grandezza e bellezza sferica
- La “ben rotonda sfera” di Parmenide e il globo mercatistico
- E, nel “mercato imperiale”, non c'è più posto per il lavoro o c'è spazio solo per un lavoro flessibile, per un lavoro che lascia poveri, per un lavoro senza vocazione
- E se il cristianesimo contribuisse a far declinare e cadere l'impero mercatistico, allo stesso modo in cui contribuì a far declinare e cadere l'impero romano?
Note
VIII. Un po' di spazio all'utopia: globalizzazione e bellezza
Note
Appendice: Ignazio di Loyola, fondatore dell'impero gesuitico e patrono dei globalizzatori
Note
Indice dei nomi
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