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Uwe Henrik Peters
Robert Schumann e i tredici giorni prima del manicomio
Collana:
l'alingua
Video presentazione
pp 303 30,00 €
Anno pubblicazione: 2007
ISBN: 9788877707901
In una delle mie visite nel piccolo museo Schumann a Bonn ho trovato il facsimile di una breve lettera, l'ultima scritta da Schumann, probabilmente in quella stanza, quando era ricoverato lì da più di un anno. Certo la lettera è un rompicapo perché contiene numerose allusioni che non si capiscono. Ma in me non è sorto il minimo sospetto di una malattia mentale. Una leggenda è stata propinata dai media nel 2006, nel centocinquantenario della morte di Robert Schumann, una storia commovente: il creatore della più bella musica romantica finisce i suoi giorni in manicomio. È una storia così bella che non induce a cercare la verità! Molti documenti non solo gettano nuova luce sulla sua fine tragica, ma inducono anche a correggere l'immagine che ci si era fatti della coppia ideale di due grandi artisti, Clara e Robert Schumann. E qui spunta una questione di grande attualità: se sia possibile che conducano una normale vita di coppia due grandi artisti intensamente impegnati nella professione e dotati di talenti plurimi e differenti. |
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Telereporter, "Indovina chi viene a pranzo". Prima parte
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Telereporter, "Indovina chi viene a pranzo". Seconda parte
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Introduzione all'edizione italiana Introduzione Il fallito Musikdirektor Un diario di tredici giorni Schumann direttore d'orchestra, maestro del coro e concertatore Il Promemoria di Wilhelm Wortmann Testimoni coevi insospettabili mossero le stesse critiche di Wortmann A Düsseldorf non avevano ancora conosciuto Schumann come direttore Un San Valentino cominciato in armonia – ma la sera ... Il tinnitus aurium che si trasforma in delirio alcolico I primi indizi di delirio alcolico in Schumann Diario di Ruppert Becker Ci mancano particolari per il primo dei tredici giorni Niente di nuovo anche nel secondo dei tredici giorni Terzo e quarto dei tredici giorni: durante la notte Robert mette per iscritto il tema delle Geistervariationen Nel quinto dei tredici giorni, il delirio alcolico di Schumann si traduce in una fase di sonno conclusivo (sonno terminale) Nel sesto dei tredici giorni, vediamo Schumann tornare alla sua scrivania Un giorno davvero tranquillo, il settimo dei tredici. Ma le errate valutazioni dei medici aggravano le conseguenze L'ottavo dei tredici giorni è ricco di eventi, ma per altri motivi Il nono dei tredici giorni trascorre tranquillo per Robert, non però per Clara Decimo dei tredici giorni. Ruppert Becker va a passeggio con Robert per un' ora e lo trova in perfette condizioni Undicesimo dei tredici giorni. Nessuna novità in casa Schumann Dodicesimo dei tredici giorni. Robert è ancora in uno stato di fragilità emozionale. Ma la reazione di Clara è di panico Tredicesimo giorno – Separazione di mensa e tal amo – Il tuffo nel gelido Reno è soltanto leggenda? Ai giornali però qualcosa era arrivato Mercoledì delle ceneri, 1° marzo 1854 Giovedì 2 marzo 1854 Endenich dà subito parere favorevole 115 Sabato 4 marzo 1854 – Ricovero a Endenich Robert Schumann era alcolizzato? Disturbi somatici e psicologici di Robert Schumann durante gli anni di Düsseldorf Ancora una volta: la più forte e ultima affezione uditiva Nota sul tinnitus aurium Schumann e Hiller. La visita di Hiller a Düsseldorf nel giorno dei morti Il Festival musicale della Bassa Renania del 1853 a Düsseldorf Gioie estive Cosa succede quando una persona ha dovuto rinunciare a una posizione di vertice Il viaggio in Olanda, una cura psicologica "E cosa fa di mestiere?" Ritorno a Düsseldorf e terza affezione uditiva di Schumann Figliolanza, amore e sessualità L'ottava gravidanza È stato davvero Brahms il padre di Felix Schumann? Le composizioni di Schumann a Düsseldorf Considerazioni conclusive
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