Perché il cioccolato, nelle sue innumerevoli combinazioni, piace tanto? Alla domanda provano a rispondere in questo libro dieci autori: docenti universitari italiani e inglesi e uno scrittore, Francesco Saba Sardi. La storia del "cibo degli dei" riporta alle antiche civiltà del Nuovo Mondo, gli Aztechi, i Maya e gli Incas, che avevano elaborato sofisticati metodi per ricavare la bevanda del cioccolato dai semi di una pianta (Theobroma cacao) chiamata dalle popolazioni indigene quachaholt o cacahuatl e venerata come una pianta sacra. Queste popolazioni ritenevano che provenisse dall'Eden e fosse arrivata in Messico grazie al giardiniere degli dei. Importato in Europa, il cioccolato dapprima s'impose nelle corti di re e regine, poi, durante il Cinquecento, ebbe diffusione con la nascita delle prime cioccolaterie in Spagna. Rapidamente si diffuse nel resto d'Europa e, nei secoli successivi, trovò numerosi estimatori nell'ambito artistico e letterario: Goldoni, Goethe, Proust, Stendhal, D'Annunzio. Alcuni autori esplorano le componenti chimiche e gli aspetti nutrizionali del cacao evidenziandone le proprietà e indagando sulle correlazioni tra queste e le più moderne teorie neurofisiologiche. |