Nell'agosto 2008, la guerra tra la Russia e la Georgia proietta al centro dell'attualità mondiale Mikheil Saakašvili, quarantunenne presidente georgiano. In questo libro, colui che è diventato per la Russia il nemico pubblico numero uno risponde allo scrittore francese Raphaël Glucksmann, e così racconta della propria vita, dei sogni e dei progetti per l'avvenire della Georgia. Perché Saakašvili ha scelto il confronto con la superpotenza russa attaccando l'Ossezia del Sud? È caduto in una trappola oppure ha semplicemente fermato l'invasione in corso? È un agente dell'Occidente, come afferma il Cremlino? Che cosa vuole realmente per il bene del suo popolo? Si considera un rivoluzionario sempre? E chi è davvero Vladimir Putin? A tutte queste domande, e molte altre, Mikheil Saakašvili risponde senza tergiversare: fa rivelazioni sullo svolgimento della guerra d'agosto; dà chiarimenti sui legami con Israele, con George W. Bush, con George Soros e con la Cia; ripercorre i primi attriti con il Kgb quando era studente a Kiev e a Tbilisi; informa sulla Rivoluzione delle rose; fa sentire l'emozione e la sorpresa dei suoi primi anni in Francia e negli Stati Uniti. Parla un uomo intriso dei valori e delle tradizioni occidentali, con una libertà ben rara in un capo di Stato in carica. |