Thomas Szasz (noto in tutto il mondo per il celeberrimo libro Il mito della malattia mentale) racconta, in modo analitico, appassionato e avvincente, la vita di Virginia Woolf, dall'infanzia fino al tragico epilogo. L'autore è qui a un tempo analista e scrittore: una duplice disposizione all'ascolto che gli consente di cogliere i lati meno appariscenti della personalità di Virginia, in diretto e aperto contrasto con il discorso dominante, dalla critica letteraria alla psichiatria. Della scrittrice inglese, Thomas Szasz ricostruisce la vita privata nei suoi rapporti con il padre, l'ambiente familiare, gli amici, i personaggi dell'eccentrico circolo di Bloomsbury, e con il marito Leonard. Proprio di Leonard Woolf sono esaminati e descritti nei minimi dettagli il carattere, il modo di "sentirsi ebreo", l'attività editoriale (pubblicò le opere di Virginia e divenne editore ufficiale di Sigmund Freud), la "filosofia", le aspirazioni, le idee sociali e politiche, le idiosincrasie, l'ossessiva e ossessionante dedizione alla moglie. Il rapporto con quest'uomo ebbe un ruolo determinante in tutte le scelte di Virginia, nelle sue gioie e nelle sue sofferenze, nella sua scrittura, nei suoi rapporti privati e pubblici, nel modo ambiguo di vivere la propria "follia" e nelle relazioni con coloro che ebbero l'incarico di gestirla. Un romanzo? Proprio così, un romanzo che non è racconto di fantasia, ma l'affascinante ricostruzione della storia di una delle più rivoluzionarie scrittrici del secolo scorso. |