The Second Renaissance
     
  Rassegna stampa Ricerca
 
  Utente     Password       Non ricordi la password? Clicca qui.    
     
  Museo
  Ospitalità
  Edizioni Spirali
  Arte
  Attività
     
Navigazione verticale
Pagine visitate
 Non farà rumore. Poesie...



Aldo Gerbino
Non farà rumore. Poesie 1975-1998

Collana: Collana di poesia

pp 180   15,49 €
Anno pubblicazione: 1998
ISBN: 9788877705082

Archivio
Raccolta di poesie di Aldo Gerbino.
 
Abstract
Scrive Ugo Attardi nella Prefazione: "Ora, leggendo, e interiormente ascoltando le sue poesie, analizzandone (vagamente) i temi, gli argomenti, e poi intuendone (forse) la specifica forza vitale: le trepide dolenti virili cadenze, le memorie del tempo nello 'squallido e pur impareggiabile recinto dell'esistenza', 'di cui rimane il senso, l'impronta, l'unto', mi chiedo - tra un accalcarsi di accensioni di certi miei disperati pagani rancori, di enervanti nostalgie contrastate da fervide gioiose creative visioni - qual è la decisiva impronta che dà corpo, verità rivelatrice, cosmica risonanza alle sue parole e al suo sentire? E ancora, per convinta attrazione, e partecipe commozione, mi chiedo, come preso in un trainante sogno, se queste poesie appena lette (le poesie di Aldo Gerbino) non siano mie".
 

Documenti multimediali offerti



Indice
Scrive Giuseppe Amoroso nella Prefazione: "È conquista di Gerbino la 'linea intoccabile della parola', un misto di comunicabilità e solitudine, di chiarezza dimentica di ogni scoria e di sofferta sapienza delle nozioni che premono e ad altre rinviano che non possono venire, strette ancora dall'assedio di troppa vita. Una suggestiva componente di questa poesia è quell'intercapedine distesa fra il messaggio filtrato nel cristallino ambito del verso (consegnato al verso e dimentico del proprio retroterra) e all'immenso volume di esistenza (con la sua vicissitudine, i volti, i paesaggi e il romanzo che tutto lega; anche le tessere di una raffinata cultura umanistica e scientifica) lasciato fuori dalla pagina. Un'intercapedine che il lettore fiuta, avvertendone il respiro lontano, il segreto agglomerarsi di forme inconoscibili, indefinibili e pur ferme, lì, nell'officina e nell'esperienza quotidiana di Gerbino... "testimone di se stesso", chino sulla sua poetica: "Lo so che il verso può frantumarsi, / singhiozzare, esprimere così anche il nulla, / il suono, il fonema, il fosfene, tutto ciò che si voglia. / Lo so che il trillo d'una frase chiusa / può fare aprire la maschera. / Le labbra al sorriso beota, al guaito. / Ma io, almeno io, credo / al dolente porsi come testimone / - non certo del mondo - / ma di me stesso, di quel transitorio esserci / cosa per me di non poco peso, / di non poco strazio".
 
Relazioni
siti di riferimento
www.spirali.it (sito)
 
All rights reserved © 2017 - ASSOCIAZIONE AMICI DI SPIRALI