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 La poesia di San Pietroburgo



Aleksandr Kušner (Kusner)
La poesia di San Pietroburgo

Collana: Collana di poesia

pp 203   15,49 €
Anno pubblicazione: 1998
ISBN: 9788877704672

Archivio
Raccolta di poesie di Aleksandr Kušner.
 
Scheda
«Il suo nome è destinato a trovar posto nel cuore di ogni persona di ogni lingua russa e, al pari di colui che lo porta, sopravviverà a noi, ai nostri figli, ai nostri nipoti».
(Josif Brodskij, Premio Nobel letteratura 1987)

La prima antologia poetica di Kušner proposta in traduzione italiana, corredata in appendice da un'ampia raccolta di scritti critici. Una poesia di grandi temi, che da più di quarant'anni è capace di evocare nell'osservazione del particolare quotidiano l'universale eterno dell'esistenza.
In questa raccolta San Pietroburgo, città natale del poeta, diventa crocevia di popoli e culture: infinite sfumature dello stesso soggetto, come in un viaggio virtuale, attraverso vie, palazzi, stagioni e paesaggi che il poeta incontra lungo il proprio cammino. Ogni tappa acquista un valore esemplare, diventando momento di riflessione privata attorno ai grandi temi della vita, della morte e dell'amore.
La naturale inclinazione a "un'ironia da natura morta" porta l'autore a scegliere di rinsaldare il proprio legame con la tradizione poetica, per giungere a un'interpretazione originale della realtà e del "fare poetico", offerto qui nella semplicità della sua "poesia pura".
Conclude il volume un'ampia panoramica sul ruolo del poeta e sul valore della poesia: cinque saggi che delineano i termini e le questioni, attraverso le testimonianze dei grandi autori con cui il poeta è venuto in contatto.


«La sua ricerca lirica, straordinariamente coerente e integra si snoda nello spazio esiguo tra essere e non essere, sul fil di lama tra felicità e dolore, nell'intervallo di luce e d'ombra tra il pieno della vita e il vuoto della morte: un universo intessuto di dettagli allusivi e segreti, nei quali si rivela l'universalità di un destino, il dramma di un'esistenza, il bagliore di una gioia». (Vittorio Strada, "Corriere della Sera")

«La poesia è essenzialmente il tentativo dell'anima di liberarsi attraverso il linguaggio; l'opera di Aleksandr Kušner è uno dei casi in cui l'anima ha ottenuto tale liberazione». (Josif Brodskij)
 
Abstract
"Aleksandr Kušner è uno dei massimi poeti lirici russi del ventesimo secolo. Il suo nome è destinato a trovar posto nel cuore di ogni persona di lingua russa e, al pari di colui che lo porta, sopravviverà a noi, ai nostri figli, ai nostri nipoti. Affermo questo non per esuberanza di sentimento personale, non in qualità di collega scrittore, ma come lettore".
(Josif Brodskij)
 

Documenti multimediali offerti



Indice
Aleksandr Kušner e la poesia russa del ventesimo secolo di Josif Brodskij
La strada più breve di Dmitrij S. Lichacev

POESIE
Ruderi
I tempi non scegliamo
Ti addormenti e ti svegli in lacrime...
Le correnti d'aria al mattino, fra le tende
L'uomo con la rosa
Ho amato – e al risveglio, di me senza ricordo
n cespuglio
C'era nebbia. E nella nebbia
Settembre spazza con la grossa scopa
Se le pietruzze, in due mucchietti diversi
Un velo di polvere. In lontananza il chiarore
Spalancato è il cielo notturno – e visibile
Il paese – nuvola alla finestra
Non c'è miglior sorte che a Roma morire
Con trenta gradi sotto zero è molto facile
Nelle antiche incisioni di Pietroburgo
E la prossima volta in Russia voglio vivere
La tua voce attraverso la cornetta
Fin dal primo giorno, piccina ...
n sogno
Gli fu concesso di scegliere la morte
Un bottoncino era il piccolo obolo
Conosco la ragione per cui ad Atene e a Roma
Quando il fogliame stormisce, il mio dolore è lieve
Oggi, Ottavia, il vento è così forte!
Da questa parte del confine misterioso
Perdona, incantata Babilonia
Ferve la vita, tumultuosa, sulle pareti del sarcofago!
E se dormi sul lenzuolo candido
Il flautista
L'ape
Sono disposto a tutto ...
L'ombra sotto il cespuglio di lillà dagli occhi bovini
Pan
Lanciano sassi i ragazzacci al filosofo in giardino
Nessuno, nessuno io vorrei essere
Immortalità è quando intorno a un tavolo
Mi diverte che Bakst, Niiinskij e Benois
Ecco la statua di bronzo, fusa su un modello
Un breve mantello indossa un' Aonide
"C'è musica in una canna sulla costa"
Inverno caldo, vivo, fragrante!
Ahimè, tu non sei né freddo né fervente
Michelangelo
Cesare, Augusto, Tiberio, Caligola, Claudio ...
Oltre le Alpi, attraverso una cittadina barbarica
Le dita ricordano il peso e la massa
Il piatto ho lavato sotto il veloce getto
Le cose: forbici, occhiali, ombrelli, chiavi ...
Se ancora ci fossero centauri e sirene
La sirena del battello – ecco il basso!...
Le nostre separazioni son più difficili e più lunghe
La caraffa
Oh palazzo dello Stato Maggiore!
Questi sogni infausti sono menzogne!
HofJman
Ma anche nel giorno più giocondo
Due borbottii, forse, due mormorii
Quel che anima chiamiamo
Neanche una delle donne conosciute
Si alzò nella sua casa, a Leningrado
Vivere in un'altra città è come non vivere.
Vedo, vedo di buon' ora
Venezia
Vedo distintamente il secolo dodicesimo.
Forse ci son due tenebre
Perché Van Gogh dall' aria tempestosa
E se all'inferno finirò
Tovaglia, felicità, che paradiso!
È notte. La neve si accosta alla finestra
Qualcuno piange tutta la notte
La busta appare molto strana
In amara disperazione stringersi
Fraternizzo con le nuvole di notte
Dispongo le cose
Quale felicità, che paradiso
Va via restate. Tanto soffia il vento
Nel freddo di Petropavlovsk vede Pietro in sogno
Andiamo lungo la Mojka, la Mojka
In un caffè
Esplorati tutti i meandri della tenebra
L'anima dell'arte
Migliori diritti
Il sospiro di sollievo
Da Achmatova
"Meglio di Amleto, Cesare, Lear..."
 
Relazioni
siti di riferimento
www.spirali.it (sito)
eco di stampa
La Biblioteca (25-06-1998)
La sublime poesia, intervista (01-11-2006)
 
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