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AA. VV.
La sfida di Peano
pp 221 15,49 €
Anno pubblicazione: 1980
Qual è il campo della parola? Quello in cui il numero è impossibile dalla struttura degli elementi. Solo se postulato come numero naturale lo zero introduce la successione nella serie. I cinque assiomi di Peano lo dimostrano. E dimostrano pure che l'esistenza dello zero pone in discussione il concetto di natura del numero implicando nella serie una contronatura per il nome che funziona a legarla, a legare la serie, dunque divergente.
Tra l'uno e lo zero, tra il significante e il nome, tra la funzione di significante e la funzione di nome, l'intervallo.
La doppia articolazione che verte simultaneamente sul punto e sul bordo, sull'operatore e sulla funzione, è attraversata da questo intervallo. La filosofia ha orrore della matematica per l'instaurazione della cifra che essa definisce mortale. La cifra è infatti inordinabile: è quel che scombina le macchinazioni di Amleto che programma la strage in nome del cadavere, per una risoluzione della rivendicazione in vendetta.
Anziché fare del logico un legislatore, l'arbitrarietà indica che la definizione si struttura nel lapsus. Pur valendosi del noto, come scrive Peano, pur giovandosi, il logico, di ciò di cui dispone, ossia dei significanti, di ciò di cui vive, ossia i fantasmi. L'indagine intorno alla sintassi nella logica matematica non pone forse la questione del godimento? Perché i matematici, dacché il mondo non è il mondo, si arrovellano incessantemente e ripetutamente per qualcosa che sanno non avrà nessuna applicazione, se nella matematica non pone forse la questione del godimento?
La filosofia, poi la logica matematica, non si è scostata dall'inseguire, come nota Platone, il numero nella sua coerenza? Quel che sostiene questo inseguimento non è tanto il numero quanto il suo fantasma. Così Peano non riprende la questione nei termini dell'insieme di unità o dell'aggregato di unità di cui parla Leonardo Peano. Peano riprende la questione dell'uno e dello zero e del loro intervallo. |
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Principali contenuti della rivista:
ARMANDO VERDIGLIONE, Liminari
HUBERT C. KENNEDY, Contributi di Peano alla matematica
BRUNO D'AMORE, L'attuazione peaniana del "sogno" di Leibniz
IRVING H. ANELLIS, Un'inconsistenza nell'Aritmetica di Peano (PA), dimostrata da una prova di consistenza relativa usando l'Aritmetica di Presburger (P*A)
ALESSANDRO ATTI, Peano e la cifra del tempo
IGNACIO ANGELELLI, Peano e l'astrazione
CARLO SINI, Teoria delle relazioni e logica matematica. Nota su Vailati, Peano e Peirce
SILVANA DALTO, Il tempo e le formule del calcolo
ANNA BUTTAZZONI, Il tempo della cifra
LETIZIA LIONELLO, L'epica della logica matematica
RENATO CASTELLI, Peano, la logica matematica e la questione dell'inconscio
RASTKO MOCNIK, L'Uomo dei lupi nell'insieme di Peano
ITALO BASSI, Antifrasi del tempo logico
EDUARD W. WETTE, Inconsistenza dell'induzione matematica
JEAN SCHNEIDER, La logica autoreferenziale della temporalità
SLAVOJ ŽIŽEK, La riflessività della logica del "non-tutto"
P.S., Lettera di topologia
GIOVANNI FERRERO, Strutture e assiomi
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