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AA. VV.
La scommessa della verità
pp 252 15,49 €
Anno pubblicazione: 1981
La verità risente della struttura temporale del linguaggio. Nonostante il discorso filosofico e talora quello scientifico l'abbiano presentata come una qualità extra temporale dell'enunciato. Il tempo cifra. Lungo l'innumerazione e l'errore. E tono di un incontro, effetto della cifra la verità non convince.
Il mito del parricidio sfocia in questo terzo tempo. Con una clinica che non invoca l'aiuto della psicologia storica di Vernant. È proprio il caso di dire che la negazione nonché l'ignoranti a iuris non excusat. All'alba dell'era moderna l'uguale è stato scritto con il segno delle parallele. Notazione che può oggi risultare umoristica. E ribadire come il numero non sia legale. Oggi che il segno uguale rappresenta il numero come segno della buona salute in modo che tutti siano ugualmente grandi. E la verità non cifra come invece presume il concetto di mistero. Ma effetto. Che per Peano è della cifra dato che questa non è vincolata a un'ontologia. Verità non necessaria. E che risente di un'aberrazione: quella del punto vuoto. Della voce. Solamente con la cifra la voce giunge a tono. A una verità che non ritorna. E il sapere è matematico per Peano perché non codificabile. Se Galilei inventa un metodo in una scienza, Peano trova la cifra nella logica matematica. Che egli fonda. E Mario Calderoni, dopo avere notato che il tempo della verità non può essere misurato e che il lavoro scientifico non obbedisce a un principio epistemologico, prendendo spunto dall'aritmetica auspica una casistica scientifica che evochi il percorso del diritto. Cesare Burali-Forti chiama il suo noto paradosso che poi ha fortuna con Russell enunciazione di verità. E abbondano nei suoi scritti notazioni finissime. Dopo avere osservato che il sacrificio della specificità e della precisione alla semplicità trascina la ricerca verso il dogmatismo e che molti studiosi italiani immaginandosi in questo modo originali diffondono qualsiasi banalità purché di marca estera, scrive che contrariamente alla metafisica l'esistenza nella logica matematica non comprende nessuna significazione e che l'uguaglianza è tanto differente in ciascun caso da richiedere una notazione ciascuna volta differente. Effettuale: la verità varia. Come servirla?
(Armando Verdiglione) |
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Principali contenuti della rivista:
ARMANDO VERDIGLIONE, La verità come effetto della cifra
CESARE MILANESE, Fenomenologia dell'errore
RUDOLF VON B. RUCKER, Verso una coscienza del robot
F.G. ASENJO, Verità, antinomicità e processi mentali
ALESSANDRO ATTI, Characteristica del sogno
DONALD W. MERTZ, Analisi delle Weltanschauungen di Kuhn. Il problema dell'incommensurabilità Teoria-Natura
FRANCESCA RIVETTI BARBÒ, Il mentitore e la verità
JAMES ALEXANDER E JOHN FRIEDMAN, La verità e la psicanalisi: l'Edipo e la morte
BRUNO BERTOTTI, Names
DASHARATH SINGH, La verità della matematica
ITALO BASSI, Peano e la logica dell'inconscio
IRVING H. ANELLIS, La psicologia di Piaget, la matematica costruttivista e l'interpretazione semantica della verità secondo la teoria degli insiemi
ALBANO UNIA, La logica di Peano e la teoria degli insiemi di Zermelo
STEWART SHAPIRO, L'argomento con la tesi di Church
THOMAS BJURLÖF, Elusività del discorso degli insiemi
GUILLERMO E. ROSADO HADDOCK, Necessità a posteriori e contingenze a priori in Kripke: alcune note critiche
PETER EGGENBERGER, La nozione di realtà in Brouwer e le nozioni fondamentali del suo primo atto dell'intuizionismo
LUCIANO FAIONI, La funzione di rimozione
LETIZIA LIONELLO, Di una variabile
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