Iannis Xenakis (1922-2001), compositore e architetto, svolse a Atene gli studi musicali e quelli di ingegneria e, nel 1947, si stabilì a Parigi come architetto nello studio di Le Corbusier, col quale curò l'allestimento di un padiglione dell'Esposizione di Berlino. Negli stessi anni frequentò in Francia i corsi di composizione di Honegger e Messiaen, diventando in breve uno dei massimi esponenti delle avanguardie musicali. Ha insegnato al Centre of Mathematical and Automated Music all'Indiana University e, a Parigi, in un Istituto da lui fondato. La tecnica compositiva di Xenakis, che viene totalmente desunta da modelli matematici, si può definire stocastica. Per certi aspetti, i suoi lavori si possono avvicinare alle esperienze di Boulez, per altri a certa produzione di Stockhausen, ma il cammino che compie Xenakis è del tutto singolare. Rimane, dunque, uno dei talenti più aperti dello sperimentalismo musicale del 1900. Tra i suoi lavori si devono citare Metastasis per orchestra del 1954, Achorripsis per 21 strumenti del 1957, Orient-Occident per suoni elettronici del 1960, Eonta (1964), Terretektorh (1966), Nuits (1968).
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