Bella Achmadulina fu la prima moglie di Evtusenko, poeta di spicco in quegli anni nell’ambiente letterario russo. Con la raccolta di liriche La corda (1962) si pose in prima fila, insieme a Evtusenko e a Voznesenskij, nella generazione post-staliniana. Nell’ambito di un severo e tradizionale impianto metrico, Achmadulina ha condotto una originale ricerca sul linguaggio, attenta alle inflessioni gergali ma sempre guidata dall’ansia di purezza espressiva e dalla fede nella funzionalità simbolica della parola. Nella sua raccolta più matura, Lezione di musica (1969), il virtuosismo stilistico lascia il posto a una più contenuta maturità di espressione. Accanto al tema dell’amore, tipico della sua prima maniera, prende corpo una amara riflessione sul destino del poeta nella società contemporanea. Le sue liriche e i suoi poemi sono tutti incentrati sul problema dell’integrazione dell’artista nella società e su temi personali.
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