|
|
Diario di un baro
Libro
pp. 150
12,91 €
|
|
Saggio di Roland Jaccard.
|
|
La mia vita non è stata veramente vuota. Mi sono saziato di donne, di viaggi, di letture, di successi, d’incontri. Mi è capitato perfino di considerarmi (e di essere considerato) un privilegiato del destino. Eppure, questa sera, nella mia memoria sussistono solo i miei dubbi, i miei rimpianti, i miei rimorsi, come pure un paesaggio di montagna, arido e luminoso, in cui è concentrata tutta la bellezza del mondo. Rivedrò questo paesaggio?
Un’ultima confidenza: mi piacerebbe tanto avere un avvenire, anche mediocre, anche piccolissimo…imploro il favore di un avvenire. Probabilmente, la prossimità della morte mi rende stanco. Ma, a volte, la notte è troppo pesante. Come tutti gli scrittori, avrò passato la parte più bella della mia esistenza a fare correre minuscole formiche sulla carta. Anche di questo dovrei imparare a dire grazie.
Prima di suicidarsi, all’età di quarantacinque anni, Yukio Mishima procedette a una minuziosa toilette e abbandonò il suo appartamento lasciando sul suo tavolo di lavoro quest’ultimo messaggio: “la vita è breve, ma vorrei vivere per sempre”.
Diario di un baro è il diario intimo di Roland Jaccard scritto nel 1981 da marzo a settembre col titolo originale di L'âme est un vaste pays.
Roland Jaccard: "Il diario intimo filma la morte al rallentatore. Non è sempre uno spettacolo esaltante, ma è quello di cui mi sarei stancato meno facilmente".
|
|
|
|
|