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L'alcool al singolare. L'acqua di fuoco e la libido
Libro
pp. 129
11,88 €
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Saggio di François Perrier.
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Ancora un libro sull'alcool. Ma quale?
Non mancano scritti più o meno recenti intorno a questa faccenda scabrosa, dai risvolti fastidiosi ma altrettanto seri. E allora perché no la psicanalisi?
Ma quale, e con quale analista?
Sia ben inteso che non credo alle virtù della psicanalisi ortodossa come cura dell'alcoolismo. Tutt'al più può corrispondere all'azione di "una macchina per dare sete".
Quanto a me probabilmente conservo ancora la voglia di essere guaritore.
Ma da che e di chi? L'essere umano non è un insetto, sa ben presto di essere mortale. Un aforisma banale fra alcoolisti: "L'alcool uccide lentamente. E a noi che importa? non abbiamo mica fretta". Testimonianza di un umorismo da bevitori che gli scienziati non apprezzano.
In fase di assunzione l'alcoolista vuole unificare la sua singolarità psico-corporea tentando di vedere doppio per fare tutt'uno, e uno solo, da sé ...
Ho cercato dunque di redigere questo libro in forma di dialogo mettendo di fronte due colleghi accorti, uno psichiatra e uno psicanalista. L'uno necessariamente consulta e l'altro è consultato, ma ciascuno ha un suo desiderio di saperne di più su se stesso e sul modo in cui è situato, ascoltato, inteso. La psicanalisi diventa un'arte difficile quando la bottiglia è appassionatamente in questione, come un albero fatto per nascondere la foresta brulicante di altre passioni, di ombre, di terrori, di taciute elezioni o di vergogne ...
(François Perrier)
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