Non ho maestri. Non ho scribi. Non ho nemici. Ieri, arrivando a Gerusalemme, mi sono accorto che era come se ci fossi sempre stato.
Questo "sempre" è l'attuale.
Gerusalemme è entrata nell'arte, nella cultura, nella scienza del primo
rinascimento. Ora entra nella psicanalisi del secondo rinascimento. La psicanalisi non è ebraica ma l'analisi del discorso ebraico costituisce il primo approccio di Freud, il primo apporto, al dibattito scientifico e artistico internazionale.
Questo congresso intorno a Freud si tiene a Gerusalemme. E non a caso. E non in un'altra città. Prima di Tokio. Prima di questo congresso che si prepara da tre anni. Gerusalemme è organizzata come congresso dal "Movimento Freudiano Internazionale" e dopo New York, Roma e Parigi, ovvero dopo l'internazionalismo del dibattito e dopo la deideologizzazione della psicanalisi in questione negli anni sessanta nei diversi paesi del pianeta con congressi, libri, rivistee segnatamente con la pratica analitica. Questo "Movimento" che si è iniziato il 5 febbraio del 1973 non aveva ritenuto la psicanalisi già data, già acquisita, una disciplina o una dottrina. La riteneva qualcosa da reinventare.
(Armando Verdiglione)
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