Quando l'anima diventa respiro, accade la poesia di Nasso. Il respiro nella poesia di Nasso è movimento e allo stesso tempo immagine. Quando è movimento si dà negli ampi ritmi dei versi che tramite l'enjambement si snodano come 'le serpi... nell'azzurro dei pantani'. Quando, invece, il respiro diventa immagine, si scioglie nella fragranza dell'impalpabilità e della leggerezza, traducendosi quasi sempre in movimento di liberazione e di apertura... Il fiato traduce le frontiere e i balconi in spazi aperti, che rompono i confini dell'anima, per approdare in una dimensione nuova dove al poeta è dato di respirare un'altra 'aria' che lo rigenera. Quest''aria' legata al 'respiro' permea tutta la poesia di Nasso agendo da forza linfatica attraverso cui la stessa poesia si rende possibile e quindi può respirare o esserci. (Annalisa Saccà) |