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Enzo Nasso
Poesie
Collana:
Collana di poesia
pp 144 15,49 €
Anno pubblicazione: 1999
ISBN: 9788877705204
Quando l'anima diventa respiro, accade la poesia di Nasso. Il respiro nella poesia di Nasso è movimento e allo stesso tempo immagine. Quando è movimento si dà negli ampi ritmi dei versi che tramite l'enjambement si snodano come 'le serpi... nell'azzurro dei pantani'. Quando, invece, il respiro diventa immagine, si scioglie nella fragranza dell'impalpabilità e della leggerezza, traducendosi quasi sempre in movimento di liberazione e di apertura... Il fiato traduce le frontiere e i balconi in spazi aperti, che rompono i confini dell'anima, per approdare in una dimensione nuova dove al poeta è dato di respirare un'altra 'aria' che lo rigenera. Quest''aria' legata al 'respiro' permea tutta la poesia di Nasso agendo da forza linfatica attraverso cui la stessa poesia si rende possibile e quindi può respirare o esserci. (Annalisa Saccà) |
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PAURA DELLO SPAZIO (1939-1943) Perché mi tocca vivere nel limite Un rettangolo Ponte Il prato Estate Appunto Sera 1942 Umore Chi mai poteva rispondermi? Sere del sud Festa I Isola Festa II Vasta l'ombra A quest'ora nelle isole Strada Sera 1942 Frammento Lontanissima Novembre Lungomare Sonno di bimbo La piazza Ponte Se ti chiamo POESIE D'AMORE (1948-1951) Limite Nostalgia Con il tuo sorriso Profilo Attesa Inutile ponte Interno Nella tua voce un richiamo Figura Ogni sera ti perdo Ritratto Versi per mio figlio VERSI PER MIO PADRE (1945) I. Mio padre ha conquistato il paradiso II. La tua fronte che abisso d'amore Forse cadrà la mano di mio padre SENTIMENTO DEL SUD (1948-1951) Il tuo deserto d'aria Caulonia Su un concerto di Armstrong Su un concerto di tamburi Nicotera Seminara Estate assoluta Sant'Elia Festa UN NOME GIALLO (1952-1955) LA TUA VOCE Sarà il fischio dei treni che t'illude La tua voce disposta al canto cauta I suoi occhi ti esprimono. Distesa Ora le navi lente che sognammo Volto sull'acqua LOS ANGELES ERA L'AMERICA Io risogno Los Angeles nel viso Emmett Till Memoria L'alba nelle vene Frammento Macchia di sole Scherzo sui trastulli di Acquaro Sibari DISSIDIO I. L'ordine di uno smacco è la mia sfera II. Io raccoglievo in trasparenza i gridi III. Avevo il senso di un paese chiuso IV. Fai che esploda, o Signore, e che si allarghi V. Le nostre domande ormai hanno la forza VI. Da secoli il tuo umile gesto VII. Il carro armato ottuso già s'avventa VIII. Gli operai meridionali IX. Questà città che non conosce il fondo X. Il camorrista cammina sfrontato Il tuo mandato Alle radici del cuore A mio padre MARE COME TERRA Sono dentro quest'alba umida come Sogno una rete per prendere il mare A quale fossa di sabbia rovente Accenderò con schegge di quarzo CONTENUTI LATENTI (1982-1999) Balcone a New York A che valeva la terra odorosa A Mara Cagol Mia madre ha quasi un secolo Marzo 1985 Restano tracce di sentimenti sfruttati La luce ci colora e ci scolora Riconoscere Armando NOTA
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