|
|
Il traduttore libertino. Parola. Scrittura. Città
pp. 226
€ 15,49
|
|
I
Dove Semantico si erge a paladino della linguistica, e Giocoso la fa oggetto di beffe
II
Dove Giocoso si diletta con giochi di parole sulla parola, ritenendoli piン proficui dell' affannosa ricerca della Verità, non senza un excursus sul mito della fondazione della città
III
Dove Giocoso proclama l'universalità e la perenne banale presenza della traduzione e come le sia stato imposto il cilicio della sintattizzazione
IV
In cui le posizioni dei duellanti sembrano proprio inconciliabili, entrambi incapaci di mollare l'osso
V
In cui si ripropongono le stesse, inconciliate posizioni, il contenzioso riguardando tutt'intero il nostro vivere, checché supponga il paziente Semantico
VI
Dove Giocoso invita ancora a ritrarsi nella più intima alchimia della parola, nella polifonia, e Semantico esalta l'utilità dei commenti: per capire, dice, cos'è la forma
VII
Dove si discetta di menzogna e verità, senza venirne a capo; e dove ci si chiede: a che serve la traduzione? E più ancora: come si può e si deve tradurre?
VIII
Riusciranno i nostri due contendenti a mettersi d'accordo almeno nel dare qualche utile consiglio a chi vuole dedicarsi al mestiere, dice uno, all'arte, dice l'altro, della traduzione?
IX
Macché. Non erano riusciti a trovare un terreno d'intesa. Chiacchiere inutili, dunque, senza costrutto, le loro? E per chi si aspetta da essi un'idea, un consiglio, una speranza?
Elogio dell'oscurità. In guisa di appendice
|
|
Titolo |
Il traduttore libertino. Parola. Scrittura. Città |
Prezzo € |
15,49 |
Larghezza |
14 |
Altezza |
21 |
Pagine |
226 |
Materiale |
brossura |
|
In copertina, opera di Vladimir Vasil'evich Lebedev, Fabbro. |
Data di Inizio |
01-03-1997 |
|
|
|
|
|